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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4551 del 21 agosto 1997
«... Ed invero, il conflitto si può delineare solo in qualsiasi stato e grado del processo, con esclusione della fase propriamente procedimentale. E poiché l'emissione del decreto di archiviazione non determina il passaggio dalla fase delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2040 del 25 giugno 1993
«Quando la risoluzione di un conflitto di competenza dipende dalla determinazione del titolo del reato o dalla sussistenza di una circostanza aggravante e non possa essere esclusa, allo stato degli atti, in base alla valutazione sommaria delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3930 del 14 dicembre 1992
«Nel vigore del codice abrogato quando la risoluzione di un conflitto dipendeva dalla determinazione del titolo del reato o dalla sussistenza di circostanze aggravanti e non poteva essere esclusa allo stato, in base ad una delibazione sommaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3253 del 6 luglio 1995
«A norma dell'art. 28 c.p.p. vi è conflitto negativo di competenza quando, in qualsiasi stato e grado del processo, due o più giudici ordinari ricusano di prendere cognizione del medesimo fatto attribuito alla medesima persona. L'uso del termine...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 29262 del 12 dicembre 2008
«Soltanto all'esito infruttuoso delle ricerche da parte della cancelleria, ovvero in caso di inottemperanza della parte all'ordine di ricostruire il proprio fascicolo, il giudice potrà pronunciare sul merito della causa in base agli atti a sua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 78 del 8 gennaio 2007
«Il fascicolo di parte che l'attore ed il convenuto debbono depositare nel costituirsi in giudizio dopo avervi inserito, tra l'altro, i documenti offerti in comunicazione, ai sensi degli artt. 165 primo comma e 166 c.p.c., applicabili anche in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10095 del 19 novembre 1996
«È affetto da nullità assoluta, rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, il provvedimento collegiale che, pur avendo carattere sostanziale di sentenza, sia stato emesso nella forma del decreto (nella specie, ordinanza di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19248 del 14 settembre 2007
«Le domande proposte dal lavoratore, una volta intervenuto il fallimento del datore di lavoro, per veder riconoscere il proprio credito e il relativo grado di prelazione, devono essere proposte, come insinuazione nello stato passivo, non dinanzi al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2440 del 3 febbraio 2006
«Tale vizio dell'atto introduttivo determina, inoltre, la nullità dell'intero giudizio di primo e di secondo grado e, ove rilevato in sede di legittimità, comporta la cassazione senza rinvio della sentenza impugnata ai sensi dell'art.382, comma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1702 del 26 giugno 1964
«Qualora non sussistano le cause di incompatibilità, previste dall'art. 28, cpv., della legge fallimentare (coniuge, parenti o affini entro il quarto grado del fallito, creditore del fallito, persone che hanno prestato la loro attività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10125 del 2 maggio 2006
«La legittimazione del fallito, in qualità di soggetto passivo dell'esecuzione concorsuale, a proporre reclamo avverso i decreti pronunciati dal giudice delegato nell'ambito della giurisdizione esecutiva del processo fallimentare (nella specie, un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12799 del 19 ottobre 2001
«I decreti del giudice delegato (e gli effetti che ne discendono), una volta divenuti definitivi per mancata impugnazione o confermati in sede di reclamo, raggiungono un grado di stabilità, in termini di «definitività allo stato degli atti», in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1504 del 13 febbraio 1991
«Il curatore del fallimento, il quale, residente in un luogo compreso nel circondario, ma diverso dal capoluogo in cui vi è la sede del tribunale fallimentare, si rechi, a motivo del suo ufficio, presso detto tribunale o in altri luoghi di quel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3274 del 10 febbraio 2011
«In tema di concordato fallimentare, non sussiste alcuna obbligatorietà nella formazione delle classi dei creditori, pur in presenza di interessi di alcuni creditori differenziati rispetto a quelli della generalità degli altri: la mera...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4600 del 11 aprile 2000
«Quando la parte sia costituita nel giudizio di primo grado a mezzo di due procuratori con uguali poteri di rappresentanza ed uno solo di essi sia stato designato come domiciliatario, la notifica dell'impugnazione è valida anche se eseguita presso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9924 del 20 luglio 2001
