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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 1232 del 21 gennaio 2020
«In caso di conferimento d'azienda, il "bonus" aggregazioni ex l. n. 296 del 2008, riguardante i beni strumentali, materiali e/o dell'avviamento, e il regime sostitutivo di cui all'art. 1, comma 48, della l. n. 244 del 2007 non costituiscono regimi...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 14999 del 15 luglio 2020
«In tema di IVA, il meccanismo del cd. "reverse charge" interno, previsto, tra l'altro, dall'art. 17, comma 6, del d.P.R. n. 633 del 1972 per le prestazioni di servizi del settore edilizio, è volto a contrastare le possibili frodi dovute al mancato...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15161 del 16 luglio 2020
«In tema di accertamento delle imposte sui redditi e con riguardo alla determinazione del reddito di impresa, l'art. 32 del d.P.R. n. 600 del 1973 fonda una presunzione relativa circa la natura di ricavi sia dei prelevamenti sia dei versamenti su...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15288 del 17 luglio 2020
«In tema di IVA, il diritto del contribuente alla detrazione, fondandosi sul principio di neutralità dell'imposta, muove da presupposti diversi da quelli della deducibilità dei costi di impresa, sicché alla indeducibilità non consegue...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11949 del 13 luglio 2012
«In tema di imposte sul reddito, l'art. 110, comma 7, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, nel prevedere che i componenti derivanti da operazioni con società non residenti nel territorio dello Stato, le quali direttamente o indirettamente...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 17955 del 24 luglio 2013
«Nella valutazione a fini fiscali delle manovre sul trasferimento dei prezzi tra società facenti parte di uno stesso gruppo ed aventi tutte sede in Italia ("transfer pricing" domestico), va applicato il principio, avente valore generale e dunque...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 27078 del 19 dicembre 2014
«In tema di notifica degli avvisi di accertamento tributario, a seguito della declaratoria di incostituzionalità dell'art. 60, ultimo comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (nel testo applicabile "ratione temporis"), trova applicazione la...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 8812 del 29 marzo 2019
«In tema di reddito d'impresa, la disciplina di cui all'art. 110, commi 10 e 11, del d.P.R n. 917 del 1986 (nel testo in vigore "ratione temporis") - che subordina la deducibilità dei costi scaturenti da operazioni commerciali con soggetti...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 8068 del 23 aprile 2020
«In tema di reddito d'impresa, per effetto delle modifiche retroattive introdotte dall'art. 1, commi 301, 302 e 303, l. n. 296 del 2006 e prima di quelle di cui alla l. n. 208 del 2015 (applicabili a decorrere dal periodo d'imposta successivo a...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21701 del 8 ottobre 2020
«In tema di reddito d'impresa, la cessione a costo "zero", da una società all'altra, di contratto avente ad oggetto i diritti alle prestazioni sportive di calciatore professionista - fattispecie riconducibile allo schema dell'art. 1406 c.c. in...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16449 del 5 agosto 2016
«In tema di agevolazioni tributarie, l'esenzione d'imposta prevista dall'art. 111 (ora 148) del d.P.R. n. 917 del 1986 in favore delle associazioni non lucrative dipende non dall'elemento formale della veste giuridica assunta (nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22550 del 8 settembre 2008
«In tema di I.L.O.R., l'art. 115, secondo comma, lett. e bis), del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, aggiunto dall'art. 9 della legge 29 dicembre 1990, n. 408, che elenca i redditi esclusi dall'imposta, ponendo la condizione che "il numero...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13751 del 3 luglio 2015
«In tema di IRPEG, l'imputazione dei costi promiscui e, cioè, di beni e servizi adibiti promiscuamente all'esercizio di attività istituzionali e commerciali da parte di enti pubblici non economici, deve avvenire, in assenza di una specifica deroga,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 10393 del 30 aprile 2018
«In tema di agevolazioni tributarie, l'esenzione d'imposta prevista dall'art. 148 del d.P.R. n. 917 del 1986 in favore delle associazioni non lucrative (nella specie, un'associazione sportiva dilettantistica), dipende non solo dall'elemento formale...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 796 del 15 gennaio 2018
«La gestione di un esercizio di ristoro (nella specie, pizzeria) da parte di un ente non lucrativo può essere qualificata come attività non commerciale solo ove sia strumentale ai fini istituzionali dell'ente e svolta esclusivamente in favore degli...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1683 del 29 gennaio 2016
