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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11405 del 11 maggio 2010
«In tema di pubblico impiego privatizzato, l'art. 52, comma 1, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, che sancisce il diritto alla adibizione alle mansioni per le quali il dipendente è stato assunto o ad altre equivalenti, ha recepito -...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13941 del 16 giugno 2009
«Al fine di valutare l'equivalenza delle mansioni, occorre valutare in concreto il contenuto professionale delle mansioni del dipendente allorché le motivazioni addotte dall'ente per giustificare la variazione delle stesse...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20170 del 26 settembre 2007
«La violazione, da parte dell'Amministrazione pubblica datrice di lavoro, dell'obbligo di adibire il dipendente alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni considerate equivalenti (art. 52, comma primo, D.Lgs n. 165 del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25761 del 24 ottobre 2008
«In tema di lavoro pubblico privatizzato e, in particolare, di inquadramento dei segretari comunali, i provvedimenti di conferimento e di revoca dell'inquadramento, ai sensi del D.P.R. n. 465 del 1997, sono atti di autonomia privata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6733 del 19 marzo 2010
«In materia di pubblico impiego, a capo della segreteria delle Commissioni mediche periferiche per le pensioni di guerra ed invalidità civile è preposto, ai sensi del D.M. del Ministero del Tesoro del 12 maggio 1987, come...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13597 del 11 giugno 2009
«In tema di impiego pubblico contrattualizzato, l'espletamento di fatto di mansioni dirigenziali da parte di un funzionario è riconducibile all'ipotesi, regolata dall'art. 52, comma 5, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 (e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15498 del 11 giugno 2008
«Nel rapporto di lavoro c.d. privatizzato alle dipendenze di pubbliche amministrazioni, poiché l'esercizio di fatto di mansioni più elevate rispetto a quelle della qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12087 del 14 maggio 2008
«Nel lavoro alle dipendenze di pubbliche amministrazioni, lo svolgimento di fatto di mansioni superiori a quelle proprie della qualifica ha rilevanza giuridica solo a fini economici mentre, nell'ambito di un concorso per la...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 57 del 23 febbraio 1989
«L'art. 36 Cost. determina l'obbligo di integrare il trattamento economico del dipendente nella misura della quantità del lavoro effettivamente prestato a prescindere dalla eventuale irregolarità dell'atto o dall'assegnazione o meno...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3265 del 31 maggio 2011
«Nel rapporto di pubblico impiego il principio di corrispondenza della retribuzione alla qualità e quantità del lavoro prestato di cui all'art. 36 della Cost. deve essere posto in correlazione con altri principi (tratti dagli...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2811 del 12 maggio 2011
«Non è retribuibile lo svolgimento di mansioni correlative alla qualifica superiore a quella rivestita, con riguardo a situazioni anteriori all'entrata in vigore dell'art. 56 del D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29, nel testo introdotto con...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3071 del 23 maggio 2011
«La domanda del dipendente pubblico volta ad ottenere una retribuzione superiore a quella riconosciuta dalla normativa applicabile non può fondarsi sull'art. 36 Cost., che afferma il principio di corrispondenza della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13579 del 4 luglio 2016
«Nel pubblico impiego privatizzato, il divieto di corresponsione della retribuzione corrispondente alle mansioni superiori, stabilito dall'art. 56, comma 6, del D.Lgs. n. 29 del 1993, come modificato dall'art. 25 del D.Lgs. n....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4367 del 23 febbraio 2009
«In tema di lavoro pubblico contrattualizzato, lo svolgimento di mansioni rientranti in una qualifica superiore, pur non avendo effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore, rileva, alle condizioni stabilite dalla legge (da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4382 del 23 febbraio 2010
