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Cassazione penale, sentenza n. 19502 del 24 febbraio 2003
«L'obbligo dell'Autorità procedente di trasmettere al Tribunale del riesame, oltre agli atti di cui all'art. 291, 1° co., c.p.p., anche "tutti gli elementi sopravvenuti a favore della persona sottoposta alle indagini" va circoscritto a quegli atti,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9952 del 4 marzo 2005
«La sanzione di perdita di efficacia della misura cautelare prevista dall'art. 309 c.p.p., comma quinto, si applica esclusivamente nei casi in cui il P.M. abbia omesso di trasmettere al Tribunale del riesame atti favorevoli all'indagato da lui non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2924 del 13 dicembre 2005
«Nel procedimento conseguente all'appello proposto dalla difesa contro l'ordinanza reiettiva della richiesta di revoca della misura coercitiva è legittima l'ammissibilità della documentazione relativa ad elementi probatori nuovi riguardanti lo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40232 del 23 novembre 2006
«In tema di indagini difensive, la richiesta al pubblico ministero di disporre l'audizione della persona informata su fatti di interesse per l'investigazione del difensore, che si sia avvalsa della facoltà di non rendere dichiarazioni, deve...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40194 del 27 settembre 2007
«La morte del testimone consente, ai sensi dell'art. 512 cod.proc.pen., quale circostanza sopravvenuta e imprevedibile, la lettura delle dichiarazioni dallo stesso rese in sede di indagini difensive a norma dell'art. 391 bis cod.proc.pen., e allo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31683 del 31 marzo 2008
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 442, comma primo-bis, cod. proc. pen., per contrasto con gli artt. 3 e 111, commi secondo, terzo e quinto, Cost., nella parte in cui consente, nel giudizio abbreviato,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28662 del 27 maggio 2008
«La presentazione al giudice degli elementi di prova raccolti dal difensore a favore del proprio assistito ne implica non solo l'acquisizione ma anche la valutazione con il conseguente obbligo, ove siano disattesi, di motivazione circa le ragioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7070 del 27 novembre 2009
«Il giudice dell'appello cautelare, a cui sono presentati gli elementi di prova raccolti dal difensore a favore del proprio assistito, ha l'obbligo non solo di valutazione degli stessi ma di motivazione, ove li disattenda, circa le ragioni della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28708 del 9 giugno 2010
«In tema di rito abbreviato, è utilizzabile l'attività di indagine, espletata dal P.M. dopo l'instaurazione del rito, diretta a contrastare le risultanze delle investigazioni difensive alla cui ammissione sia stata subordinata la richiesta del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23930 del 27 maggio 2010
«È affetta da abnormità l'ordinanza con cui il Giudice, in esito all'udienza camerale fissata a seguito di opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione, nel rigettare quest'ultima, disponga l'assunzione di una testimonianza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22204 del 31 maggio 2005
«In tema di esame dei testimoni, la questione relativa alla proposizione di domande suggestive deve essere prospettata direttamente al giudice innanzi al quale si forma la prova; nei successivi gradi di giudizio, invece, può essere oggetto di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36613 del 3 ottobre 2006
«Anche in caso di perizia assunta con incidente probatorio, costituiscono momento indefettibili del procedimento di formazione della prova l'esposizione orale del parere del perito in udienza e il successivo eventuale esame del perito ad opera...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15179 del 7 aprile 2011
«Non è abnorme il provvedimento del Giudice per le indagini preliminari con il quale, in sede di incidente probatorio, venga disposto l'esame del perito sugli accertamenti svolti. (In motivazione la Corte, dichiarando inammissibile il ricorso per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 49872 del 19 novembre 2019
«In tema di estradizione dall'estero, l'accordo che prevede la commutazione dell'ergastolo in una pena detentiva temporanea diviene inefficace in caso di mancata consegna dell'estradando (resosi, nella specie, irreperibile), in quanto il mancato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26718 del 7 maggio 2019
«Ai fini della concedibilità dell'estradizione per l'estero, perché sia soddisfatto il requisito della doppia incriminabilità di cui all'art. 13, comma secondo, cod. pen., non è necessario che lo schema astratto della norma incriminatrice estera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27992 del 13 giugno 2018
