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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26785 del 2 luglio 2001
«Il sequestro preventivo di cui all'art. 321 c.p.p. assolve non solo alla funzione di bloccare i reati in itinere, stroncandone la condotta, ma anche a quella di evitare che coloro i quali abbiano violato la legge penale possano continuare a trarre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4026 del 28 febbraio 2000
«Una volta esclusa, almeno allo stato degli atti, l'inquadrabilità del fatto nello schema dell'illecito penale, non può legittimamente paralizzarsi l'esecuzione di un provvedimento giurisdizionale civile, attraverso l'attivazione di uno strumento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1172 del 15 maggio 1998
«Per «cose pertinenti al reato», sulle quali può cadere il sequestro preventivo previsto dall'art. 321 c.p.p., debbono intendersi non solo quelle caratterizzate da un'intrinseca, specifica e strutturale strumentalità rispetto al reato commesso ed a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44 del 4 marzo 1993
«Il Gip che rimette gli atti al P.M. per la modificazione dell'imputazione con la contestazione del fatto nuovo non può procedere all'attività prevista dall'art. 392 c.p.p. perché tale norma presuppone l'esercizio dell'azione penale e questo si...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15022 del 13 aprile 2011
«...soltanto valutarsi, ad opera del giudice penale in forza del principio della "perpetuatio iurisdictionis", la conformità ai requisiti sostanziali di natura amministrativa attualmente necessari, verificando l'esistenza del "fumus commissi delicti".»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49437 del 23 dicembre 2009
«È legittimo il provvedimento cautelare con cui il giudice penale, in relazione a condotta di diffusione abusiva in rete di opere dell'ingegno, contestualmente al sequestro preventivo del sito il cui gestore concorra nell'attività penalmente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38728 del 4 ottobre 2004
«...in materia urbanistica ed edilizia, dall'art. 34 del D.L.vo n. 80/1998, come sostituito dall'art. 7 della legge n. 205/2000, dal momento che tale disposizione esclude, in detta materia, la giurisdizione civile, non quella penale. (Mass. redaz.).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 420 del 30 aprile 2002
«L'avvenuta ultimazione di un immobile abusivo non esclude che esso possa essere legittimamente sottoposto a sequestro preventivo ai sensi dell'art. 321 c.p.p., considerando, per un verso, che questo, nel prevedere che la cosa pertinente al reato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2316 del 19 maggio 1998
«...prevista dal codice penale, per la cui sussistenza occorre che, nel concreto, l'uso di strumenti rumorosi sia tale da recare un effettivo disturbo al riposo o alle occupazioni delle persone, alla luce di tutte le circostanze del caso specifico.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1340 del 22 aprile 1996
«Il pericolo concreto ed attuale, posto a base del sequestro preventivo di un manufatto abusivo, di prosecuzione del reato edilizio e di aggravamento delle sue conseguenze, nonché di commissione di ulteriori violazioni della legge penale (art. 221...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4521 del 13 febbraio 1996
«Attese le differenze proprie della materia penale e di quella amministrativa, la possibilità — per il presentatore dell'istanza di concessione o autorizzazione in sanatoria, di completare sotto la propria responsabilità le opere di cui all'art. 31...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2038 del 16 maggio 1995
«Occorre infatti evitare l'equivoco derivante dalla equiparazione della responsabilità patrimoniale a quella penale e poiché nel campo penale sono sempre e comunque responsabili le persone è ad esse che bisogna fare riferimento anche quando operano...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4478 del 13 febbraio 1998
«In tema di sequestro preventivo, la mancata notifica del provvedimento e il mancato coinvolgimento nel procedimento penale anche del comproprietario del bene sottoposto a sequestro è del tutto irrilevante e improduttivo di conseguenze, poiché il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20168 del 30 maggio 2005
«Il disposto di cui all'art. 114 delle norme di attuazione, coordinamento e transitorie del codice di procedura penale, secondo cui, «nel procedere al compimento degli atti indicati nell'art. 356 del codice, la polizia giudiziaria avverte la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17655 del 15 aprile 2003
«La competenza a disporre il sequestro preventivo (fattispecie relativa ad un forno dove si effettuavano senza autorizzazione attività di smaltimento di rifiuti pericolosi) nel caso in cui contemporaneamente penda procedimento penale davanti al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2667 del 26 agosto 1999
