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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16543 del 28 luglio 2011
«Il diritto al consenso informato del paziente, in quanto diritto irretrattabile della persona, va comunque e sempre rispettato dal sanitario, a meno che non ricorrano casi di urgenza, rinvenuti a seguito di un intervento concordato e programmato,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12218 del 12 giugno 2015
«In tema di responsabilità professionale sanitaria, l'eventuale incompletezza della cartella clinica è circostanza di fatto che il giudice può utilizzare per ritenere dimostrata l'esistenza di un valido legame causale tra l'operato del medico e il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3390 del 20 febbraio 2015
«In materia di responsabilità per attività medico-chirurgica, l'accertamento del nesso causale - da compiersi secondo il criterio della "preponderanza dell'evidenza" (altrimenti definito anche del "più probabile che non") - implica una valutazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22225 del 20 ottobre 2014
«In tema di responsabilità medico-chirurgica, allorché la consulenza tecnica d'ufficio - che pure di norma presenta in tale ambito natura "percipiente" - formuli una valutazione, sull'efficienza eziologica della condotta della struttura sanitaria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18244 del 26 agosto 2014
«Incorre in responsabilità professionale il notaio che rogiti un contratto di compravendita immobiliare senza compiere le visure dei pubblici registri per verificare la libertà e disponibilità dell'immobile; tuttavia il danno risarcibile derivante...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18612 del 5 agosto 2013
«Le obbligazioni inerenti all'esercizio dell'attività professionale sono, di regola, obbligazioni di mezzi e non di risultato, in quanto il professionista, assumendo l'incarico, si impegna a prestare la propria opera per raggiungere il risultato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19883 del 6 ottobre 2015
«La diligenza esigibile dalla P.A. nel compimento dei propri atti, ivi compresa l'adozione di provvedimenti amministrativi, va valutata col criterio dettato dagli artt. 1176, comma 2, c.c., applicabile anche alle ipotesi di responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2360 del 9 febbraio 2015
«Al fine di determinare l'ambito della giurisdizione italiana, ai sensi dell'art. 6, n. 1, della Convenzione di Bruxelles del 27 settembre 1968 (resa esecutiva con legge 21 giugno 1971, n. 804), rileva non già la prospettazione delle parti, bensì...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 19833 del 19 settembre 2014
«In applicazione del principio della "perpetuatio iurisdictionis" di cui all'art. 5 cod. proc. civ., la proposizione, in via riconvenzionale, da parte del convenuto dinanzi alla sezione specializzata agraria, di una domanda di accertamento della...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 7330 del 10 aprile 2015
«L'art. 7, terzo comma, n. 3, cod. proc. civ. attribuisce alla competenza per materia del giudice di pace tutte le controversie che attengono a rapporti tra proprietari o detentori di immobili adibiti a civile abitazione nelle quali si lamentino...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12900 del 9 giugno 2014
«La domanda di risarcimento del danno da circolazione stradale proposta dinanzi al giudice di pace senza determinazione del "quantum", si presume, in difetto di tempestiva contestazione, di competenza del giudice adito ai sensi dell'art. 14 cod....»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 14369 del 9 luglio 2015
«Intervenuta una pronuncia declinatoria della competenza, il termine ivi fissato per la riassunzione della causa innanzi al giudice indicato come competente diviene irrilevante quando sia proposto regolamento ai sensi dell'art. 42 cod. proc. civ.,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 18732 del 22 settembre 2015
«L'indicazione del valore della causa, riportata in calce all'atto introduttivo del giudizio per la determinazione del contributo unificato dovuto per legge, ha finalità esclusivamente fiscale, sicchè non spiega alcun effetto sulla determinazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10454 del 21 maggio 2015
«Le prestazioni di assistenza sociale hanno natura alimentare, in quanto fondate esclusivamente sullo stato di bisogno del beneficiario, a differenza delle prestazioni previdenziali, che presuppongono un rapporto assicurativo e hanno più ampia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10810 del 26 maggio 2015
«Il valore delle cause relative a beni immobili (fra le quali quella di regolamento di confini) si determina sulla base del reddito dominicale o della rendita catastale della "res", sicché, in loro assenza, il giudice deve attenersi alle risultanze...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 10097 del 9 maggio 2014
