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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3629 del 4 giugno 1981
«La semplice indicazione nel regolamento di condominio di una determinata destinazione delle unità immobiliari non può precluderne altre diverse, essendo tale risultato conseguibile solo mediante costituzione di reciproche servita volontarie fra i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12968 del 31 maggio 2006
«La interversione della detenzione in possesso può avvenire anche attraverso il compimento di attività materiali, se esse manifestano in modo inequivocabile e riconoscibile dall'avente diritto l'intenzione del detentore di esercitare il potere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7337 del 20 maggio 2002
«L'interversione nel possesso non può aver luogo mediante un semplice atto di volizione interna, ma deve estrinsecarsi in una manifestazione esteriore, dalla quale sia consentito desumere che il detentore abbia cessato d'esercitare il potere di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2635 del 5 luglio 1975
«Rispetto alle cose fuori commercio, quali i beni demaniali o quelli soggetti al regime dei beni demaniali, è configurabile la tutela possessoria nei confronti di altri privati solo se sui beni stessi si esplichino atti di godimento analoghi a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5294 del 28 maggio 1998
«Il diritto del soggetto privato di adire il giudice ordinario per chiedere la tutela, nei confronti di altro privato, del proprio possesso su di un bene demaniale o assimilato (art. 1145, comma secondo, c.c.) trova limite nel divieto imposto al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12022 del 11 novembre 1991
«A norma dell'art. 1145, secondo comma, c.c. il possesso dei beni appartenenti al demanio dello Stato e di quelli appartenenti alle province ed ai comuni e soggetti al regime dei beni demaniali è, in via eccezionale e per ragioni di ordine...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18750 del 26 settembre 2005
«In tema di usucapione, colui che — ai fini dell'accessione prevista dall'art. 1146 comma secondo c.c. — intende unire il proprio possesso a quello del dante causa deve fornire la prova di avere acquistato con un titolo astrattamente idoneo al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9884 del 12 novembre 1996
«Oggetto di un contratto di compravendita può essere solo il trasferimento della proprietà di una cosa o di un altro diritto; con la conseguenza che detto contratto non può avere ad oggetto il trasferimento del possesso di un immobile in sé e per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13259 del 9 giugno 2009
«Il coniuge che, in costanza di matrimonio, abbia provveduto a proprie spese ad eseguire migliorie od ampliamenti dell'immobile di proprietà esclusiva dell'altro coniuge ed in godimento del nucleo familiare, in quanto compossessore ha diritto ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13082 del 9 settembre 2002
«Su di un immobile di proprietà esclusiva di un soggetto può ben crearsi una situazione di con possesso «pro indiviso» tra lo stesso soggetto proprietario ed un terzo, con il conseguente possibile acquisto, da parte di quest'ultimo, della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2324 del 10 marzo 1994
«Il compossessore o codetentore di una cosa che ne curi la custodia anche nell'interesse degli altri può acquistarne il possesso o la detenzione esclusiva solo dal momento in cui, con atto inequivoco, abbia iniziato a possederla o a detenerla solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4701 del 12 maggio 1999
«L'interversione nel possesso non può aver luogo mediante un semplice atto di volizione interna, ma deve estrinsecarsi in una manifestazione esteriore, dalla quale sia consentito desumere che il detentore abbia cessato d'esercitare il potere di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3523 del 29 maggio 1981
«La interversione nel possesso — che non può avvenire mediante un semplice atto di volizione interna, ma deve estrinsecarsi in un fatto esterno, da cui sia consentito desumere che il possessore nomine alieno ha cessato di possedere in nome altrui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 584 del 2 marzo 1974
«Gli atti interruttivi dell'usucapione sono esclusivamente quelli indicati dall'art. 2943 c.c., fatta eccezione per il quarto comma del medesimo articolo che, contemplando gli atti di costituzione in mora del debitore, riguarda il caso particolare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7847 del 26 marzo 2008
«In tema di usucapione, quando l'interruzione del termine necessario ad usucapire derivi, ai sensi dell'articolo 1165 c.c., dal riconoscimento del diritto del proprietario della cosa su cui il possesso è esercitato, siffatto riconoscimento, per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15885 del 28 luglio 2005
