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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11116 del 12 dicembre 1996
«In base al principio secondo cui i motivi del ricorso per cassazione non possono investire questioni che non siano state proposte innanzi al giudice di merito e la cui soluzione implicherebbe nuovi accertamenti di fatto, è inammissibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3116 del 17 febbraio 2004
«Agli interessi sui ratei arretrati dei crediti previdenziali e assistenziali maturati, prima della liquidazione, sia anteriormente che posteriormente all'entrata in vigore della legge n. 412 del 1991 si applica il termine di prescrizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1494 del 10 febbraio 2000
«La competenza territoriale per le controversie previdenziali ex art. 444 c.p.c. è attribuita al «pretore che ha sede nel capoluogo della circoscrizione del tribunale nella quale risiede l'attore» (e ora, dopo l'entrata in vigore del decreto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3234 del 5 marzo 2003
«Con l'entrata in vigore della legge 11 agosto 1973, n. 533, la nomina del consulente tecnico in appello è divenuta facoltativa sia nei procedimenti relativi a controversie individuali di lavoro che in quelli attinenti a controversie in materia di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17520 del 23 agosto 2011
«Nell'espropriazione presso terzi di somme di denaro, la norma dell'art. 546, primo comma, c.p.c., come modificata dall'art. 2, comma terzo, lett. e), n. 3, del d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, nella legge 14 maggio 2005,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15341 del 12 luglio 2011
«A seguito della modifica dell'art. 611 c.p.c., operata dall'art. 2, comma terzo, lettera e), del d.l. 14 marzo 2005 n. 35, convertito nella legge 14 maggio 2005, n. 80 (riforma entrata in vigore il 1° marzo 2006), il giudice dell'esecuzione è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1328 del 20 gennaio 2011
«Ne consegue che l'opponente non può mutare la domanda modificando le eccezioni che ne costituiscono il fondamento, né il giudice può accogliere l'opposizione per motivi che costituiscono un mutamento di quelli espressi nel ricorso introduttivo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 437 del 19 gennaio 1987
«Pertanto, ai fini suddetti, va considerato, ai sensi del secondo comma dell'art. 12 c.p.c. in relazione al primo comma dell'art. 17 c.p.c., il valore dell'ammontare del fitto per un anno (o per il periodo controverso) e, nel caso di controversia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3735 del 10 aprile 1998
«Dopo l'entrata in vigore dell'art. 9 legge 14 febbraio 1990, n. 29 anche l'opposizione all'esecuzione per rilascio di un fondo rustico spetta alla competenza della sezione specializzata agraria se l'opponente assume di detenerlo in qualità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10994 del 14 luglio 2003
«Anche prima della entrata in vigore delle disposizioni sul procedimento cautelare uniforme, i provvedimenti urgenti aventi come contenuto ordini di fare o di non fare, ovvero di consegna o rilascio, — e quindi tutti i provvedimenti cautelari...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 195 del 11 gennaio 1999
«L'art. 634, secondo comma c.p.c. che, a seguito della modifica introdotta dall'art. 8, terzo comma del D.L. 18 ottobre 1995, n. 432, conv. nella L. 20 dicembre 1995, n. 534, prevede che costituiscono prova scritta idonea all'emissione del decreto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 740 del 24 gennaio 2000
«La fattura prodotta dall'imprenditore nei confronti del cliente relativa alla fornitura di pezzi di ricambio ha valore, ai fini dell'emissione di un decreto ingiuntivo, solo con riferimento al credito vantato per detta fornitura, non rivestendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8118 del 27 luglio 1999
«Pertanto, in applicazione dell'art. 5 c.p.c. che nella formulazione novellata, esclude la rilevanza dei mutamenti della legge successivi alla proposizione della domanda, qualora il decreto ingiuntivo proposto davanti al conciliatore sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 929 del 16 febbraio 1989
«Nel caso di decreto ingiuntivo per crediti basati su uno dei rapporti indicati dall'art. 409, c.p.c., emesso, ancorché dopo l'entrata in vigore della L. n. 533 del 1973, dal presidente del tribunale (anziché dal pretore in funzione di giudice del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17371 del 17 novembre 2003
«Pertanto, nel caso di opposizione a decreto ingiuntivo avente ad oggetto il pagamento di forniture, spetta a chi fa valere tale diritto fornire la prova del fatto costitutivo, non potendo la fattura e l'estratto delle scritture contabili, già...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 192 del 11 gennaio 1991
