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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4583 del 22 febbraio 2008
«...a dare avviso della necessità di tali opere al locatore ad esse tenuto; inoltre, in caso di riparazioni urgenti, lo stesso conduttore può provvedere direttamente alla loro esecuzione, salvo rimborso, purché ne dia contestuale avviso al locatore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10742 del 23 luglio 2002
«Quando, poi, dette riparazioni hanno il carattere dell'urgenza, lo stesso conduttore, una volta avvisato il locatore e nell'inerzia di questi, ha facoltà di provvedere direttamente a dette riparazioni, non essendo richiesta per tale tipo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11514 del 9 maggio 2008
«Costituiscono vizi della cosa locata, agli effetti di cui all'art. 1578 c.c., quelli che incidono sulla struttura materiale della cosa, alterandone l'integrità in modo tale da impedirne o ridurne notevolmente il godimento secondo la destinazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7260 del 4 agosto 1994
«In tema di vizi della cosa locata, ove vengano in rilievo alterazioni non attinenti allo stato di conservazione e manutenzione, bensì incidenti sulla composizione, costruzione o funzionalità strutturale della cosa medesima (nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22344 del 21 ottobre 2009
«...stante la reciproca indipendenza del subappalto e dell'appalto, i quali restano distinti e autonomi, nonostante il nesso di derivazione dell'uno dall'altro, sicché nessuna diretta relazione si instaura tra il committente e il subappaltatore.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 939 del 26 gennaio 1995
«Si ha molestia di fatto - contro la quale il locatore non è tenuto a garantire il conduttore, ai sensi del comma 2 dell'art. 1585 c.c. - qualora il pregiudizio al conduttore medesimo derivi da un atto illecito aquiliano del terzo, senza che venga...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6088 del 12 maggio 2000
«In tema di appalto gli errori del progetto fornito dal committente ricadono su quest'ultimo ed escludono la responsabilità dell'appaltatore solo quando questi si ponga, rispetto a quello, per espressa previsione contrattuale, come nudus...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12995 del 31 maggio 2006
«Ai fini della costruzione di opere edilizie l'indagine sulla natura e consistenza del suolo edificatorio rientra, in mancanza di diversa previsione contrattuale, tra i compiti dell'appaltatore, trattandosi di indagine implicante attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6181 del 16 marzo 2011
«La prima domanda, infatti, che postula la colpa dell'appaltatore, è utilizzabile per il ristoro del pregiudizio che non sia eliminabile mediante un nuovo intervento dell'appaltatore (come nel caso di danni a persone o a cose, o di spese di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9033 del 19 aprile 2006
«La tutela apprestata al committente dall'art. 1668 c.c. si inquadra nell'ambito della normale responsabilità contrattuale per inadempimento e pertanto, qualora l'appaltatore non provveda direttamente alla eliminazione dei vizi e dei difetti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25921 del 29 novembre 2005
«In tema di appalto, ai sensi dell'art. 1668 c.c. l'azione del committente per il risarcimento dei danni derivanti dai vizi dell'opera appaltata si aggiunge, nel caso di colpa dell'appaltatore, all'azione diretta alla eliminazione dei vizi a spese...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8140 del 28 aprile 2004
«Non configura domanda di adempimento del contratto di appalto in quanto tale proponibile soltanto dal committente della costruzione e non dall'acquirente della stessa, perché costui è un terzo rispetto a detto contratto la domanda con cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5496 del 17 aprile 2002
«In tema di appalto, qualora il committente, rilevata l'esistenza di vizi nell'opera, non ne pretenda l'eliminazione diretta da parte dell'esecutore del lavoro, chiedendo, invece, il risarcimento del danno per l'inesatto adempimento, il credito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9001 del 25 luglio 1992
«L'azione del committente per il risarcimento dei danni derivanti dalle difformità, i vizi o la mancanza di qualità dell'opera appaltata si aggiunge, nel caso di colpa dell'appaltatore, a quella diretta alla eliminazione, a spese dell'appaltatore,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8005 del 8 agosto 1990
«...titolarità del diritto di far uso del bene, sì è al di fuori di detta previsione, e ricorre la molestia di fatto, per la quale il locatario, ai sensi del secondo comma del citato art. 1585 c.c., ha azione diretta contro l'autore dell'illecito.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10838 del 11 maggio 2007
