-
Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 6391 del 13 marzo 2013
«Il divieto di nuove eccezioni in appello, introdotto per il giudizio contenzioso ordinario con la legge 26 novembre 1990, n. 353, tramite la riforma dell'art. 345 c.p.c., e successivamente esteso al giudizio tributario dall'art. 57 del d.l.vo 31...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8663 del 25 giugno 2001
«L'eccezione di compensazione, costituendo un'eccezione in senso proprio, è proponibile per la prima volta anche in appello, con lo stesso atto di impugnazione che segna i limiti del giudizio di secondo grado pur se amplia l'oggetto della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15658 del 21 giugno 2013
«Anche in materia di mediazione la non contestazione del convenuto costituisce un comportamento univocamente rilevante ai fini della determinazione dell'oggetto del giudizio, con effetti vincolanti per il giudice, che dovrà astenersi da...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3033 del 8 febbraio 2013
«Nel vigente ordinamento processuale, il giudizio d'appello non può più dirsi, come un tempo, un riesame pieno nel merito della decisione impugnata ("novum judicium"), ma ha assunto le caratteristiche di una impugnazione a critica vincolata...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 17 del 3 gennaio 1966
«La pronuncia dell'improcedibilità del ricorso per cassazione — nella specie ex art. 369 c.p.c. — ha carattere preliminare e prevalente rispetto a quella relativa alla rinuncia all'impugnazione. In quanto non si può rinunciare ad un diritto...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13916 del 16 giugno 2006
«Nel giudizio di cassazione, l'esistenza del giudicato esterno è, al pari di quella del giudicato interno, rilevabile d'ufficio, non solo qualora emerga da atti comunque prodotti nel giudizio di merito, ma anche nell'ipotesi in cui il giudicato si...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1883 del 27 gennaio 2011
«In tema di rilevabilità del giudicato esterno in sede di legittimità, quando esso si forma per effetto di una pronuncia della Corte di cassazione successiva alla proposizione del ricorso relativo al procedimento nel quale il giudicato s'intende...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11650 del 18 maggio 2006
«La società che propone ricorso per cassazione avverso la sentenza di appello emessa nei confronti di un'altra società, della quale affermi di essere successore (a titolo universale o particolare), è tenuta a fornire la prova documentale della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15616 del 26 luglio 2005
«A seguito delle decisioni della Corte costituzionale n. 477 del 2002 e n. 28 del 2004 ed in particolare della generalizzazione che quest'ultima ha fatto del principio della scissione fra il momento di perfezionamento della notificazione per il...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3736 del 28 marzo 2000
«Al fine di assicurare la garanzia del contraddittorio nella trattazione delle questioni relative all'ammissibilità del ricorso per cassazione — questioni che danno luogo ad una fase autonoma del processo comprendente una sia pur limitata attività...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12886 del 19 dicembre 1997
«La parte cui sia stato notificato un atto d'impugnazione nel termine annuale di cui all'art. 327 c.p.c. qualora eccepisca la necessità dell'osservanza del termine breve di cui all'art. 325 dello stesso codice e l'avvenuto superamento del medesimo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10022 del 14 ottobre 1997
«In caso di decesso della parte costituita nel precedente giudizio di merito, colui il quale, in sede di giudizio di legittimità, abbia proposto ricorso assumendo di esserne l'erede deve provare, pena l'inammissibilità del gravame, la propria...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12607 del 28 agosto 2002
«Il principio secondo il quale, dopo la notifica del ricorso per cassazione, è consentita, a norma dell'art. 372 c.p.c., la produzione di un documento dal quale risulti la sopraggiunta carenza d'interesse all'impugnazione non può trovare...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3228 del 27 marzo 1998
«Qualora la sentenza impugnata sia stata emessa nei confronti di un soggetto e il ricorso per cassazione sia stato proposto da un diverso soggetto, la documentazione da questo prodotta direttamente all'udienza per provare la propria legittimazione...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14503 del 10 giugno 2013
«L'art. 373 c.p.c. è applicabile, salvo che sia diversamente disposto da specifiche disposizioni, anche in caso di impugnazione davanti alle Sezioni Unite della Corte di cassazione delle pronunce dei giudici speciali, nulla prevedendo al riguardo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6940 del 7 maggio 2003
