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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1687 del 23 febbraio 1993
«L'esercizio dell'attività di prostituta non integra quel «grave impedimento» del teste che giustifica l'incidente probatorio, non rappresentando una condizione di «irreperibilità permanente». (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso, la S.C....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1454 del 26 maggio 1999
«La richiesta di incidente probatorio, indipendentemente dal fatto se venga o meno accolta, non può costituire oggetto di impugnazione dinanzi al tribunale né di ricorso per cassazione. Peraltro il diritto di difesa è preservato perché la richiesta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4593 del 16 maggio 1997
«In tema di incidente probatorio, quantunque l'art. 401 comma quinto c.p.p. richiami le forme di assunzione delle prove stabilite per il dibattimento, non può ritenersi applicabile l'art. 511 c.p.p. terzo comma all'udienza del procedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19128 del 10 maggio 2001
«Deve considerarsi abnorme, perché si colloca del tutto al di fuori dell'ordinamento e determina una stasi processuale non altrimenti rimuovibile se non con l'impugnazione ed il conseguente annullamento, il provvedimento con il quale il giudice per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4042 del 3 agosto 1998
«Deve considerarsi abnorme il provvedimento del giudice per le indagini preliminari presso la pretura il quale, a fronte di una richiesta di archiviazione fondata dal pubblico ministero sull'assenza di elementi sufficienti a sostenere l'accusa in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5689 del 7 giugno 1996
«In tema di giudizio abbreviato, la definibilità del processo «allo stato degli atti», che costituisce la condizione per l'accesso al rito semplificato ai sensi del comma 1 dell'art. 440 c.p.p., è data dalla non suscettibilità di modificazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9367 del 4 settembre 1992
«L'omessa notificazione dell'avviso previsto dall'art. 410 c.p.p. al difensore di ufficio, violando il diritto alla difesa dell'imputato ed in particolare l'art. 185 n. 3 stesso codice, che prevede una nullità insanabile e rilevabile in qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14579 del 15 aprile 2010
«Non è abnorme, e quindi non è ricorribile per cassazione, il provvedimento con cui il giudice del dibattimento, rilevata la mancata notificazione all'imputato dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, dichiara la nullità del decreto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25957 del 22 giugno 2009
«Non è abnorme, perchè espressione di un potere riconosciuto dall'ordinamento, il provvedimento con cui il giudice del dibattimento, rilevata la mancata notificazione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari invero regolarmente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25206 del 2 luglio 2002
«Non è abnorme ma deve ritenersi, anzi giustificato, alla luce di una interpretazione della norma conforme ai principi costituzionali, il provvedimento con il quale il giudice del dibattimento abbia dichiarato la nullità del decreto di citazione a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14594 del 23 dicembre 1999
«Il P.M., a norma dell'art. 416, secondo comma, c.p.p., nel momento in cui formula la richiesta di rinvio a giudizio, ha l'obbligo di allegare l'intera documentazione raccolta nel corso delle indagini preliminari, non essendogli consentito di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5364 del 7 giugno 1997
«In materia di prove, l'inutilizzabilità degli atti, non trasmessi al giudice dell'udienza preliminare ai sensi dell'art. 416, comma secondo, c.p.p., è una sanzione di carattere generale che non è limitata ad una sola fase processuale, ma può...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1455 del 3 giugno 1995
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 405 e 416 c.p.p., in relazione agli artt. 3 e 24 della Costituzione nella parte in cui non prevedono, rispettivamente per l'esercizio dell'azione penale e per il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4999 del 15 gennaio 1996
«Spetta al collegio per i reati ministeriali decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio: né a tale conclusione può opporsi che in tal modo, avendo detto collegio svolto l'istruttoria, si violerebbe il principio ricavabile dalle norme vigenti, di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 937 del 10 gennaio 2002