«L'art. 22, primo comma, n. 3, cod. proc. civ., nel prevedere la competenza del giudice dell'aperta successione per le controversie relative a crediti verso il defunto o legati dovuti dall'erede, si riferisce anche ad ogni azione personale per...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 18287 del 17 settembre 2015
«Nelle cause in cui sia convenuta un'amministrazione dello Stato, qualora l'obbligazione dedotta in giudizio origini da un fatto illecito, il principio per cui, ai fini dell'individuazione del giudice territorialmente competente ex artt. 6 del r.d....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24684 del 4 novembre 2013
«La controversia avente ad oggetto l'azione di risarcimento del danno, promossa dal socio di una società personale nei confronti di un altro socio per comportamenti asseritamente illeciti di quest'ultimo, non integra la fattispecie dell'art. 50...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14185 del 8 luglio 2015
«Il contratto stipulato dalla P.A. per il reperimento di immobili da adibire alla propria attività istituzionale (nella specie, la ASL con riguardo a locali da destinare a distretto socio sanitario territoriale) rientra nella fattispecie tipica...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 13030 del 10 giugno 2014
«In tema di competenza, l'art. 38, primo comma, cod. proc. civ., nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore alla modifica operata dall'art. 45, secondo comma, della legge 18 giugno 2009, n. 69, nel consentire il rilievo dell'incompetenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26424 del 16 dicembre 2014
«L'incompetenza per materia, da qualunque causa dipenda ed al pari di quella per valore e per territorio nei casi previsti dall'art. 28 cod. proc. civ., dev'essere eccepita o rilevata, anche d'ufficio, ai sensi dell'art. 38, primo comma, cod. proc....»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 16454 del 5 agosto 2015
«Due cause pendenti tra le stesse parti e con identità di "causa petendi" e di "petitum" sono in rapporto di litispendenza e non di continenza anche nel caso in cui una di esse abbia ad oggetto più domande, una sola delle quali identica a quella...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 17443 del 31 luglio 2014
«Ai fini della dichiarazione di litispendenza, occorre avere riguardo esclusivamente al criterio della prevenzione, mentre è irrilevante ogni indagine sull'effettiva competenza del giudice preventivamente adito a conoscere della controversia pur se...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 18024 del 24 luglio 2013
«La situazione processuale della litispendenza postula la contemporanea pendenza di più processi relativi alla stessa causa presso uffici giudiziari diversi, ma appartenenti al medesimo ordine giudiziario; ne consegue che, nell'ipotesi di rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 24790 del 20 novembre 2014
«Tra la causa proposta con il rito di cui all'art. 1, commi 48 e segg. della legge 28 giugno 2012, n. 92, per l'accertamento della legittimità del recesso datoriale, pendente in fase di opposizione, e quella concernente l'impugnativa del medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19256 del 9 settembre 2010
«In tema di regolamento di giurisdizione, ai sensi dell'art. 59 della legge 18 giugno 2009, n. 69 (applicabile "ratione temporis" alla fattispecie) - ma anche in costanza della disciplina processuale antecedente - il giudice adito sulla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16540 del 18 giugno 2008
«Il conflitto positivo o negativo di giurisdizione fra i giudici speciali o tra questi e i giudici ordinari presuppone, per la sua applicazione, che giudici appartenenti ad ordini giurisdizionali diversi abbiano emesso una pronuncia (nella specie...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8738 del 4 aprile 2008
«È ammissibile il regolamento di giurisdizione proposto in relazione ad una causa che successivamente sia stata riunita ad altre, anche se in una di queste sia stata emessa sentenza parziale, non essendo quest'ultima ostativa, in quanto con il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14389 del 21 giugno 2007
«È inammissibile il regolamento di giurisdizione proposto successivamente alla reiezione di un'istanza cautelare per difetto di giurisdizione del giudice ordinario non seguita dall'instaurazione di una causa di merito, non potendo proporsi il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9802 del 21 maggio 2004
«Il regolamento preventivo di giurisdizione, relativamente alle questioni sulla sussistenza o meno della giurisdizione italiana, presuppone, ai fini della relativa ammissibilità, che la detta questione sorga «nei confronti dello straniero» (così...»