«Costituendo il possesso l'esercizio di fatto delle facoltà corrispondenti alla proprietà o ad un diritto reale, la tutela possessoria prevista dagli artt. 1168 e 1170 c.c. presuppone, da parte del richiedente, la specifica deduzione di una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8784 del 26 novembre 1987
«Il concetto di clandestinità di cui all'art. 1168 c.c., che deve essere stabilito esclusivamente in rapporto al soggetto passivo dello spoglio, ha un valore diverso da quello che assume quando costituisce un vizio del possesso in genere, poiché,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16496 del 5 agosto 2005
«In tema di condominio, le parti comuni di un edificio formano oggetto di un compossesso pro indiviso che si esercita diversamente a seconda che le cose, gli impianti ed i servizi siano oggettivamente utili alle singole unità immobiliari, a cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2745 del 4 maggio 1982
«La perdita del compossesso di un bene ereditario da parte di un coerede non detentore — il quale acquista tale compossesso pro indiviso senza necessità di un atto di materiale apprensione — può verificarsi solo quando un altro coerede compia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12227 del 25 novembre 1995
«In tema di uso della cosa comune, non può ritenersi consentita l'installazione, da parte di un condomino, per suo esclusivo vantaggio ed utilità, di un cancello in un certo punto di un viottolo comune, destinato fin dalla costituzione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12751 del 20 maggio 2008
«In tema di spoglio violento e clandestino, il detentore che agisce, ex art. 1168, secondo comma, c.c., per la reintegra, può fornire la prova del titolo anche per presunzione non essendo in discussione la validità e gli effetti del vincolo che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1042 del 3 febbraio 1998
«Nelle azioni possessorie, l'eccezione feci, sed iure feci del convenuto che deduce di essere compossessore della cosa, rende necessario l'esame del titolo per stabilire sia pure ad colorandam possessionem , l'esistenza e l'estensione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7874 del 4 agosto 1990
«In tema di compossesso la cosiddetta eccezione feci sed iure feci (risolventesi nel richiamo di un titolo da cui si assume che derivi la liceità del comportamento denunziato con l'azione possessoria) può e deve essere esaminata dal giudice...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3123 del 2 ottobre 1975
«Il conduttore di un immobile in edificio condominiale ha la detenzione, non il possesso, dell'immobile medesimo e delle parti comuni dell'edificio; quindi, ove molestato nel godimento di una parte comune dell'edificio, da parte di uno dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 532 del 6 febbraio 1978
«L'oggetto della tutela delle denunce di nuova opera e di danno temuto è costituito esclusivamente dal possesso, dalla proprietà o da altro diritto reale su una cosa, restando conseguentemente escluso che tali azioni cautelari possano essere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2860 del 5 novembre 1973
«Nella materia disciplinata dall'art. 2 del R.D. 25 luglio 1904, n. 523, — cioè tutte le volte che una controversia abbia per oggetto comportamenti od opere che incidano sulla conservazione delle sponde dei fiumi e, in genere, sul regime delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1778 del 29 gennaio 2007
«In tema di azioni di nunciazione, la denunzia di danno temuto non presuppone l'esclusiva altruità della cosa da cui deriva il pericolo, giacché diversamente da quanto dall'art. 1171 c.c. previsto con il fare riferimento all'opera da «altri»...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6107 del 5 dicembre 1985
«L'art. 951 c.c., nel disporre che ciascuno dei proprietari confinanti ha diritto di chiedere che i termini siano apposti «a spese comuni», si riferisce all'apposizione materiale dei segni di confine e non riguarda, pertanto, la disciplina delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8822 del 9 ottobre 1996
«L'azione di regolamento di confini non pone in discussione i rispettivi diritti di proprietà, ma mira esclusivamente ad eliminare un'incertezza sulla demarcazione tra fondi, adeguando la situazione di fatto a quella di diritto. Essa non perde tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12891 del 31 maggio 2006
«La controversia tra proprietari confinanti in cui, senza porre in discussione i titoli di proprietà, si dibatta esclusivamente sulla estensione dei rispettivi fondi va qualificata come regolamento di confini, con l'effetto che l'onere della prova,...»