-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13588 del 11 giugno 2009
«In materia di prescrizione, la consegna all'ufficiale giudiziario dell'atto da notificare non è idonea ad interrompere il decorso del termine prescrizionale del diritto fatto valere, dovendosi ritenere che il principio generale - affermato dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14862 del 24 giugno 2009
«L'effetto interruttivo della prescrizione esige, per la propria produzione, che il debitore abbia conoscenza (legale, non necessariamente effettiva) dell'atto giudiziale o stragiudiziale del creditore; esso, pertanto, in ipotesi di domanda...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8248 del 16 giugno 2000
«Il riconoscimento del diritto, al fine della interruzione della prescrizione, ex art. 2944 c.c., è configurabile in presenza dei requisiti della volontarietà, della consapevolezza, della inequivocità, della esternazione e della recettizietà...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24808 del 24 novembre 2005
«Il principio fissato dall'art. 2945 c.c. - secondo il quale l'interruzione della prescrizione per effetto di domanda giudiziale si protrae fino al passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio - trova deroga solo nel caso di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9400 del 25 settembre 1997
«Poiché il protraentesi effetto interruttivo della prescrizione, previsto dall'art. 2945 secondo comma c.c., consegue anche ad una sentenza di rito, in quanto, anche se con essa è stata dichiarata la nullità del processo, il rapporto processuale si...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10055 del 22 settembre 1995
«L'art. 2945, secondo comma, c.c. attribuisce alla domanda giudiziale effetto interruttivo permanente della prescrizione fin quando il rapporto processuale derivante dall'originario atto di citazione sia mantenuto in vita, negli eventuali diversi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11016 del 14 luglio 2003
«In caso di estinzione del processo, di norma solo l'atto introduttivo del giudizio ha efficacia interruttiva istantanea della prescrizione, che ricomincia a decorrere dalla data di tale atto, non avendo efficacia interruttiva le attività...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10480 del 14 settembre 2002
«In tema di prescrizione nel caso di estinzione del processo, il nuovo periodo di prescrizione, relativa al diritto dedotto in giudizio, inizia a decorrere, a norma dell'art. 2945, comma terzo, c.c., dall'atto introduttivo del giudizio, ovvero...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2417 del 17 marzo 1999
«La prescrizione di un diritto non corre per tutta la durata del processo, necessaria per farlo valere, ma soltanto se questo è definito con sentenza, mentre, se si estingue, l'atto introduttivo ha soltanto efficacia interruttiva istantanea, e la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11318 del 8 dicembre 1996
«L'estinzione del processo (sia o meno dichiarata dal giudice) elimina l'effetto permanente dell'interruzione della prescrizione prodotto dalla domanda giudiziale ai sensi dell'art. 2945 comma 2 c.c., ma non incide sull'effetto interruttivo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7407 del 16 giugno 1992
«Anche nel caso in cui il processo si estingua perché non è stato tempestivamente riassunto davanti al giudice indicato come competente nella sentenza che ha dichiarato l'incompetenza del giudice adito (art. 50 c.p.c.), non si verifica l'effetto...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27183 del 28 dicembre 2007
«Agli effetti del risarcimento del danno da illecito permanente (quale deve ritenersi l'abusiva captazione di acque pubbliche). la permanenza va accertata non già in riferimento al danno, bensì al rapporto eziologico tra il comportamento contra ius...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1346 del 20 gennaio 2009
«Qualora per un atto illecito, astrattamente configurabile come reato, sia intervenuto in sede penale decreto di archiviazione non ne consegue l'applicazione, nel successivo giudizio civile, del termine di prescrizione previsto dal comma terzo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20437 del 25 luglio 2008
«L'art. 2947 cod. civ., quando fa coincidere il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno con il termine prescrizionale stabilito dalla legge penale, si riferisce, senza alcuna discriminazione, a tutti i possibili soggetti della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25126 del 13 dicembre 2010
«In tema di risarcimento del danno derivato dalla circolazione stradale, qualora il fatto illecito sia considerato dalla legge come reato e questo sia estinto per una causa diversa dalla prescrizione (nella specie, per morte del reo), il termine di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 872 del 17 gennaio 2008