«Quando il giudice di merito dichiari il difetto di giurisdizione dell'autorità giudiziaria ordinaria e la statuizione sul punto non formi oggetto di specifica impugnazione, la pronuncia sulla giurisdizione deve ritenersi assistita dall'efficacia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5885 del 9 maggio 2000
«Le questioni attinenti alla giurisdizione che vanno decise dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione sono, a norma dell'art. 374 c.p.c., esclusivamente quelle di cui agli artt. 360 n. 1 e 362 c.p.c. e la deduzione, come motivo di ricorso per...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3778 del 14 aprile 1998
«Nel caso in cui la sentenza di appello declinatoria della giurisdizione del giudice ordinario sia stata impugnata con ricorso per cassazione unicamente per violazione del giudicato interno che si assume essersi formato sulla contraria affermazione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4219 del 17 luglio 1985
«La parte, che abbia fatto istanza al primo presidente della Corte di cassazione di assegnazione del ricorso alle Sezioni Unite, non può dolersi dell'assegnazione del ricorso medesimo ad una sezione semplice, senza uno specifico esame e rigetto di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 287 del 9 gennaio 2009
«La fissazione della trattazione dell'istanza di regolamento preventivo di competenza, così come di giurisdizione, in udienza pubblica e la relativa decisione con sentenza, anziché, ex art. 375 cod. proc. civ., nelle forme del rito camerale con...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23842 del 19 novembre 2007
«L'inammissibilità della pronuncia in camera di consiglio è ravvisabile solo ove la S.C. ritenga che non ricorrano le ipotesi di cui al primo e al secondo comma dell'art. 375 c.p.c., ovvero emergano condizioni incompatibili con una trattazione...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 121 del 11 febbraio 1991
«L'inammissibilità del ricorso per cassazione proposto, per motivi diversi da quelli attinenti alla giurisdizione, avverso decisioni del giudice amministrativo può essere pronunciata in camera di consiglio, ai sensi dell'art. 375 c.p.c., (per cui...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12384 del 11 giugno 2005
«L'inammissibilità della pronuncia in camera di consiglio è ravvisabile solo ove la S.C. ritenga che non ricorrano le ipotesi di cui al primo e al secondo comma dell'art. 375 c.p.c., ovvero che emergano condizioni incompatibili con una trattazione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11963 del 8 giugno 2005
«In tema di procedimento di revocazione delle sentenze della S.C., deve ritenersi che gli avvocati delle parti hanno la facoltà di essere sentiti se compaiono, in quanto l'art. 391 bis c.p.c., mentre fissa direttamente la forma della decisione in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14277 del 20 giugno 2006
«La mancanza di una o più pagine nel ricorso per cassazione comporta la inammissibilità di questo nel caso e nei limiti in cui tale mancanza impedisca la completa conversione delle ragioni addotte dal ricorrente a sostegno dell'impugnazione, senza...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4445 del 19 maggio 1997
«Nel giudizio di legittimità, con le memorie di cui all'art. 378 c.p.c., destinate esclusivamente ad illustrare ed a chiarire i motivi della impugnazione ovvero alla confutazione delle tesi avversarie, non possono essere dedotte nuove censure né...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 949 del 5 febbraio 1996
«È manifestamente infondata l'eccezione di incostituzionalità dell'art. 379 c.p.c. — secondo il quale nella discussione avanti alle Sezioni unite in sede di impugnazione delle sentenze disciplinari del CSM il pubblico ministero ha la parola per...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 24743 del 23 novembre 2011
«Il potere della Corte di cassazione di dichiarare d'ufficio che l'azione non poteva essere proposta, previsto dall'art. 382, terzo comma, secondo inciso, c.p.c., può essere esercitato anche in sede di regolamento di competenza, nell'ipotesi in cui...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6994 del 24 marzo 2010
«Il giudice di legittimità provvede d'ufficio sulla cassazione della sentenza impugnata con o senza rinvio o decidendo nel merito, secondo che il vizio riscontrato rientri nelle ipotesi previste dagli artt. 382, 383 o 384, secondo comma, ult....»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6096 del 11 novembre 1988
«Il giudice di appello, in caso di accoglimento dell'impugnazione, può disporre la condanna dell'appellato alla restituzione delle somme versategli in esecuzione della sentenza di primo grado, provvisoriamente esecutiva, solo se l'appellante abbia...»