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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21632 del 20 settembre 2013
«Nel ricorso per cassazione, la censura della sentenza impugnata che abbia recepito le conclusioni della relazione del consulente tecnico di ufficio, con la quale si intenda lamentare l'omesso esame della rilevanza causale di fattori extra...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., sentenza n. 13574 del 13 giugno 2014
«In tema di rendita da malattia professionale, nel regime introdotto dall'art. 13 del d.lgs. 23 febbraio 2000, n. 38, il giudice - e per esso il consulente tecnico di ufficio - deve far riferimento al d.m. 12 luglio 2000 di approvazione delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24204 del 13 novembre 2014
«In tema di responsabilità civile, qualora la produzione di un evento dannoso possa apparire riconducibile alla concomitanza della condotta umana e del fattore naturale, ed autonomo, rappresentato dalla pregressa situazione patologica del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26897 del 19 dicembre 2014
«In tema di danno biologico, la cui liquidazione deve tenere conto della lesione dell'integrità psicofisica del soggetto sotto il duplice aspetto dell'invalidità temporanea e di quella permanente, quest'ultima è suscettibile di valutazione soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7 del 2 gennaio 2014
«La parte che non si sia costituita tempestivamente in giudizio non può essere rimessa in termini, ai sensi dell'art. 294 c.p.c., quando deduca che la costituzione le sia stata impedita da uno stato di malattia, perché tale stato non può...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1172 del 22 gennaio 2015
«La domanda della lavoratrice dipendente volta al riconoscimento dell'indennità di maternità (riconducibile alla fattispecie disciplinata dall'art. 2110 cod. civ.) va proposta non solo nei confronti del datore di lavoro, ma anche dell'INPS,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14961 del 16 luglio 2015
«In caso di malattia professionale non indennizzabile per il mancato raggiungimento della soglia minima di inabilità permanente, pari al 6 per cento, il giudice non può emanare una pronuncia di mero accertamento, perché essa avrebbe ad oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16626 del 8 agosto 2016
«Il singolo lavoratore non è titolare di un interesse ad agire in prevenzione rispetto a provvedimenti organizzativi datoriali solo potenzialmente lesivi della sua posizione giuridica, in quanto il datore di lavoro, nell'esplicazione della libera...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8394 del 28 settembre 1981
«Perché ricorra il vizio parziale di mente non basta una qualsiasi deviazione della funzione mentale ma occorre che la diminuzione delle facoltà intellettive e volitive dipenda da un'alterazione patologica clinicamente accertabile, corrispondente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2127 del 21 agosto 1984
«In tema di omicidio preterintenzionale, quando l'evento morte non discende, come causa clinica diretta, dall'azione materialmente posta in essere dall'agente, ma ad essa sia ricollegabile quale fattore di emergenza di un processo patologico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7523 del 12 luglio 1991
«Affinché possa riconoscersi una imputabilità ridotta per vizio parziale di mente, ai sensi dell'art. 89 c.p., occorre che la capacità di intendere (intesa nel senso di una corretta rappresentazione del mondo esterno e degli effetti della propria...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1762 del 27 maggio 1995
«In tema di misure cautelari personali, relativamente a persone indagate dei reati di cui all'art. 275, comma terzo, c.p.p., al fine di individuare le esigenze cautelari di eccezionale rilevanza che non precludono la custodia in carcere, è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19532 del 24 aprile 2003
«Il concetto di infermità mentale recepito dal nostro codice penale è più ampio rispetto a quello di malattia mentale, di guisa che, non essendo tutte le malattie di mente inquadrate nella classificazione scientifica delle infermità, nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22528 del 21 maggio 2003
«Per l'esercizio dell'agopuntura è richiesta l'abilitazione all'esercizio della professione medica: colui che la pratichi, essendone sprovvisto, commette il reato di cui all'art. 348 c.p. Infatti, l'agopuntura è una pratica terapeutica «non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16574 del 3 maggio 2005
«L'infermità mentale di cui agli artt. 88 e 89 c.p. è concetto più ampio rispetto a quello di «malattia mentale» potendo in essa rientrare anche i disturbi della personalità che per consistenza, rilevanza e gravità siano tali da incidere...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9163 del 8 marzo 2005
