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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2408 del 18 maggio 1978
«Il proprietario di un appartamento sito in uno stabile condominiale ha diritto di ottenere l'eliminazione di uno sporto costruito sul muro comune, in corrispondenza dell'appartamento sovrastante, quando tale manufatto importa una sensibile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8830 del 3 giugno 2003
«In applicazione del principio secondo il quale, in tema di comunione, ciascun comproprietario ha diritto di trarre dal bene comune un'utilità maggiore e più intensa di quella tratta eventualmente in concreto dagli altri comproprietari, purché non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4900 del 1 aprile 2003
«L'utilizzazione del muro comune con l'inserimento di elementi ad esso estranei e posti a servizio esclusivo della porzione di uno dei comproprietari, deve avvenire nel rispetto delle regole dettate dall'art. 1102 c.c., e in particolare del divieto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4386 del 26 febbraio 2007
«Nel regime giuridico della comunione di edifici, l'uso particolare che il comproprietario faccia del cortile comune, interrando nel sottosuolo una centrale termica del proprio impianto di riscaldamento, non è estraneo alla destinazione normale di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1355 del 8 aprile 1977
«Ciascun partecipante alla comunione immobiliare non può, senza il consenso degli altri condomini, servirsi della cosa comune a vantaggio di altro immobile di sua esclusiva proprietà, distinto dai fondi a servizio dei quali la cosa medesima sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 78 del 10 gennaio 1977
«Anche nel caso in cui una parte dell'edificio condominiale necessaria all'uso comune si appartenga in proprietà esclusiva ad uno soltanto dei condomini, questi è tenuto, nell'esercizio delle sue facoltà di godimento, a rispettare la destinazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3942 del 13 aprile 1991
«L'indagine sulla sussistenza, ad opera del proprietario del fondo servente, di atti di violazione o turbativa della servitù va condotta con riferimento all'estensione ed alle modalità di esercizio della servitù medesima, come fissate dal titolo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1132 del 11 febbraio 1985
«Il proprietario di un appartamento sito in un edificio condominiale non può eseguire nella sua proprietà esclusiva opere che, in contrasto con quanto stabilito dalla norma dell'art. 1122 c.c., rechino danno alle parti comuni dell'edificio stesso,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4658 del 17 dicembre 1976
«In tema di condominio negli edifici, al fine dell'indagine sulla legittimità o meno di opere che, partendo dalla cosa di pertinenza esclusiva del singolo proprietario o compossessore, incidano su spazio o superficie oggetto di comunione (nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7704 del 2 agosto 1990
«In tema di condominio negli edifici, i pianerottoli quali componenti essenziali delle scale comuni e così avendo funzionale destinazione al migliore godimento dell'immobile da parte di tutti i condomini, non possono essere trasformati, dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1498 del 12 febbraio 1998
«Il condomino, proprietario del piano sottostante al tetto comune può aprire su esso abbaini e finestre - non incompatibili con la sua destinazione naturale - per dare aria e luce alla sua proprietà, purché le opere siano a regola d'arte e non ne...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7464 del 22 agosto 1994
«Dal solaio che divide due unità abitative, l'una all'altra sovrapposta, formando una struttura comune che i proprietari delle due unità possono modificare solo alla condizione che non venga alterata la destinazione della cosa e che non sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3369 del 28 marzo 1991
«La sostituzione, ad opera del proprietario dell'ultimo piano di un edificio condominiale, del tetto con una diversa copertura (terrazza) che, pur non eliminando l'assolvimento della funzione originariamente svolta dal tetto stesso, valga ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8040 del 8 agosto 1990
«Con riguardo ad edificio in condominio, per cui il regolamento condominiale preveda l'assoluto divieto di sopraelevazione, l'erezione da parte del proprietario dell'ultimo piano di un comignolo sul tetto di proprietà comune per la fuoriuscita del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2814 del 5 giugno 1978
«Il comproprietario di una stradella comune, posta al servizio dei singoli fondi appartenenti in proprietà esclusiva a ciascun partecipante alla comunione, può legittimamente aprirvi l'accesso ad un locale costruito sul proprio suolo e destinato ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1524 del 4 aprile 1978