«In tema di mandato di arresto europeo, quando la richiesta di consegna riguarda fatti commessi in parte nel territorio dello Stato, il motivo obbligatorio di rifiuto della consegna, previsto dall'art. 18, comma 1, lett. p), l. 22 aprile 2005, n....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13868 del 22 marzo 2018
«In tema di mandato di arresto europeo, il motivo di rifiuto della consegna previsto dall'art. 18, comma 1, lett. p), legge 22 aprile 2005, n. 69, configurabile quando una parte della condotta si sia verificata in territorio italiano, non opera in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5548 del 1 febbraio 2018
«In tema di mandato di arresto europeo, il motivo di rifiuto della consegna previsto dall'art. 18, comma 1, lett. p), legge 22 aprile 2005, n. 69, configurabile quando una parte della condotta si sia verificata in territorio italiano, non opera in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2059 del 16 gennaio 2018
«In tema di mandato di arresto europeo, per soddisfare la condizione della doppia punibilità prevista dall'art. 7, comma 1, legge 22/04/2005, n. 69, è sufficiente che il fatto sia previsto come reato in entrambi gli ordinamenti, essendo, invece,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3079 del 6 dicembre 2017
«Ai fini della concedibilità dell'estradizione per l'estero, il delitto associativo configurato nella legislazione statunitense trova riscontro nel delitto di associazione per delinquere previsto da quella italiana, atteso che le due fattispecie di...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 33218 del 28 luglio 2011
«In tema di mandato d'arresto europeo, l'omessa acquisizione del titolo restrittivo interno in base al quale il m.a.e. è stato emesso è ostativa alla consegna quando, dal contenuto dello stesso m.a.e. e degli atti inoltrati a corredo, non sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13446 del 1 aprile 2016
«In tema di mandato di arresto europeo, ai fini dell'applicazione del motivo di rifiuto della consegna di cui all'art. 18, comma primo, lett. p), L. 22 aprile 2005, n. 69, non è sufficiente che si proceda per reati commessi almeno in parte nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5749 del 9 febbraio 2016
«In tema di mandato di arresto europeo, per la sussistenza del requisito della doppia punibilità di cui all'art. 7 della L. n. 69 del 2005 è necessario che l'ordinamento italiano contempli come reato, al momento della decisione sulla domanda dello...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 31601 del 15 settembre 2020
«Ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 2, d.lgs. 28 agosto 2000, n. 274 e 410-bis, comma 3, cod. proc. pen., anche avverso i provvedimenti di archiviazione adottati dal giudice di pace è esperibile reclamo al tribunale in composizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2325 del 17 dicembre 1997
«Il ricorso alla procedura di correzione dell'errore materiale è possibile ogni volta che il provvedimento mostri una difformità meramente esteriore tra il pensiero del giudice e la sua manifestazione. E' legittimo perciò il ricorso a tale rimedio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27412 del 24 giugno 2010
«La mancata indicazione nel dispositivo della sentenza di non luogo a procedere della causa del proscioglimento non integra un mero errore materiale, ma determina la nullità della sentenza medesima. (Annulla con rinvio, Gip Trib. Ariano Irpino,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7182 del 2 febbraio 2011
«È inammissibile l'impugnazione proposta con un mezzo di gravame diverso da quello prescritto, quando dall'esame dell'atto si tragga la conclusione che la parte impugnante abbia effettivamente voluto ed esattamente denominato il mezzo di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46779 del 7 dicembre 2011
«L'erronea qualificazione giuridica dell'atto da parte del privato come querela anziché, più correttamente, come denuncia, in relazione a reato procedibile d'ufficio, non determina la condanna di quest'ultimo alle spese e ai danni in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46147 del 2 dicembre 2005
«Ai sensi dell'art. 279 cod. proc. pen. e 91 disp. att. cod. proc. pen., la competenza all'applicazione di misure cautelari personali nel periodo compreso tra la pronuncia del decreto che dispone il giudizio e la trasmissione degli atti al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19022 del 10 ottobre 2002
«In tema di rinnovazione, in appello, dell'istruzione dibattimentale, il giudice, pur investito - con i motivi di impugnazione - di specifica richiesta, è tenuto a motivare solo nel caso in cui a detta rinnovazione acceda; invero, in considerazione...»