«In tema di imposta sostitutiva sui "capital gains", nel caso in cui il contribuente, dopo essersi avvalso, ai sensi dell'art. 5 della l. n. 448 del 2001, della facoltà di determinazione alla data del 1 gennaio 2002 del valore di una partecipazione...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 27625 del 30 ottobre 2018
«In tema di controllo delle dichiarazioni, ex art. 37 del d.P.R. n. 600 del 1973, è valido l'accertamento con il quale il fisco imputa al contribuente i redditi che siano formalmente di un soggetto interposto, quando, in base a presunzioni gravi,...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 18712 del 13 luglio 2018
«In tema di imposta sostitutiva sui "capital gains", il contribuente, dopo aver effettuato una prima rivalutazione del bene (nella specie, partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati), con conseguente versamento dell'imposta, può...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1691 del 29 gennaio 2016
«Il beneficio del credito d'imposta ex art. 8, comma 2, della l. n. 388 del 2000 è riconosciuto per l'intero costo dell'investimento solo se, in applicazione del criterio del rapporto d'inerenza previsto dagli art. 75 (ora 109) e 121 bis (ora 164)...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 31031 del 30 novembre 2018
«In tema di determinazione del reddito d'impresa, ai sensi dell'art. 121 bis (ora 164) del d.P.R. n. 917 del 1986, sono integralmente deducibili i costi concernenti i veicoli destinati esclusivamente all'attività propria dell'impresa: è peraltro...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15255 del 17 luglio 2020
«In tema di imposte sui redditi, ai fini della qualificazione di un bene come strumentale non rileva la sua iscrizione nelle scritture contabili ma il rapporto funzionale con il prodotto o il servizio reso dall'impresa, con onere della prova a...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7355 del 11 maggio 2012
«In tema di redditi prodotti all'estero da soggetti residenti in Italia, nel regime dell'art. 165 del T.U.I.R., le imposte pagate all'estero a titolo definitivo sono ammesse in detrazione in quanto afferenti a redditi prodotti all'estero che...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 28532 del 20 dicembre 2013
«L'acquisto di un veicolo si configura come investimento agevolabile per l'intero costo ai fini del credito di imposta previsto dall'art. 8 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 solo se, in applicazione del criterio del rapporto di inerenza previsto...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 20291 del 31 luglio 2018
«In materia d'imposte sul reddito, la Convenzione Italia - Francia del 5 ottobre 1989, ratificata con l. n. 20 del 1992, non esclude che il reddito percepito in Francia da un soggetto residente in Italia (quale dirigente di una società di diritto...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24455 del 2 ottobre 2008
«In materia di imposte sul reddito da lavoro dipendente, la Convenzione italo-elvetica, in tema di doppie imposizioni, ratificata con legge 23 dicembre 1978, n. 923, prevede all'art.4 che la residenza (intesa quale luogo in cui il contribuente ha...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 23633 del 15 settembre 2008
«In tema di fusione di società, ai sensi dell'art. 123 commi 1 e 2 T.U.I.R. nel testo "ratione temporis" vigente, sono soggette alla specifica disciplina di favore quanto alle imposte sul reddito d'impresa soltanto le operazioni direttamente...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1372 del 21 gennaio 2011
«In materia tributaria, il divieto di abuso del diritto si traduce in un principio generale antielusivo, che preclude al contribuente il conseguimento di vantaggi fiscali ottenuti mediante l'uso distorto, pur se non contrastante con alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21782 del 20 ottobre 2011
«In tema di imposte sui redditi, l'art. 123, comma 5, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (nel testo vigente "ratione temporis" ed applicabile fino al 31 dicembre del 2003) nel prevedere, quale uno dei criteri per beneficiare del riporto delle...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19234 del 7 novembre 2012
«In materia tributaria, il divieto di abuso del diritto si traduce in un principio generale antielusivo, il quale preclude al contribuente il conseguimento di vantaggi fiscali ottenuti mediante l'uso distorto, pur se non contrastante con alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 6835 del 19 marzo 2013
«In tema di interpretazione degli atti ai fini dell'applicazione dell'imposta di registro, il criterio fissato dall'art. 20 del d.P.R. n. 131 del 1986 impone di privilegiare l'intrinseca natura e gli effetti giuridici, rispetto al titolo e alla...»