«Il proprietario di vani terranei in un edificio condominiale non può abbassare il livello dei relativi pavimenti per ingrandire il volume dei vani stessi o per ricavarne altri di sua esclusiva proprietà neppure ove esistano, sotto i pavimenti,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12310 del 7 giugno 2011
«In tema di condominio negli edifici, il disposto dell'art. 1102 c.c., secondo cui ciascun comproprietario ha diritto di trarre dal bene comune un'utilità più intensa o anche semplicemente diversa da quella ricavata eventualmente in concreto dagli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11419 del 22 luglio 2003
«In tema di possesso ad usucapionem di beni immobili, la fattispecie acquisitiva del diritto di proprietà si perfeziona allorché il comportamento materiale — continuo ed ininterrotto — attuato sulla res sia accompagnato dall'intenzione resa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6382 del 23 giugno 1999
«Il godimento del bene comune può essere invocato dal comproprietario, al fine dell'usucapione della proprietà dello stesso, solo quando si traduca in un possesso esclusivo con riguardo sia al corpus che all' animus incompatibile con il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5640 del 23 maggio 1995
«Il comproprietario può usucapire la proprietà esclusiva della cosa comune solo possedendola, animo domini, per il tempo necessario, in modo inconciliabile con la possibilità di fatto di un godimento comune, come nel caso in cui la cosa venga...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6669 del 16 dicembre 1981
«Il comproprietario che abbia l'autonomo godimento del bene comune, per poterne utilmente invocare l'usucapione, deve dimostrare di avere usato detto bene, avendone il possesso esclusivo, inteso questo come costituito sia dal corpus che dall'...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 165 del 5 gennaio 2005
«L'art 1105 c.c. regola esclusivamente il potere di amministrazione della cosa comune nella sua interezza, ma non preclude la locazione di quota ideale di bene comune, che è consentita dalla disposizione di cui all'art. 1103 del c.c., in forza del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4965 del 11 marzo 2004
«In materia di proprietà, il principio generale che regola il regime giuridico della comunione pro indiviso è quello della libera disponibilità della quota ideale, sicché è ben possibile che ciascun comunista autonomamente venda o prometta di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12870 del 28 settembre 2000
«Qualora il conduttore di un bene immobile acquisti in costanza del rapporto la proprietà di una quota pro indiviso del bene locato, si verifica la contemporanea condizione di comproprietario-locatario del bene comune o di parte di esso, con la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5443 del 4 giugno 1999
«La quota di comproprietà di una res (che, a mente dell'art. 1103 c.c. può essere oggetto di autonoma disposizione da parte del titolare) è un bene giuridico dotato di una propria individualità, sicché, in caso di vendita per intero della res...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3600 del 16 aprile 1994
«In tema di ripartizione delle spese condominiali attinenti al servizio centralizzato di riscaldamento di un edificio adibito ad uso abitativo, che costituito da due appartamenti sia in comune pro indiviso tra due comproprietari, trova...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11589 del 13 maggio 2010
«Il recesso del concedente da un contratto di comodato o di precario di beni comuni è atto di amministrazione ordinaria, in quanto è una modalità di indiretto godimento della cosa comune, e, quindi, può essere esercitato anche da un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 480 del 13 gennaio 2009
«Con riguardo alle domande di risoluzione del contratto di locazione e di condanna del conduttore al pagamento dei canoni, deve essere negata la legittimazione (attiva ) del comproprietario del bene locato pro parte dimidia, ove risulti l'espressa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4005 del 5 aprile 1995
«Con riguardo ad un procedimento di sfratto per finita locazione relativo ad un immobile in comproprietà, ciascun comproprietario — quale titolare del diritto di concorrere alla gestione ordinaria del bene, con il solo limite del rispetto della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8110 del 20 luglio 1991
«Anche quando venga pronunciata risoluzione del contratto di locazione avente ad oggetto un bene comune locato ad uno dei proprietari per inadempimento del conduttore, questo — avendo diritto al godimento dello stesso in proporzione della sua quota...»