«...giustificazione solo in quanto vi sia un procedimento in corso e, correlativamente, una responsabilità penale ancora tutta da accertare; tanto che presupposto di ogni provvedimento cautelare è (tra gli altri) proprio un fumus di responsabilità.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 180 del 11 febbraio 1993
«In materia di sequestro preventivo (art. 321, comma primo, c.p.p.) giudice competente a pronunziarsi nel merito è, prima dell'esercizio dell'azione penale, il giudice per le indagini preliminari e, dopo l'emanazione del decreto di citazione a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3074 del 3 novembre 1993
«...nuovo esame al fine di valutare se sussistano i presupposti per il «sequestro» dei beni in funzione della loro «confisca» alla luce dei principi generali e delle disposizioni del nuovo codice di procedura penale in tema di misure cautelari reali).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5959 del 15 febbraio 2012
«...statico dell'immobile, oggetto di sequestro, definitivamente accertata in sede civile e coincidente con il profilo di pericolo per la pubblica incolumità che concorreva a definire l'esigenza cautelare nel precedente giudizio in sede penale).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2885 del 7 agosto 1996
«Il testo del D.L. n. 285 del 1996 ha sostituito il primo comma ultimo periodo dell'art. 39 della legge n. 724 del 1994, prevedendo la sospensione del procedimento di sanatoria degli abusi edilizi posti in essere dalla persona imputata di uno dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4306 del 22 novembre 1995
«Il sequestro probatorio è legittimo non solo quando la condotta ipotizzata è sussumibile in una precisa fattispecie criminosa, ma anche quando tale sussumibilità è discutibile sotto il profilo giuridico, sia nel senso della possibile esclusione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29884 del 23 luglio 2007
«In sede di impugnazione di misure cautelari reali è preclusa, dopo l'esercizio dell'azione penale, ogni valutazione concernente il fumus commissi delicti.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 997 del 15 maggio 1995
«...in ordine al quale la presenza di elementi normativi rende indispensabile determinare se un dato precetto extra penale sia stato o non violato, ovvero sussista un vizio di tipo diverso, incidente sul provvedimento o sull'operazione amministrativa.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16085 del 30 aprile 2002
«In tema di riesame di misure cautelari reali, deve ritenersi rituale la presentazione della relativa richiesta presso la cancelleria della sezione penale che ha emesso il provvedimento impugnato, anziché presso la cancelleria della sezione per il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2623 del 31 gennaio 1994
«In tema di riesame di misure cautelari, deve essere disatteso l'assunto secondo cui la collocazione sistematica dell'art. 324 c.p.p. nel capo terzo del libro quarto del codice di procedura penale, riguardante le impugnazioni, dovrebbe comportare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2468 del 12 gennaio 1994
«In tema di procedimento di riesame del sequestro preventivo, nel caso di contestazione della proprietà ai sensi dell'art. 324, ottavo comma, c.p.p., il tribunale del riesame, accertata tale contestazione, non ha alcuna facoltà in ordine alla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6 del 7 novembre 1992
«...in anticipata decisione della questione di merito definitiva bensì deve limitarsi al controllo delle compatibilità fra fattispecie concreta e quella legale ipotizzata, mediante una delibazione prioritaria dell'antigiuridicità penale del fatto.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10135 del 24 settembre 1994
«In tema di arbitraria divulgazione degli atti di un procedimento penale, la già avvenuta diffusione di notizie di atti di indagine coperti da segreto non fa venir meno la segretezza e quindi il divieto di pubblicazione poiché con la successiva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30297 del 10 settembre 2002
«In tema di calunnia, l'accusa della commissione di un reato può essere formulata in qualunque atto rivolto ad una pubblica autorità che sia tenuta, ai sensi dell'art. 331 c.p.p., a denunciare all'autorità giudiziaria la notizia di reati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4139 del 5 ottobre 1998
«La disposizione con la quale il giudice, nel contesto del dispositivo, ordina trasmettersi gli atti al pubblico ministero per l'eventuale esercizio dell'azione penale in ordine ad un fatto-reato, diverso e ulteriore rispetto a quello oggetto del...»