«In tema di valutazione della prova, l'elemento di riscontro oggettivo ed esterno dell'attendibilità della chiamata in correità, richiesto dall'art. 192, terzo comma, c.p.p., può essere costituito anche dalla deposizione testimoniale resa dal terzo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7623 del 1 luglio 1998
«La contestazione dell'imputazione in forma alternativa, quando la stessa trovi relazione e riferimento nella condotta alternativa dell'imputato che sia tale da esigere un esame più completo della vicenda, è legittima. Anche con il decreto che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3319 del 6 luglio 1995
«Avverso il provvedimento che — in sede di udienza preliminare — abbia rigettato un'eccezione dell'imputato intesa a far dichiarare la nullità dell'udienza stessa, non è alcun mezzo di impugnazione; ed invero le nullità concernenti gli atti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46023 del 28 novembre 2003
«Qualora il giudice, all'udienza fissata, accertato l'impedimento dell'imputato, sospenda o rinvii il dibattimento, fissando nuova udienza e disponendo nuova citazione dell'interessato, allorché sia stato osservato il termine minimo di comparizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13351 del 18 marzo 2004
«Il difensore che chiede il rinvio del dibattimento per assoluta impossibilità di comparire per legittimo impedimento non deve limitarsi a documentare la contemporanea esistenza di altro suo impegno professionale, ma deve fornire l'attestazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22504 del 7 giugno 2002
«La rinuncia a comparire in udienza da parte del detenuto produce i suoi effetti indipendentemente dalla causa della detenzione, atteso che l'imputato detenuto nel caso in cui non voglia presenziare al dibattimento deve necessariamente esprimere in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12497 del 30 marzo 2010
«L'ordinanza di rinvio a tempo indeterminato del dibattimento per il legittimo impedimento dell'imputato a comparire comporta la sospensione del corso della prescrizione ancorchè il provvedimento non lo specifichi espressamente. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8285 del 9 marzo 2006
«Nel caso di assenza in dibattimento sia dell'imputato che del difensore, risulta preliminare la decisione sull'effettiva rilevanza dell'impedimento a comparire eventualmente prospettato dall'imputato e comunque l'eventuale dichiarazione della sua...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17218 del 3 marzo 2009
«Il potere di rappresentanza dell'imputato contumace da parte del difensore opera non solo nel corso delle udienze dibattimentali, ma anche nel caso di sospensione del dibattimento. (La Corte ha, in applicazione di tale principio, ritenuto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1519 del 16 gennaio 2006
«L'art. 486, quinto comma, c.p.p. prescrive che il legittimo impedimento del difensore deve essere « prontamente» comunicato, onde consentire all'ufficio, che lo ritenga giustificato, di predisporre tutti gli adempimenti necessari a evitare...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45276 del 24 novembre 2003
«Il giudizio celebrato in contumacia nei confronti di imputato detenuto all'estero per reati colà commessi, la cui richiesta di presenziare al dibattimento sia stata respinta dalla competente autorità straniera, non essendone consentita...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6 del 3 gennaio 2002
«È corretta la dichiarazione di contumacia dell'imputato ritualmente citato e non comparso pur quando essa sia adottata contestualmente all'ordinanza con la quale il giudice, previa nomina di un difensore d'ufficio, disponga il rinvio del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19906 del 28 aprile 2004
«Qualora, essendo stato disposto il rinvio a giudizio dell'imputato dalla corte d'appello, in accoglimento di impugnazione proposta dal pubblico ministero avverso sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9616 del 11 novembre 1996
«Il Gup non è legittimato, sua sponte, a modificare l'imputazione o a contestare un fatto ritenuto diverso, spettando tale potere esclusivamente al P.M. di udienza, preposto per legge all'esercizio dell'azione penale. Ciò, però, non toglie che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6534 del 3 giugno 1998
«In tema di giudizio abbreviato, la circostanza che l'imputazione sia formulata in modo tale da non comportare, di per sè, l'applicabilità dell'ergastolo non implica necessariamente che, pur nell'assenza della necessità di integrazione probatoria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1890 del 2 giugno 1994
«A differenza di quanto stabilito dall'art. 519 c.p.p. per il dibattimento, non è prevista la concessione di un termine per la difesa nel caso di modificazione del capo di imputazione nel corso dell'udienza preliminare.»