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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43235 del 6 dicembre 2010
«La procedibilità d'ufficio del delitto di violenza sessuale commesso dall'incaricato di pubblico servizio non richiede l'abuso delle funzioni pubblicistiche svolte, in quanto, ai fini della configurabilità dell'ipotesi prevista dall'art. 609...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4668 del 3 febbraio 2010
«...occupazione del suolo pubblico, le trattenga in misura integrale o parziale senza annotare i pagamenti sull'apposito registro, rilasciando ai contribuenti ricevute intestate all'ufficio di appartenenza redatte su stampati sottratti dal medesimo.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10944 del 16 marzo 2011
«È configurabile l'aggravante di cui all'art. 625, comma primo, n. 7, c.p. nel caso in cui sia sottratto carburante da un veicolo adibito a servizio pubblico, in quanto, e da un lato, detta condotta, incidendo direttamente sull'autonomia operativa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18895 del 13 maggio 2011
«Il dolo intenzionale del delitto di abuso d'ufficio non è escluso dalla mera compresenza di una finalità pubblicistica nella condotta del pubblico ufficiale, essendo necessario, per ritenere insussistente l'elemento soggettivo, che il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30123 del 28 luglio 2011
«Non vi sono i presupposti per il riconoscimento dell'attenuante della riparazione del danno (art. 62, comma primo, n. 6 c.p.), nel caso in cui danneggiato dal reato sia un ente pubblico, ove manchi adeguata dimostrazione dell'esatta entità e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36823 del 12 ottobre 2011
«...il reato nel caso di avvenuto abbandono, in luogo di pubblico transito, di una donna privata degli abiti e del telefono cellulare, in tal modo limitata nella libertà di movimento ed esposta ad un apprezzabile pericolo per la propria incolumità).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39257 del 31 ottobre 2011
«Integra il reato di furto aggravato (art. 624 e 625, comma primo, n. 7 c.p.) l'impossessamento di somme di denaro sottratte dai locali delle "Poste italiane", attualmente costituenti S.p.A., in quanto il servizio postale ha conservato natura...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43669 del 25 novembre 2011
«La fattispecie di abuso d'ufficio può essere integrata anche in riferimento ad un atto interno al procedimento amministrativo, non rilevando la circostanza che il provvedimento definitivo sia emesso da altro pubblico ufficiale. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7022 del 23 febbraio 2011
«Integra il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) la falsa denuncia di smarrimento della patente di guida presentata ai carabinieri considerato che la stessa attestazione di ricezione della denuncia è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12370 del 15 marzo 2013
«In tema di abuso di ufficio, il requisito della violazione di legge o di regolamento può consistere anche nella inosservanza del principio di imparzialità previsto dall'art. 111 comma secondo della Costituzione, espressione del più generale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13735 del 22 marzo 2013
«In tema di abuso d'ufficio, il dolo intenzionale che non è escluso dalla finalità pubblica perseguita dall'agente, non sussiste quando il soddisfacimento degli interessi pubblici prevalga sugli interessi privati, mentre è integrato qualora il fine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14992 del 2 aprile 2013
«Sussiste il delitto di corruzione e non quello di indebita induzione quando il pubblico agente, senza esercitare alcun potere di supremazia, instauri con un privato un rapporto paritario diretto al mercimonio delle funzioni. (Nella specie, la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16381 del 10 aprile 2013
«Integra il delitto di peculato, e non quello di abuso di ufficio, la condotta del pubblico ufficiale che, comportandosi "uti dominus" rispetto alla cosa di cui abbia il possesso per ragioni di ufficio, la ceda, anche provvisoriamente, a terzi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18909 del 30 aprile 2013
«L'elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di frode informatica aggravata ai danni dello Stato va individuato con riferimento alle modalità del possesso del denaro o d'altra cosa mobile altrui oggetto di appropriazione: in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21644 del 21 maggio 2013
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 266, comma secondo, c.p.p., sollevata in relazione all'art. 14 della Costituzione, che statuisce il principio dell'inviolabilità del domicilio, perché la collocazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39010 del 20 settembre 2013