«Sulla scorta dell'identificazione del suddetto obbligo si evince che la violazione dello stesso, ovvero l'abuso del conduttore nel godimento del bene locato, non postula necessariamente il concreto verificarsi di danni materiali, con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11055 del 26 luglio 2002
«Per aversi una manifestazione di volontà, sia pure tacita, del locatore, diretta a convalidare l'illegittima situazione posta in essere dal conduttore con il mutamento della destinazione dell'immobile locato, è necessario che sussistano elementi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9622 del 10 settembre 1999
«In caso di abuso nel godimento della cosa locata — che non si verifica in tutte le ipotesi di modificazione nello stato di fatto, ma solo di innovazioni che immutino la natura e la destinazione della cosa locata — spetta al giudice di merito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17844 del 22 agosto 2007
«In caso di risoluzione del contratto di locazione per impossibilità sopravvenuta (nella specie a seguito dei danni causati da evento sismico e della conseguente emanazione di ordinanze sindacali di sgombero e di inagibilità relative agli immobili...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2573 del 12 aprile 1983
«Nel contratto d'appalto il committente può rifiutare l'adempimento parziale (art. 1181 c.c.) oppure accettarlo, secondo la propria convenienza, sicché, quand'anche la parziale o inesatta esecuzione del contratto sia tale da giustificarne la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7546 del 23 maggio 2002
«Deve ritenersi nuova la domanda introdotta nel corso del giudizio di primo grado diretta ad ottenere la condanna di parte convenuta ai sensi dell'art. 1591 c.c. al risarcimento dei maggiori danni, rispetto ai canoni dovuti, per la mancata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3454 del 12 aprile 1996
«La S.C., in applicazione dell'enunciato principio di diritto, ha cassato la sentenza del merito che aveva ritenuto esperibile soltanto la non proposta azione di risoluzione del contratto ed aveva pertanto respinto quella, in concreto esercitata,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5051 del 3 marzo 2009
«...di locazione o di acquisto, considerato che l'unico modo per ottenere la maggiore utilità può consistere, in effetti, nell'utilizzazione diretta del bene, da destinare ad attività produttiva propria o dei prossimi congiunti dello stesso locatore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 567 del 13 gennaio 2005
«Il termine di un anno per la denuncia del pericolo di rovina o di gravi difetti nella costruzione di un immobile, previsto dall'art. 1669 c.c. a pena di decadenza dall'azione di responsabilità contro l'appaltatore, decorre dal giorno in cui il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13158 del 10 settembre 2002
«...dei lavori e dello stesso committente che abbia provveduto alla costruzione dell'immobile con propria gestione diretta, ovvero sorvegliando personalmente l'esecuzione dell'opera, sì da rendere l'appaltatore un mero esecutore dei suoi ordini.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12106 del 28 novembre 1998
«In tema di appalto, la norma di cui all'art. 1669 c.c. ha, nonostante la relativa sedes materiae, natura indiscutibilmente extracontrattuale (essendo diretta a tutelare l'interesse, di carattere generale, alla conservazione ed alla funzionalità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3146 del 25 marzo 1998
«Il venditore di unità immobiliari che ne curi direttamente la costruzione, ancorché i lavori siano appaltati ad un terzo, risponde dei gravi difetti (art. 1669 c.c.) — quali devono ritenersi quelli da cui derivi una ridotta utilizzazione di esse,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4322 del 10 ottobre 1977
«Poiché il locatore ha azione diretta, ex art. 1595 c.c., contro il subconduttore per il risarcimento dei danni da questo arrecati alla cosa locata, a maggior ragione deve ritenersi che di detta azione sia titolare il sublocatore, il quale ne...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10624 del 29 novembre 1996
«...2058 c.c., prevede l'alternativa possibilità del risarcimento in forma specifica o per equivalente pecuniario e non esclude, quindi, l'ammissibilità della domanda di condanna dell'appaltatore alla eliminazione diretta dei vizi della costruzione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9916 del 23 novembre 1994
«La disdetta costituisce un atto negoziale, unilaterale e recettizio, concretantesi in una manifestazione di volontà diretta ad impedire la prosecuzione o la rinnovazione tacita del rapporto locativo, la quale, al di fuori di forma scritta...»