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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4541 del 16 maggio 1996
«Le controversie relative al diritto dei lavoratori, passati, in conseguenza della riforma sanitaria, dagli enti mutualistici soppressi alle Unità sanitarie locali, di ottenere, in occasione della conversione della indennità di fine rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7108 del 29 maggio 2000
«Ai sensi dell'art. 444, comma terzo, c.p.c., in caso di accentramento degli adempimenti contributivi, competente per territorio a conoscere della controversia previdenziale è il giudice del luogo in cui ha sede l'ufficio dell'ente dove (a seguito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7529 del 30 luglio 1998
«L'adeguamento monetario di una prestazione di natura previdenziale o assistenziale (nella specie: indennità di accompagnamento) costituisce parte integrante della stessa e non può quindi configurarsi come un diritto autonomo, concettualmente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6392 del 27 giugno 1998
«La tardiva (perché posteriore alla scadenza dei 120 giorni successivi alla proposizione della domanda amministrativa) erogazione dell'indennità di accompagnamento determina insorgenza del diritto ad interessi e rivalutazione, da computarsi sui...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 28410 del 22 dicembre 2011
«In tema di pensione di reversibilità ciascuno dei soggetti indicati dalla legge è titolare "iure proprio" del diritto, sicché ogni contitolare può agire da solo per il riconoscimento della sua pretesa, ricorrendo in materia di litisconsorzio...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 29906 del 29 dicembre 2011
«In tema di accertamento del diritto a prestazioni previdenziali di invalidità, l'ingiustificata mancata presentazione dell'assicurato alla visita medica fissata per l'espletamento della consulenza tecnica disposta d'ufficio per l'accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4751 del 28 aprile 1995
«In tema di accertamento del diritto a prestazioni previdenziali di invalidità, l'ingiustificata mancata presentazione dell'assicurato alla visita medica fissata per l'espletamento della consulenza tecnica disposta d'ufficio per l'accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19473 del 6 ottobre 2005
«Nel caso in cui sia sollevato regolamento di competenza d'ufficio relativamente alla cognizione di una domanda tendente all'ottenimento di una sentenza costitutiva ex art. 2932 c.c. e produttiva degli effetti di compravendita, in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4620 del 10 maggio 1999
«Il procedimento di convalida di sfratto si articola in due fasi, una a cognizione sommaria, l'altra a cognizione piena. Alla prima non si applica il rito locatizio, applicabile invece alla seconda (art. 447 bis c.p.c.) previo provvedimento di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9287 del 8 giugno 2012
«Una sentenza d'appello che, riformando quella di primo grado, faccia per ciò sorgere il diritto alla restituzione degli importi pagati in esecuzione di questa, non costituisce titolo esecutivo se non contenga una espressa statuizione di condanna...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14737 del 26 giugno 2006
«In tema di formazione del titolo esecutivo, la duplicazione di titoli giudiziali, consacranti lo stesso diritto, non è di regola consentita, ma è tuttavia ammessa ove il secondo titolo assicuri una tutela più piena. (Nella specie, la S.C. ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14096 del 1 luglio 2005
«In pendenza del processo esecutivo, la successione a titolo particolare nel diritto del creditore procedente, in virtù del principio stabilito dall'art. 111 c.p.c., dettato per il giudizio contenzioso ma applicabile anche al processo esecutivo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4696 del 18 luglio 1980
«Ai fini dell'esecuzione forzata in base a un titolo di credito, l'originale di tale documento è indispensabile ed insostituibile, salvo l'ammortamento, e pertanto, tranne l'ipotesi, di natura eccezionale, in cui si tratti di copia autentica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 477 del 18 gennaio 1983
«Il contratto condizionato di finanziamento, non documentando l'esistenza di un diritto di credito, nel soggetto finanziatore, dotato del requisito della certezza, è inidoneo, pur se stipulato con atto pubblico notarile, ad assumere efficacia di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6239 del 27 novembre 1979
«Le cosiddette sentenze condizionali, cioè le sentenze nelle quali l'efficacia della pronunzia di condanna è subordinata al verificarsi di un evento determinato, ma futuro e incerto, o al sopravvenire di un termine o al preventivo adempimento di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9902 del 12 novembre 1996
