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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5279 del 27 ottobre 2014
«Nella vigenza del codice del processo amministrativo, il soggetto che si assuma controinteressato non evocato in giudizio, può impugnare la sentenza di primo grado soltanto - laddove ne sussistono le condizioni - nelle forme dell'opposizione di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4956 del 8 ottobre 2013
«Nel regime introdotto con il codice del processo amministrativo, il controinteressato non evocato nel giudizio di primo grado non può impugnare la relativa sentenza con l'appello ma soltanto - laddove ne sussistano le condizioni - nelle forme...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5591 del 5 novembre 2012
«Nel processo amministrativo, l'intervento non è litisconsortile autonomo, bensì adesivo dipendente, a sostegno delle ragioni di una delle parti, ed è consentito a condizione che il soggetto, se legittimato, non sia decaduto dal diritto di...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3562 del 29 maggio 2019
«Le ordinanze adottate dal giudice dell'esecuzione ex artt. 530 e 553 c.p.c., rese a definizione di un procedimento esecutivo mobiliare e di un procedimento esecutivo presso terzi, possono essere entrambe poste a fondamento del giudizio finalizzato...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 24 del 3 luglio 2012
«L'art. 112 del c.p.a. stabilisce che il giudizio di ottemperanza può essere proposto avverso le sentenze del giudice amministrativo passate in giudicato. A norma dell'art. 324 del c.p.c. - con enunciazione valida anche nel processo amministrativo...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5813 del 25 novembre 2008
«Il ricorso gerarchico avverso un atto emesso da un ufficio sede di dirigente generale (quale appunto si configura l'ordinanza opposta in via amministrativa dall'odierna appellante), nel regime generale delle competenze stabilito dalla nuova...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4150 del 16 luglio 2012
«Si deve riconoscere che - pur non trovando diretta applicazione per il ricorso gerarchico l'art. 112 c.p.c. (principio di corrispondenza fra chiesto e pronunciato) - siano applicabili regole analoghe, in considerazione della funzione giustiziale,...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4231 del 5 settembre 2008
«L'autorità, che decide sul ricorso gerarchico, non ha l'obbligo di confutare in modo analitico le censure sottoposte, potendo limitarsi a rappresentare sinteticamente le ragioni in base alle quali le stesse sono da ritenersi infondate.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 297 del 14 gennaio 2019
«La tutela del controinteressato nel rito afferente al diritto di accesso è quella, anticipata, connessa all'evento di rischio costituito dall'impatto dell'accesso sul diritto alla riservatezza, fattispecie non più ravvisabile nei suoi tratti...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1033 del 19 febbraio 2018
«In tema di accesso agli atti, al di là degli specifici vizi e della specifica motivazione dell'atto impeditivo dell'accesso, il giudice deve verificare se sussistono o meno i presupposti per l'ostensione del documento, potendo pertanto negare...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6237 del 5 novembre 2018
«Il contenzioso in materia di revisione dei prezzi dei contratti pubblici rientra fra le materie di giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, e invece non figura affatto fra le fattispecie espressamente sottoposte dagli artt. 119 e 120...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 790 del 11 febbraio 2013
«Va rimessa all'Adunanza Plenaria la questione se il quadro normativo nazionale in tema di impugnativa in sede giurisdizionale degli atti relativi a procedure di aggiudicazione di gare ad evidenza pubblica (e, segnatamente, l'art. 120 c.5 c.p.a.,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 850 del 8 febbraio 2011
«Anche nella specifica materia relativa alle competizioni elettorali deve ritenersi operante il principio generale della conservazione degli atti giuridici la cui applicazione comporta, nel contesto del procedimento amministrativo elettorale, che...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1766 del 23 marzo 2011
«Nel giudizio elettorale sono ammissibili i motivi aggiunti che costituiscano svolgimento di censure tempestivamente proposte, con la conseguenza che non sono ammessi i nuovi motivi di ricorso derivanti da ulteriori vizi emersi a seguito delle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8511 del 29 maggio 2012
«Sussiste la giurisdizione ordinaria nelle controversie relative alla gara indetta da Poste Italiane Spa per la fornitura di distributori automatici di banconote per lo svolgimento di un'attività quella di pagamento e trasferimento di denari,...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 12 aprile 2016