«L'elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di truffa aggravata, ai sensi dell'art. 61 n.9, c.p., va individuato con riferimento alle modalità del possesso del denaro o d'altra cosa mobile altrui oggetto di appropriazione, ricorrendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41093 del 4 ottobre 2013
«Integra il delitto di peculato e non quello di truffa aggravata la condotta del responsabile del servizio di economato di un ente pubblico (nella specie, un comune) che predisponga e sottoscriva mandati di pagamento intestati a se stesso con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41599 del 8 ottobre 2013
«L'elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di truffa aggravata, ai sensi dell'art. 61 n. 9, c.p., và individuato con riferimento alle modalità del possesso del denaro o di altra cosa mobile altrui oggetto di appropriazione,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 43384 del 23 ottobre 2013
«Non è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 322, comma secondo, c.p. (istigazione alla corruzione propria) in riferimento all'art. 3 Cost. sotto il duplice profilo della disparità di trattamento di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51195 del 18 dicembre 2013
«È configurabile l'aggravante prevista dall'art. 625 n. 7 c.p. se il fatto sia stato commesso su cosa esistente in ufficio o stabilimento pubblico, anche nel caso in cui la cosa sottratta non appartenga al detto ufficio o stabilimento o ad alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10309 del 4 marzo 2014
«Ai fini della distinzione tra peculato e truffa non rileva il rapporto cronologico tra l'appropriazione e la condotta ingannatoria ma il modo in cui il funzionario infedele viene in possesso del danaro o del bene del quale si appropria: per cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15158 del 2 aprile 2014
«Commette il delitto di abuso d'ufficio il pubblico ufficiale che procuri illegittimamente assunzioni ad un pubblico impiego, essendo configurabile il profitto o il vantaggio ingiusto di natura patrimoniale nella attribuzione della posizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23354 del 4 giugno 2014
«Integra il delitto di corruzione propria la condotta del pubblico ufficiale che, dietro elargizione di un indebito compenso, esercita i poteri discrezionali spettantigli rinunciando ad una imparziale comparazione degli interessi in gioco, al fine...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32026 del 21 luglio 2014
«Commette il reato di furto in abitazione chi si introduce all'interno di un esercizio commerciale adibito a tabaccheria, durante l'orario di apertura e nella parte concretamente aperta al pubblico, trattandosi di locale nel quale le persone si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37373 del 9 settembre 2014
«In tema di abuso d'ufficio, il requisito della violazione di legge può consistere anche nella inosservanza dell'art. 97 della Costituzione, la cui parte immediatamente precettiva impone ad ogni pubblico funzionario, nell'esercizio delle sue...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9883 del 28 febbraio 2014
«In tema di corruzione, lo stabile asservimento del pubblico ufficiale ad interessi personali di terzi, attraverso il sistematico ricorso ad atti contrari ai doveri di ufficio non predefiniti, né specificamente individuabili "ex post", integra il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10121 del 10 marzo 2015
«In tema di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, la circostanza aggravante prevista dall'art. 615 ter, comma terzo, cod. pen., per essere il sistema violato di interesse pubblico, è configurabile anche quando lo stesso appartiene...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18457 del 4 maggio 2015
«Il dipendente di Poste Italiane S.p.A. che svolga attività di tipo bancario (cosiddetto "bancoposta") non riveste la qualità di persona incaricata di pubblico servizio; con la conseguenza che l'appropriazione di somme dei risparmiatori commessa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2511 del 21 gennaio 2015
«I delitti contro la fede pubblica, per la loro natura plurioffensiva, tutelano direttamente non solo l'interesse pubblico alla genuinità materiale e alla veridicità ideologica di determinati atti, ma anche quello dei soggetti privati sulla cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28085 del 2 luglio 2015
«Ai fini dell'applicazione della circostanza aggravante di cui all'art. 640, comma secondo, n. 1, cod. pen., anche gli enti a formale struttura privatistica devono qualificarsi come "pubblici", in presenza dei seguenti requisiti: a) la personalità...»