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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35988 del 4 settembre 2015
«Integra il delitto di peculato la condotta del medico dipendente di un ospedale pubblico il quale, svolgendo in regime di convenzione attività intramuraria, dopo aver riscosso l'onorario dovuto per le prestazioni, omette poi di versare all'azienda...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41709 del 25 novembre 2010
«Non integra né il delitto di peculato, né quello di abuso d'atti d'ufficio la condotta del pubblico funzionario che utilizzi per ragioni personali l'accesso ad internet del computer d'ufficio qualora per il suo esercizio la P.A. abbia contratto un...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10 del 24 luglio 1989
«In quest'ultimo rientrano non soltanto la gestione, l'esercizio degli impianti e l'attività di diffusione, ma anche l'attività diretta alla predisposizione dei programmi destinati alla trasmissione, escluse le attività commerciali «connesse», le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 650 del 17 maggio 1993
«La guardia giurata è chiamata dall'ordinamento, a seguito di specifica investitura amministrativa, ad esercitare poteri che attengono alla potestà statuale con riguardo alla tutela dei beni dei singoli e della collettività, e nell'esercizio dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2068 del 28 febbraio 1995
«La configurabilità del reato di malversazione o, dopo la riforma legislativa attuata con L. 26 aprile 1990, n. 86, di peculato, va esclusa solo nell'ipotesi di un rapporto meramente occasionale tra il possesso della res oggetto di appropriazione e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16708 del 19 dicembre 1990
«...postali, rientrano nella stessa categoria ai sensi dell'art. 476, primo comma, c.p., perché formate alla presenza di un pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni e come compito suo proprio, ne deve controllare la regolarità.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48764 del 30 dicembre 2011
«...attraverso un "facere" o un "non facere". (Fattispecie in cui il titolare di un esercizio pubblico è stato costretto da un pubblico ufficiale ad esercitare il suo diritto di recesso, non assumendo come dipendente una lavoratrice in prova).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25887 del 25 luglio 2006
«Integra gli estremi del tentativo di concussione la condotta del pubblico ufficiale che, al fine di indurre la vittima a recedere dalla giusta richiesta di ottenere il pagamento di prestazioni effettuate in proprio favore, minacci l'esercizio di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6169 del 27 maggio 1995
«Il reato di concussione non è escluso dal fatto che il p.u. sia solo un componente di un organo collegiale, poiché anche la partecipazione alle risoluzioni collegiali è esercizio di attività di pubblico ufficiale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9769 del 13 ottobre 1992
«Il delitto di concussione è integrato non solo dall'abuso dei poteri pubblici, cioè dalla condotta del pubblico ufficiale che si concretizza nel porre in essere atti ovvero manifestazioni intellettive quali esercizio delle attribuzioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47271 del 17 novembre 2014
«In tema di corruzione, lo stabile asservimento del pubblico ufficiale ad interessi personali di terzi, attraverso il sistematico ricorso ad atti contrari ai doveri di ufficio non predefiniti, né specificamente individuabili "ex post", ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4072 del 7 aprile 1994
«...cittadino ha diritto nell'ambito del pubblico servizio sanitario — va ritenuto pubblico ufficiale, esplicando poteri pubblicistici di accertamento e di ammissione eventuale ad ulteriori prestazioni mediante l'esercizio di poteri di certificazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4898 del 6 febbraio 2004
«I reati di concussione e di corruzione presentano un elemento necessariamente comune, e cioè l'esistenza di una indebita erogazione (necessario solo nella corruzione propria), e cioè l'esercizio antigiuridico dei propri compiti, e un elemento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13047 del 21 marzo 2013
«...guardia di finanza che, nell'esercizio di attività di verifica, aveva prospettato al titolare di un'azienda il rilievo di gravi irregolarità fiscali, effettivamente sussistenti, e si era, quindi, fatto promettere una consistente somma di danaro).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3149 del 10 ottobre 1992
«È pubblico ufficiale, anche con riferimento all'aggiornata nozione fornita dall'art. 17 della L. 26 aprile 1990, n. 86, la persona assunta da un'amministrazione comunale, con delibera di giunta che fissa funzioni da espletare, strutture di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36357 del 15 settembre 2004
