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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4285 del 6 aprile 2000
«In caso di mancato esercizio della facoltà di riserva dell'impugnazione differita, la sentenza non definitiva può essere impugnata entro i termini per appellare previsti dagli artt. 325 e 327 c.p.c., e perciò, in caso di mancata comunicazione o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5737 del 13 giugno 1990
«Nel sistema di riserva facoltativa di impugnazione contro sentenza non definitiva, come la mancata dichiarazione tempestiva di riserva comporta soltanto decadenza dalla facoltà di impugnazione differita e non preclude l'esercizio del potere di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17233 del 22 luglio 2010
«In tema d'impugnazione delle sentenze emesse nelle controversie di lavoro il principio secondo il quale, in caso di riserva di gravame della pronuncia non definitiva, la parte ha l'onere di proporne l'impugnazione unitamente a quella definitiva ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20892 del 31 luglio 2008
«In tema di riserva facoltativa di appello contro sentenze non definitive, la riserva manifestata da una parte, in caso di soccombenza parziale di più parti, non giova anche alle altre nel caso in cui a loro volta non abbiano formulato riserva, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12425 del 23 agosto 2002
«La riserva di impugnazione, generalmente inammissibile riguardo a sentenza non definitiva contenente solo statuizioni sulla competenza (impugnabile soltanto con regolamento di competenza), è eccezionalmente ammessa nei confronti della sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6870 del 25 maggio 2000
«In un giudizio che si svolge nei confronti di una pluralità di parti, la sentenza con la quale una di essa venga estromessa dal processo che continua con le altre assume carattere definitivo in relazione al contenuto obiettivo di tale statuizione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10025 del 9 ottobre 1998
«La sentenza definitiva con la quale il giudice si sia limitato ad affermare la propria competenza è impugnabile unicamente con il regolamento di competenza nei modi e nei termini di cui all'art. 47 c.p.c., non essendo contro detta decisione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 331 del 17 gennaio 1996
«L'ammissibilità dell'appello differito avverso la sentenza non definitiva, nei cui confronti sia stata formulata riserva d'impugnazione, non è subordinata all'ammissibilità dell'appello proposto nei confronti della sentenza definitiva, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9397 del 6 maggio 2005
«In tema d'impugnazioni, la tempestiva formulazione della riserva di cui all'art. 340 c.p.c., che consente alla parte di differire la proposizione del gravame avverso la sentenza non definitiva senza incorrere nella decadenza per l'inosservanza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3325 del 4 giugno 1985
«La dichiarazione di riserva di impugnazione avverso la sentenza non definitiva — non avente effetto dispositivo dell'azione ma solo finalità cautelari — può essere effettuata tanto dal procuratore costituito che da altro professionista da quello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 724 del 6 febbraio 1986
«La riserva d'impugnazione differita, avverso sentenza non definitiva (nella specie, sull'an debeatur), rientra fra gli atti processuali per il cui compimento il procuratore costituito della parte può farsi sostituire da altro procuratore, iscritto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2247 del 29 marzo 1983
«Nella prima udienza davanti al giudice istruttore successiva a sentenza non definitiva, il procuratore, che dichiari il decesso del proprio rappresentato, può legittimamente formulare riserva di impugnazione differita con dichiarazioni rese in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12160 del 22 dicembre 1990
«La parte che abbia fatto riserva di appello differito contro una sentenza non definitiva è obbligata a proporre l'appello in dipendenza dell'appello di altro soccombente, senza alcuna possibilità di potersi giovare della riserva di gravame in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5313 del 9 agosto 1983
«Qualora la parte che abbia fatto riserva di appello differito contro una sentenza non definitiva, sia obbligata a proporre appello incidentale in dipendenza dell'appello immediato di altro soccombente, può proporre la sua impugnazione come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1815 del 29 marzo 1979
«La caducazione della riserva facoltativa d'appello contro una sentenza non definitiva per essere stato proposto da taluna delle altre parti appello immediato, non può comportare l'inammissibilità dell'appello successivamente proposto dalla parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3257 del 2 marzo 2012