«Ai fini del riconoscimento del vizio totale o parziale di mente, anche i «disturbi della personalità», che non sempre sono inquadrabili nel ristretto novero delle malattie mentali, possono rientrare nel concetto di «infermità», purché siano di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1575 del 12 febbraio 2000
«L'art. 2087 c.c. facendo carico al datore di lavoro di adottare le misure necessarie a tutelare l'integrità del dipendente, introduce un dovere che trova fonte immediata e diretta nel rapporto di lavoro e la cui inosservanza, ove sia stata causa...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16715 del 16 aprile 2018
«In tema di accertamento del rapporto di causalità tra esposizione ad amianto e morte del lavoratore, per affermare la responsabilità dell'imputato fondata sull'effetto acceleratore sul mesotelioma della esposizione ad amianto anche nella fase...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22579 del 23 maggio 2019
«Configura la lesione integrante il delitto di maltrattamento di animali anche l'omessa cura di una malattia che determini il protrarsi e il significativo aggravamento della patologia quale fonte di sofferenze e di un'apprezzabile compromissione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33492 del 24 luglio 2019
«Ai fini della configurabilità del delitto di lesioni personali, la nozione di malattia non comprende tutte le alterazioni di natura anatomica, che possono anche mancare, bensì solo quelle da cui deriva una limitazione funzionale o un significativo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 49773 del 21 novembre 2019
«In caso di omicidio colposo di persona già affetta da malattia, l'azione dell'imputato deve considerarsi in rapporto di causalità con l'evento quando risulti dimostrato che essa abbia prodotto un trauma che ha influito sulla evoluzione dello stato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26906 del 18 giugno 2019
«Risponde di omicidio colposo per imperizia, nell'accertamento della malattia, e per negligenza, per l'omissione delle indagini necessarie, il medico che, in presenza di sintomatologia idonea a porre una diagnosi differenziale, rimanga arroccato su...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34139 del 26 luglio 2019
«In tema di lesioni gravissime per contagio da HIV, deve ritenersi sufficiente a provare il dolo eventuale, inteso come accettazione della probabilità dell'evento, il fatto che l'agente, pienamente consapevole di essere portatore del virus, abbia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 23252 del 28 maggio 2019
«In tema di colpa professionale medica, l'errore diagnostico si configura non solo quando, in presenza di uno o più sintomi di una malattia, non si riesca ad inquadrare il caso clinico in una patologia nota alla scienza o si addivenga ad un...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4047 del 17 giugno 2019
«Le assenze per mancato intervento dei Consiglieri dalle sedute del Consiglio comunale non devono essere giustificate preventivamente di volta in volta; ciò in quanto le giustificazioni possono essere fornite...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 15159 del 4 giugno 2019
«Nelle nozioni di fatto che rientrano nella comune esperienza di cui all'art. 115, comma 2, c.p.c. sono escluse quelle valutazioni che, per essere formulate, necessitino di un apprezzamento tecnico, da acquisirsi mediante c.t.u. o mezzi cognitivi...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 21304 del 9 agosto 2019
«L'istituto della rimessione in termini richiede la dimostrazione che la decadenza sia stata determinata da una causa non imputabile alla parte o al suo difensore, perché cagionata da un fattore estraneo alla volontà degli stessi, tale potendosi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28986 del 11 novembre 2019
«In tema di risarcimento del danno alla salute, la preesistenza della malattia in capo al danneggiato costituisce una concausa naturale dell'evento di danno ed il concorso del fatto umano la rende irrilevante in virtù del precetto dell'equivalenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18407 del 24 agosto 2006
«In tema di sanzioni amministrative per violazione del codice della strada, e con riferimento alla disciplina anteriore alle modifiche introdotte dall’art. 4 del decreto-legge 27 giugno 2003, n. 151, convertito con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5874 del 17 novembre 1981
«I criteri previsti dall'art. 5 comma quarto legge 1 dicembre 1970, n. 898, per l'attribuzione e la quantificazione dell'assegno di divorzio, vanno riscontrati con riferimento ai fatti verificatisi per tutta la durata del vincolo matrimoniale e non...»