«...ratto. Pertanto la domanda volta ad ottenere il rilascio dell'immobile ad uso abitativo per generica «fine locazione» è proponibile, anche dopo l'entrata in vigore della menzionata legge, secondo la disciplina processuale degli artt. 657 ss....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9375 del 6 settembre 1995
«Anche dopo l'entrata in vigore della legge 27 luglio 1978, n. 392, che non ha abrogato le norme del codice di rito sul procedimento per convalida di sfratto, sia il provvedimento di convalida ex art. 663 c.p.c., sia quello di rilascio ex art. 665...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12620 del 26 maggio 2006
«In tema di procedimenti cautelari, disciplinati, a seguito della entrata in vigore delle disposizioni della legge n. 353 del 1990 (in data 30 aprile 1995), secondo il criterio, ivi delineato, del procedimento cautelare uniforme, la disposizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7779 del 28 maggio 2002
«In tema di procedimenti cautelari, disciplinati, a seguito della entrata in vigore delle disposizioni della legge n. 353 del 1990 (30 aprile 1995), secondo il criterio, ivi delineato, del procedimento cautelare uniforme, la disposizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6603 del 23 luglio 1996
«La competenza funzionale sulle controversie di attuazione di provvedimenti cautelari che hanno per oggetto obblighi di fare o di non fare — instaurate a far data dal 16 febbraio 1994 — è attribuita, anche per i provvedimenti pronunciati in un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6485 del 1 aprile 2004
«A seguito dell'entrata in vigore della legge 26 novembre 1990 n. 353, contro il provvedimento di attuazione di una misura cautelare, emesso ai sensi dell'art. 669 duodecies c.p.c., non è ammissibile la proposizione dell'istanza per il regolamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11370 del 24 maggio 2011
«Il provvedimento col quale il Tribunale, provvedendo "ante causam", rigetti il reclamo avverso l'ordinanza di rigetto del ricorso cautelare, ovvero dichiari la cessazione della materia del contendere, e condanni il reclamante alle spese del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5773 del 22 dicembre 1989
«La causa di separazione fra coniugi, entrambi di nazionalità italiana, spetta alla cognizione del giudice italiano, in forza del principio dell'assoggettamento del cittadino alla giurisdizione italiana, mentre non rileva l'ubicazione all'estero...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 40146 del 7 novembre 2011
«In presenza di una successione di leggi che comporti la depenalizzazione di una fattispecie in precedenza prevista come reato, le sanzioni amministrative trovano immediata applicazione nel caso in cui il giudizio penale instaurato nella vigenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33890 del 3 settembre 2009
«In caso di successione di disposizioni diverse concernenti misure alternative alla detenzione, che non attengono né alla cognizione del reato, né all'irrogazione della pena, ma alle modalità esecutive di questa, non operano le regole dettate...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9986 del 27 gennaio 2009
«In tema di successione di leggi nel tempo, il principio di irretroattività della legge penale opera con riguardo alle norme incriminatrici e non anche alle misure di sicurezza, sicché la confisca obbligatoria del veicolo, con il quale sia stato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2451 del 16 gennaio 2008
«In tema di successione di leggi penali, la modificazione della norma extrapenale richiamata dalla disposizione incriminatrice esclude la punibilità del fatto precedentemente commesso se tale norma è integratrice di quella penale oppure ha essa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40823 del 20 ottobre 2004
«...contemplati, ma ha determinato una successione di leggi con effetto parzialmente abrogativo in relazione a quei fatti, commessi prima dell'entrata in vigore delle modifiche legislative, che non siano riconducibili alle nuove fattispecie criminose.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9568 del 13 settembre 1995
«Ne consegue che, per il principio del favor rei, alla guida di veicolo con patente sospesa commessa prima della data di entrata in vigore del nuovo codice della strada e giudicata successivamente ad essa, si applica il regime del codice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12895 del 25 settembre 1989
«La dichiarazione di abitualità nel reato ritenuta dal giudice ai sensi dell'art. 103 c.p. ha natura costitutiva ed efficacia ex nunc, così che essa deve considerarsi causa che inibisce l'applicazione dell'amnistia solo se sia intervenuta, con...»