«Allorquando l'appellante, dopo aver fatto riserva di impugnazione contro una sentenza non definitiva, proponga appello avverso la sentenza definitiva, e, pur specificando di indirizzare il proprio gravame contro quest'ultima, investa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26375 del 7 dicembre 2011
«Nel nostro ordinamento processuale civile non ha fondamento l'assunto secondo cui la regola d'individuazione dell'ufficio giudiziario legittimato a essere investito dell'impugnazione sia riconducibile alla nozione di competenza adoperata dal...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9407 del 18 aprile 2013
«L'art. 342 cod. proc. civ. - che, nel testo (applicabile "ratione temporis") quale sostituito dall'art. 50 legge 26 novembre 1990, n. 353, e prima dell'ulteriore modifica di cui all'art. 54, comma 1, lett. a, del d.l. 22 giugno 2012, n. 83,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15497 del 2 luglio 2009
«In materia di appello, fra i requisiti dell'atto di impugnazione non è prevista, a differenza di quanto stabilito dall'art. 366, n. 2, c.p.c. per il giudizio di cassazione, l'indicazione della sentenza impugnata, la cui individuazione attiene...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8536 del 8 aprile 2009
«L'appello avverso la sentenza che abbia pronunciato sull'impugnazione di una delibera dell'assemblea condominiale, in assenza di previsioni di legge "ad hoc", va proposto - secondo la regola generale contenuta nell'art. 342 c.p.c. - con citazione;...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2053 del 29 gennaio 2010
«È ammissibile l'impugnazione con la quale l'appellante si limiti a dedurre soltanto vizi di rito avverso una pronuncia che abbia deciso anche nel merito in senso a lui sfavorevole, solo ove i vizi denunciati comporterebbero, se fondati, una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1651 del 27 gennaio 2014
«La specificità dei motivi di appello deve essere commisurata alla specificità della motivazione e non è ravvisabile laddove l'appellante, nel censurare le statuizioni contenute nella sentenza di primo grado, ometta di indicare, per ciascuna delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19222 del 20 agosto 2013
«Il difetto di specificità dei motivi di appello ai sensi dell'art. 342 c.p.c. (nel testo anteriore alla modifica di cui all'art. 54 del d.l. 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134), non rilevato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3302 del 12 febbraio 2013
«Nel giudizio d'appello rimangono estranee al dibattito processuale le considerazioni critiche, mosse dalla parte al consulente tecnico d'ufficio sulla base delle osservazioni del proprio consulente, che non siano state trasfuse in specifici motivi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2217 del 1 febbraio 2007
«Il principio della specificità dei motivi di impugnazione - richiesta dagli artt. 342 e 434 c.p.c. per la individuazione dell'oggetto della domanda d'appello e per stabilire l'ambito entro il quale deve essere effettuato il riesame della sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12984 del 31 maggio 2006
«La specificità dei motivi di appello esige che alle argomentazioni svolte nella sentenza impugnata vengano contrapposte quelle dell'appellante, volte ad incrinare il fondamento logico giuridico delle prime, ragion per cui alla parte volitiva deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2041 del 2 febbraio 2005
«I motivi di appello concorrono a determinare l'oggetto del relativo giudizio, e per questo profilo incidono sullo stesso esercizio del potere di impugnazione, non potendosi considerare proposti all'esame del giudice del gravame i capi della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16422 del 20 agosto 2004
«L'indicazione dei motivi di appello richiesta dall'art. 342 c.p.c. e, nel rito del lavoro, dall'art. 434 c.p.c., non esige una parte espositiva formalmente autonoma ed unitaria, ma, in quanto funzionale all'individuazione delle censure mosse...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 464 del 19 gennaio 1999
«Ai fini della validità dell'appello non è sufficiente che l'atto di gravame consenta di individuare le statuizioni concretamente impugnate e i limiti dell'impugnazione, ma è altresì necessario, anche quando la sentenza di primo grado sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12541 del 14 dicembre 1998
«È ammissibile l'impugnazione con la quale l'appellante si limiti a dedurre soltanto i vizi di rito avverso una pronuncia che abbia deciso anche nel merito in senso a lui sfavorevole solo ove i vizi denunciati comporterebbero, se fondati, una...»