«Nel pubblico impiego contrattualizzato, il divieto di corresponsione della retribuzione corrispondente alle mansioni superiori, stabilito dal sesto comma dell'art. 56 del D.Lgs. n. 29 del 1993, come modificato dall'art. 25 del D.Lgs. n....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14775 del 18 giugno 2010
«In materia di pubblico impiego contrattualizzato, il diritto al compenso per lo svolgimento di fatto di mansioni superiori, da riconoscersi nella misura indicata nell'art. 52, quinto comma del D.Lgs. n. 165 del 2001, non è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6986 del 14 marzo 2008
«Alla luce del disposto di cui all'art. 52 del D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165, secondo cui l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2693 del 7 febbraio 2007
«Le progressioni all'interno di ciascuna area professionale o categoria, sia con acquisizione di posizioni più elevate meramente retributive, sia con il conferimento di qualifiche superiori (in relazione al disposto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26295 del 31 ottobre 2008
«In tema di lavoro pubblico contrattualizzato e ai fini del riparto della giurisdizione, atteso che le progressioni - secondo disposizioni di legge o di contratto collettivo - all'interno di ciascuna area professionale o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3317 del 12 febbraio 2018
«Le disposizioni che consentono la reggenza del pubblico ufficio sprovvisto temporaneamente del dirigente titolare devono essere interpretate, ai fini del rispetto del canone di ragionevolezza di cui all'art. 3 Cost. e dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9130 del 17 aprile 2007
«L'art. 20 del D.P.R. 8 maggio 1987, n. 266 (contenente le norme risultanti dalla disciplina prevista dall'accordo del 26 marzo 1987 concernente il comparto del personale dipendente dei Ministeri), in tema di reggenza da parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22932 del 9 settembre 2008
«In tema di reggenza, da parte del personale appartenente alla nona qualifica funzionale, del pubblico ufficio sprovvisto, temporaneamente, del dirigente titolare l'art. 20 del D.P.R. n. 266 del 1987 (contenente le norme...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2534 del 30 gennaio 2009
«L'art. 20 del D.P.R. n. 266 del 1987 (che ha recepito l'accordo del 26 marzo 1987 concernente il comparto ministeri), in tema di reggenza da parte del personale appartenente alla nona qualifica funzionale del pubblico ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3814 del 16 febbraio 2011
«In tema di lavoro pubblico contrattualizzato, in caso di reggenza del pubblico ufficio sprovvisto temporaneamente del dirigente titolare, vanno incluse, nel trattamento differenziale per lo svolgimento delle mansioni superiori,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20899 del 5 ottobre 2007
«L'art. 20 del D.P.R. 8 maggio 1987, n. 266 (contenente le norme risultanti dalla disciplina prevista dall'accordo del 26 marzo 1987 concernente il comparto del personale dipendente dei Ministeri), dispone che il personale...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3639 del 15 giugno 2011
«Ai fini del riconoscimento delle mansioni superiori svolte nel pubblico impiego non è invocabile l'art. 36 della Costituzione, sia per l'assenza di un diritto soggettivo in rapporto agli atti con cui l'Amministrazione ha...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2539 del 28 aprile 2011
«Nel rapporto di pubblico impiego, la domanda volta ad ottenere una retribuzione superiore a quella riconosciuta dalla normativa applicabile non può essere basata sull'art. 36 Cost., che afferma il principio di corrispondenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18608 del 21 agosto 2009
«In materia di pubblico impiego, la disciplina dell'incompatibilità prevista dagli artt. 60 e seguenti del D.P.R. n. 3 del 1957, - applicabile a tutti i dipendenti pubblici, contrattualizzati e non, a norma dell'art. 53, comma...»
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Corte dei Conti, sentenza n. 216 del 25 novembre 2014
«L'autorizzazione prevista dall'art. 53 comma 7 D.Lgs. n. 165 del 2001 è volta a verificare, in concreto: l'esistenza di eventuali situazioni di conflittualità tra le funzioni assegnate al singolo dipendente e gli interessi della...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 98 del 5 giugno 2015
«È costituzionalmente illegittimo, per contrasto con gli artt. 3 e 76 Cost., l'art. 53, comma 15, D.Lgs. n. 165/2001 ("Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche"), nella parte in cui...»