«Integra il delitto di rivelazione di segreto di ufficio la indebita comunicazione a persone non autorizzate, da parte del tecnico dipendente di una società di esercizio telefonico, dei dati esterni concernenti le comunicazioni telefoniche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 1181 del 3 maggio 2000
«Il delitto di omissione di atti di ufficio, nella ipotesi di cui al primo comma dell'art. 328 c.p., lede — di norma — solo l'interesse della pubblica amministrazione al corretto esercizio delle pubbliche funzioni in vista del perseguimento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9426 del 22 luglio 1999
«...verificato il presupposto per l'esercizio da parte dell'organo collegiale e dei suoi componenti delle relative funzioni e del ragioniere generale, pur competente ad istruire la pratica, in quanto la sua attività era priva di rilevanza esterna).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7928 del 29 febbraio 2012
«L'esimente della reazione agli atti arbitrari del pubblico ufficiale (art. 4 del D.Lgt n. 288 del 1944) è integrata ogni qual volta la condotta dello stesso pubblico ufficiale, per lo sviamento dell'esercizio di autorità rispetto allo scopo per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7445 del 26 giugno 1992
«...che esuli, dal proprio comportamento, la volontà cosciente di usare violenza al pubblico ufficiale, assumendo di non avere compreso che si trovava alla presenza di un pubblico ufficiale nell'esercizio di una funzione tipica del di lui ufficio.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7958 del 11 luglio 1992
«...copulative «e» con quelle disgiuntive «o» ad opera della legge n. 181 del 1992, doveva considerarsi sufficiente, ai fini della qualificazione di pubblico ufficiale, l'esercizio disgiunto del potere autoritativo o di quello certificativo).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6685 del 4 giugno 1992
«...il potere autoritativo oppure quello certificativo. (Nella specie la S.C. ha ritenuto pubblica funzione l'attività dei docenti nella compilazione del registro universitario indubbiamente caratterizzata dall'esercizio di poteri certificativi).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4825 del 23 aprile 1998
«Atteso che la funzione amministrativa caratterizzata dall'esercizio di poteri certificativi è da qualificarsi pubblica a norma dell'art. 357 c.p., riveste la qualità di pubblico ufficiale l'operatore amministrativo addetto al rilascio di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2036 del 5 marzo 1997
«Ai fini della nozione di pubblico ufficiale, non rileva il rapporto di dipendenza del soggetto rispetto allo Stato o ad altro ente pubblico, ma è richiesto soltanto l'esercizio effettivo di una pubblica funzione. Tale deve essere considerata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12175 del 29 marzo 2005
«La qualifica di pubblico ufficiale non viene meno, per un soggetto chiamato a svolgere le relative funzioni, quando sussistano irregolarità nel procedimento o nell'atto di conferimento dell'ufficio, dato che in proposito assume rilievo il mero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 406 del 16 gennaio 1991
«Agli effetti della legge penale, il funzionario di fatto è equiparato al pubblico ufficiale: è necessario e sufficiente a tal fine che da parte del soggetto vi sia effettivo esercizio di una pubblica funzione senza una formale o regolare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1128 del 6 febbraio 1997
«...ha escluso la configurabilità del reato di abuso di ufficio con riguardo a comportamento di un primario che, nell'esercizio della libera professione nell'ospedale, si era fatto pagare dal cliente anziché indirizzare lo stesso alla cassa dell'ente.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7241 del 24 giugno 1992
«...della pubblica amministrazione, ovvero «dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi»; pertanto, perché si abbia esercizio di pubblica funzione, non è richiesta la concorrente presenza di poteri autoritativi e certificativi.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7240 del 17 giugno 1998
«Il soggetto il quale, in forza di una concessione amministrativa avente ad oggetto la realizzazione di un'opera pubblica, sia investito di poteri e facoltà propri dell'ente concedente, fra cui quelli concernenti la stipulazione dei contratti di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3282 del 16 marzo 2000
«Anche a seguito della trasformazione in società per azioni dell'Ente pubblico postale, permane in capo al dipendente incaricato della consegna dei telegrammi e delle relative attestazioni, l'esercizio di poteri certificativi propriamente insiti ad...»