«L'art. 180, ottavo comma c.s. sanzione non specifici comportamenti trasgressivi nella circolazione (altrimenti e partitamente sanzionati), ma il rifiuto della condotta collaborativa dovuta dal conducente, ai fini dell'accertamento delle violazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12952 del 4 giugno 2007
«Per far valere quale motivo di appello un vizio di nullità relativa che abbia inficiato il giudizio di primo grado, riflettendosi sulla validità della relativa sentenza, è necessario, in considerazione del disposto di cui all'art. 157 c.p.c., che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9553 del 1 luglio 2002
«Ne consegue che la decadenza della parte dalla eccezione di nullità e la corrispondente sanatoria della nullità dell'atto sono rilevabili di ufficio dal giudice in ogni stato e grado del procedimento (salva la preclusione da giudicato) e possono,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8122 del 10 agosto 1990
«Al fine della declaratoria di contumacia della parte non costituita, per il caso in cui l'udienza di prima comparizione sia stata anticipata con decreto presidenziale (nella specie in grado di appello) a norma dell'art. 163 bis, ultimo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9306 del 8 giugno 2012
«La citazione in giudizio nulla, per l'assegnazione di un termine a comparire inferiore a quello previsto dalla legge, ai sensi dell'art. 164 c.p.c. (nella specie per il mancato rispetto della sospensione dei termini processuali, prevista dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18106 del 27 novembre 2003
«In tema di procedimento civile, il vizio da cui sia affetta la costituzione di una delle parti non integra una nullità rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio. Ne consegue che è preclusa, in sede di giudizio di cassazione, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12231 del 25 maggio 2007
«L'onere di specifica contestazione, introdotto, per i giudizi instaurati dopo l'entrata in vigore della legge n. 353 del 1990, dall'art. 167 c.p.c., imponendo al convenuto di prendere posizione sui fatti posti dall'attore a fondamento della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10031 del 25 maggio 2004
«L'art. 167 c.p.c., imponendo al convenuto l'onere di prendere posizione sui fatti costitutivi del diritto preteso dalla controparte, considera la non contestazione un comportamento univocamente rilevante ai fini della determinazione dell'oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26859 del 29 novembre 2013
«...con quella posta a base delle difese precedentemente svolte. Ne consegue che, in grado di appello, non è ammessa la contestazione della titolarità passiva del fatto controverso che debba aversi per non contestata nel giudizio di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28464 del 19 dicembre 2013
«La violazione delle norme sulla notificazione della citazione e la inosservanza delle disposizioni sulla regolare costituzione del contraddittorio nei confronti di un convenuto costituiscono eccezioni "de iure tertii", che non possono essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12832 del 3 giugno 2009
«A differenza del difetto di legittimazione passiva - rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, salvo il limite del giudicato eventualmente formatosi - l'effettiva titolarità attiva del rapporto giuridico attiene al merito della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13528 del 11 giugno 2009
«Tali vizi risultano, invece, idonei a comportare l'invalidità dell'iscrizione stessa e del conseguente successivo corso del giudizio quando implichino violazione del diritto di difesa e del correlato principio di effettività del contraddittorio,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15123 del 4 luglio 2007
«Ne consegue che, qualora dopo una prima iscrizione a ruolo ne sia seguita una seconda, per non avere la cancelleria del giudice adìto rilevato l'esistenza della prima iscrizione, e la parte che vi ha proceduto, non essendovi stata riunione, sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10447 del 9 marzo 2009
«Competente a disporre la sospensione dei termini di durata della custodia cautelare (nella specie a norma dell'art. 304, comma secondo, c.p.p.), nelle more del giudizio di appello, dopo la trasmissione degli atti da parte del giudice di primo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 89 del 21 febbraio 1995
«Il P.M. è tenuto, a tal fine, a specificare le ragioni per cui non sia stato in grado di espletare gli accertamenti nei termini e ad evidenziare la particolare complessità di quelli ancora da compiere, quanto meno con la generica indicazione...»