«Rientrano nella giurisdizione esclusiva del G.A. le controversie aventi per oggetto la declaratoria della consistenza dell'insegnamento di sostegno ed afferenti alla fase che precede la formalizzazione del piano educativo individualizzato. Rientra...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 173 del 8 gennaio 2019
«Nelle gare pubbliche indette con il metodo dell'offerta economicamente più vantaggiosa la necessità di stabilire ulteriori sub-criteri, sub-pesi o sub-punteggi deve essere valutata di volta in volta in base all'analiticità dei criteri principali,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2126 del 1 aprile 2019
«L'interesse che deve supportare l'istanza di accesso agli atti amministrativi in tema di procedure di gara oltre che specifico, diretto e concreto deve essere anche attuale. Il ricorso in appello redatto in formato cartaceo, sottoscritto con firma...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 3218 del 29 ottobre 2003
«È fondato il ricorso straordinario al Capo dello Stato col quale i componenti di una giunta comunale abbiano richiesto l'accertamento del diritto al rimborso delle spese legali da essi sostenute in un giudizio di responsabilità amministrativa...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 9831 del 25 gennaio 2006
«Dalla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale di un provvedimento regionale limitatamente al dispositivo, con omissione di tutta la parte relativa all'esposizione delle premesse e della motivazione, non può derivare quella piena conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29262 del 26 giugno 2018
«La natura plurioffensiva del reato di peculato implica che l'eventuale mancanza di danno patrimoniale conseguente all'appropriazione non esclude la sussistenza del reato, atteso che rimane pur sempre leso dalla condotta dell'agente l'altro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42657 del 27 settembre 2018
«Il dipendente in servizio presso un ufficio postale che svolge attività di tipo bancario/finanziario (cosiddetto "bancoposta") non riveste la qualità di persona incaricata di pubblico servizio, in quanto le relative attività sono chiaramente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49990 del 5 novembre 2018
«Integra il reato di peculato e non quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato la condotta del consigliere regionale che utilizza, per finalità estranee all'esercizio del mandato, fondi pubblici assegnati al proprio gruppo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22529 del 21 maggio 2018
«Ai fini della configurabilità del reato di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro penale o amministrativo, la nozione di proprietario non coincide con quella civilistica, dovendosi intendere in senso estensivo sì da includervi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49843 del 31 ottobre 2018
«Commette il delitto di peculato il portalettere che, avendone la disponibilità per ragioni del suo servizio, si appropri della raccomandata contenente una carta di credito, nonché della corrispondenza ordinaria contenente il codice di attivazione...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 1246 del 14 luglio 1998
«La q.l.c. delle norme che consentono la determinazione delle quote latte "a posteriori" non possono essere sollevate in sede di contenzioso amministrativo ex art. 8 D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 253 del 13 gennaio 1997
«In tema di locazioni di immobili urbani la domanda di determinazione del canone legale e quella di ripetizione delle somme pagate in eccedenza concorrono, a causa del vincolo di accessorietà, a formare un’unica domanda giudiziaria introduttiva di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1931 del 25 febbraio 1994
«L’art. 3 L. 7 ottobre 1969 n. 742 stabilendo che la sospensione dei termini processuali dall’1 agosto al 15 settembre non si applica, tra le altre, alle controversie previste dall’art. 429 c.p.c. (sostituito dall’art. 409 per effetto dell’art. 1...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11949 del 4 novembre 1992
«La decadenza dall’azione di ripetizione delle spese indebitamente corrisposte al locatore dal conduttore, prevista dall’art. 79 della L. 27 luglio 1978, n. 392, non essendo rilevabile di ufficio dal giudice, deve essere specificamente eccepita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10044 del 1 agosto 2000
«Il termine semestrale per l’azione di ripetizione di somme indebitamente corrisposte dal conduttore previsto dall’art. 79 L. n. 392/1978, decorre dalla riconsegna dell’immobile locato, coincidente con la data in cui lo stesso viene concretamente...»