«Per il disposto dell'art. 339 comma terzo c.p.c., nel testo di cui all'art. 5 legge 30 luglio 1984, n. 399, le sentenze del Conciliatore sono ricorribili per Cassazione quali sentenze pronunciate in unico grado e, quindi, esecutive di diritto ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1622 del 19 settembre 1970
«La circostanza che la copia spedita in forma esecutiva del titolo esecutivo risulti rilasciata, anziché a favore dell'avente diritto, a favore di altro soggetto (nella specie, la copia munita della formula esecutiva risultava rilasciata a favore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20634 del 22 settembre 2006
«La sopravvenienza, successivamente alla proposizione dell'opposizione al precetto, delle condizioni di esistenza della pretesa esecutiva non può essere presa in considerazione dal giudice dell'opposizione perché non rilevante al fine di decidere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20658 del 2 ottobre 2007
«Nel processo esecutivo (nel caso di specie, pignoramento presso terzi), a differenza che nel processo di cognizione, il creditore procedente o intervenuto ha l'onere di produrre il titolo esecutivo, ma non anche di provare l'esatto ammontare degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2895 del 9 maggio 1985
«Dal confronto fra il secondo comma dell'art. 480 c.p.c. — secondo il quale il precetto deve contenere, tra l'altro, la trascrizione integrale del titolo esecutivo, quando questa è richiesta dalla legge, ed inoltre, in tal caso, la certificazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25861 del 2 dicembre 2011
«La disciplina relativa al luogo di notifica, fissata dal terzo comma dell'art. 480 c.p.c., si riferisce unicamente alle notifiche dell'eventuale opposizione a precetto, ai sensi dell'art. 615 c.p.c., e dei conseguenti atti endoprocessuali, mentre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9873 del 10 ottobre 1997
«È valido il precetto sottoscritto da difensore non munito di mandato se il titolare del diritto risultante dal titolo esecutivo gli conferisce la procura dopo la notifica di esso (art. 480 c.p.c.), perché la ratifica del dominus è ammissibile per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19228 del 14 settembre 2007
«Il decreto del giudice dell'esecuzione con il quale, a seguito di opposizione agli atti esecutivi contro il decreto di trasferimento, viene concesso il provvedimento ritenuto opportuno (art. 618, primo comma, c.p.c.) e disposto che il decreto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25567 del 30 novembre 2011
«In tema di esecuzione forzata, il termine previsto dall'art. 14 del d.l. 31 dicembre 1996, n. 669, convertito, con modificazioni, nella legge 28 febbraio 1997, n. 30, nel testo modificato da ultimo dall'art. 44 del d.l. 30 settembre 2003, n. 269,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23847 del 18 settembre 2008
«Il creditore, in forza del medesimo titolo esecutivo, può procedere a più pignoramenti dello stesso bene in tempi successivi, senza dover attendere che il processo di espropriazione aperto dal primo pignoramento si concluda, atteso che il diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8236 del 23 luglio 1993
«La norma di cui al primo comma dell'art. 495 c.p.c., secondo cui la conversione del pignoramento può essere chiesta dal debitore in qualsiasi momento anteriore alla vendita del bene pignorato, non esclude la tempestività di istanza in tal senso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2220 del 23 ottobre 1965
«Nell'espropriazione immobiliare, la facoltà di chiedere la conversione del pignoramento, prevista dall'art. 495 c.p.c., qualora si proceda col sistema della vendita con incanto, non è più esercitabile dopo l'aggiudicazione del bene, oggetto del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11178 del 27 ottobre 1995
«Il processo esecutivo si presenta strutturato non già come una sequenza continua di atti ordinati ad un unico provvedimento finale — secondo lo schema proprio del processo di cognizione — bensì come una successione di subprocedimenti, cioè in una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17481 del 9 agosto 2007
«L'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione, ai sensi dell'art 495 c.p.c., in sede di conversione del pignoramento, determina la somma di denaro da versare in sostituzione delle cose pignorate non esplica alcuna funzione risolutiva delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2604 del 6 marzo 1995
«L'istanza con cui il debitore esecutato, senza contestare il diritto della controparte a procedere ad esecuzione forzata né dedurre vizi formali della procedura, lamenti che il creditore abbia proceduto (nella specie sulla base di un titolo...»