«L'art. 2947 c.c. va interpretato nel senso che, qualora il fatto illecito generatore del danno sia considerato dalla legge come reato, se quest'ultimo si estingue per prescrizione, si estingue pure l'azione civile di risarcimento, data...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17444 del 31 luglio 2006
«Al contratto con cui un vettore aereo si obbliga a trasportare da un luogo ad un altro una persona ed i suoi bagagli si applica il termine speciale di prescrizione breve di sei mesi, a decorrere dalla data dell'arrivo, previsto dall'art. 418,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8600 del 22 giugno 2001
«Gli eventi descritti in sede di accertamento tecnico preventivo — cioè lo stato dei luoghi, la qualità e le condizioni delle cose — possono essere considerati dal giudice come fonte di prova delle loro cause, allorché consentono logicamente di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2407 del 19 aprile 1982
«La decadenza può essere impedita soltanto mediante il compimento di un atto determinato, insuscettibile di equipollenti, la cui operatività deve permanere durante tutto l'iter necessario al conseguimento dello scopo che gli è proprio; di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3473 del 23 marzo 2000
«Il principio, desumibile dall'art. 2966 c.c. - secondo cui, allorché l'atto richiesto per impedire una decadenza consista nell'esercizio di un'azione, la tempestiva proposizione della domanda giudiziale, ancorché davanti a giudice incompetente,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2813 del 9 marzo 1993
«Allorché l'atto richiesto per impedire la decadenza consista nell'esercizio di un'azione la tempestiva proposizione della domanda giudiziale non è idonea a conseguire tale effetto nel caso che il processo sia dichiarato estinto, perché...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7498 del 14 maggio 2012
«L'efficacia dell'iscrizione di ipoteca, ai sensi dell'art. 2847 c.c., cessa se l'iscrizione non sia rinnovata entro i vent'anni dalla sua data, a nulla rilevando che tale termine spiri in pendenza del processo di esecuzione, a meno che non sia già...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9233 del 17 aprile 2013
«L'azione surrogatoria di cui all'art. 2900 cod. civ. non può essere esercitata, per la prima volta, attraverso la proposizione del ricorso per cassazione "omisso medio" (senza, cioè, avere esercitato la medesima azione nella precedente sede di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1367 del 31 gennaio 2012
«In tema di assegnazione della casa familiare, inizialmente disposta - come nella specie - con ordinanza del presidente del tribunale e poi oggetto di revoca, da parte del tribunale, con la sentenza che definisce il processo di separazione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18988 del 16 settembre 2011
«In tema di azione di nullità del matrimonio, qualora il fatto di cui all'ultimo comma dell'art. 122 c.c. - cioè la coabitazione per un anno dalla scoperta dell'errore - risulti dagli atti, la decadenza della relativa azione può essere rilevata...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3935 del 12 marzo 2012
«L'interesse umano e affettivo del minore alla dichiarazione giudiziale di paternità o maternità non va più valutato dal Tribunale qualora il minore abbia raggiunto i sedici anni, essendo in tale caso la valutazione di detto interesse rimessa allo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 743 del 19 gennaio 2012
«In tema di rappresentanza processuale del minore, l'autorizzazione del giudice tutelare ex art. 320 c.c. è necessaria per promuovere giudizi relativi ad atti di amministrazione straordinaria, che possono cioè arrecare pregiudizio o diminuzione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17673 del 16 ottobre 2012
«Il principio dell' intrasmissibilità del diritto di prelazione fra coeredi, previsto dall'art. 732 c.c., non impedisce che, una volta esercitato il riscatto, con instaurazione del relativo giudizio, la domanda conservi i propri effetti, nonostante...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38240 del 15 novembre 2002
«Qualora venga lamentata la falsità di un verbale di dibattimento (nella specie, in ordine all'erronea indicazione della data di rinvio dell'udienza), il giudice non può né disattendere il contenuto della denuncia sul rilievo della valenza...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4419 del 8 febbraio 2005
«In tema di applicazione della pena a richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 e segg. c.p.p., poiché la decisione del giudice che ratifica l'accordo corrisponde all'interesse che le parti hanno ritenuto di soddisfare con la richiesta di...»