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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14670 del 30 luglio 2004
«L'art. 2112 c.c., relativo alla successione dell'imprenditore cessionario all'imprenditore cedente nel rapporto di lavoro, non prevede che il lavoratore ceduto debba prestare il proprio consenso per il trasferimento del suo rapporto di lavoro, con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5941 del 24 marzo 2004
«In caso di inefficacia del contratto ad evidenza pubblica di conferimento dell'incarico di direttore generale di una ASL per mancanza del provvedimento amministrativo di individuazione del contraente, alle prestazioni di fatto svolte dal direttore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 484 del 20 gennaio 1999
«I limiti del potere rappresentativo, stabiliti dagli artt. 2210 e 2211 c.c., collocano le mansioni del commesso in un ambito meramente esecutivo, con preclusione di attività partecipativa alla determinazione del contenuto negoziale, sicché il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 919 del 3 febbraio 1999
«Ai fini della surroga ex art. 1916 c.c., l'assicuratore può adempiere all'onere di provare la sua qualità di assicuratore ed il danno risarcito con la produzione della quietanza, se essa contiene la prova del contratto d'assicurazione e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18574 del 4 settembre 2007
«Lo speciale regime ex art. 2384 c.c., di inopponibilità delle limitazioni del potere rappresentativo degli amministratori di una società per azioni ai terzi che non versino in situazione di dolo, per aver intenzionalmente stipulato un atto con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1089 del 1 febbraio 1992
«Con riguardo al contratto, che sia stato stipulato, in posizione di conflitto di interessi, dall'amministratore unico di una società di capitali, ovvero dall'amministratore delegato che abbia agito nell'ambito dei poteri conferitigli e quindi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21130 del 5 agosto 2008
«L'inadempimento contrattuale di una società di capitali non può , di per sè, implicare responsabilità risarcitoria degli amministratori nei confronti dell'altro contraente, secondo la previsione dell'art. 2395 cod. civ., atteso che tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19870 del 15 settembre 2009
«In caso di cessione d'azienda, che comporta la successione "ope legis" nei contratti stipulati per l'esercizio della stessa, il cedente risponde del buon fine di tali contratti soltanto nei confronti del cessionario, ai sensi dell'art. 2558,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11318 del 16 giugno 2004
«In tema di affitto d'azienda, l'art. 2558 c.c. considera come effetto naturale dell'affitto, salvo patto contrario, il subingresso dell' affittuario nei contratti inerenti all'esercizio dell'azienda stessa che non abbiano carattere personale, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5636 del 19 giugno 1996
«In tema di cessione di azienda, la mancata comunicazione dell'esistenza di un dato contratto da parte del cedente al cessionario, e la conseguente ignoranza dello stesso da parte di quest'ultimo, non ostano, di per sé, al verificarsi della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2439 del 3 febbraio 2006
«L'attuazione, nella sede fallimentare, delle domande intese a ottenere il riconoscimento del diritto di partecipare al concorso o di un diritto reale o restitutorio su beni mobili acquisiti all'attivo non discende dal principio di cui all'art. 24...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3810 del 25 febbraio 2004
«La produzione in giudizio di una scrittura privata priva di firma da parte di chi avrebbe dovuto sottoscriverla equivale a sottoscrizione a condizione che tale produzione avvenga ad opera della parte stessa, e non anche (come nella specie) del suo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6601 del 4 dicembre 1982
«Ai sensi del combinato disposto degli artt. 2737 e 2731 c.c., il giuramento decisorio può essere deferito (sia pure con i limiti di efficacia di cui agli artt. 2731 e 1398 c.c.) a colui che rappresenta la parte del processo, non già a colui che si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 737 del 17 gennaio 2005
«Il giuramento è ammissibile per dimostrare l'esistenza e il contenuto dell'atto scritto richiesto a pena di nullità nel caso che l'atto sia andato smarrito o distrutto senza colpa del contraente che se ne voglia avvalere, se di tale smarrimento si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4308 del 24 marzo 2001
«Il divieto di deferire giuramento sopra un contratto per la validità del quale sia richiesta la forma scritta, poiché mira ad evitare che il contraente possa in tal via superare la nullità derivante dall'inosservanza della forma prescritta ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4766 del 28 febbraio 2007
«In tema di azione revocatoria fallimentare, la prova della disponibilità da parte del fallito di un consistente patrimonio azionario ed immobiliare non è sufficiente ad escludere la sussistenza dello stato d'insolvenza, né la conoscenza dello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7507 del 27 marzo 2007
«In tema di azione revocatoria ordinaria, la consapevolezza dell'evento dannoso da parte del terzo contraente. prevista quale condizione dell'azione dall'art. 2901 primo comma n. 2, prima ipotesi, c.c., consiste nella conoscenza generica del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9176 del 11 luglio 2000
«Il contraente che chieda, a norma dell'art. 2932 c.c., l'esecuzione specifica di un contratto preliminare di vendita è tenuto ad eseguire la prestazione a suo carico od a farne offerta nei modi di legge se tale prestazione sia già esigibile al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24396 del 1 dicembre 2010
«Il contratto preliminare di vendita di cosa futura ha come contenuto la stipulazione di un successivo contratto definitivo e costituisce, pertanto, un contratto in formazione, produttivo dal momento in cui si perfeziona, di semplici effetti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11627 del 5 settembre 2000
«In tema di effetti del fallimento sui rapporti giuridici preesistenti, l'applicazione del secondo comma dell'art. 72 della legge fall. presuppone che il contratto di vendita non sia stato ancora eseguito o compiutamente eseguito da entrambe le parti.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2030 del 29 gennaio 2010
«In tema di sospensione della prescrizione di un diritto, l'occultamento doloso è requisito diverso e più grave della mera omissione di un'informazione, la quale ha rilievo, ai fini della detta sospensione, soltanto se sussista un obbligo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 754 del 24 gennaio 2000
«In base alle disposizioni di cui all'art. 2742 c.c. ed all'art. 3 del R.D.L. 15 marzo 1927 n. 436, che prevedono la surrogazione dell'indennità assicurativa al veicolo sottratto soggetto ad ipoteca, il vincolo dell'indennità a favore del creditore...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1141 del 27 ottobre 2000
«Con riferimento al criterio del «luogo in cui l'evento è avvenuto», utilizzata dall'art. 5, n. 3, della Convenzione di Lugano 16 settembre 1988 sulla giurisdizione, ratificata dalla legge 10 gennaio 1992, n. 198 - analogo all'art. 5, n. 3, della...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15856 del 20 settembre 2012
«La proposta di concludere un contratto, costituendo un atto giuridico di natura negoziale diretto a provocare l'accettazione da parte del destinatario, deve contenere la completa formulazione del regolamento negoziale, attraverso la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 477 del 10 gennaio 2013
«La responsabilità precontrattuale della P.A. è configurabile in tutti i casi in cui l'ente pubblico, nelle trattative con i terzi, abbia compiuto azioni o sia incorso in omissioni contrastanti con i principi della correttezza e della buona fede,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18932 del 5 novembre 2012
«Nel giudizio sulla responsabilità precontrattuale di una P.A. (nella specie, di un Comune), devono essere considerate le regole dell'evidenza pubblica, le quali implicano la rilevanza delle sole trattative riferibili agli organi rappresentativi...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 9492 del 11 giugno 2012
«Il richiamo in blocco di tutte le condizioni generali di contratto o di gran parte di esse, comprese quelle prive di carattere vessatorio, e la sottoscrizione indiscriminata delle stesse, sia pure apposta sotto la loro elencazione secondo il...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 14570 del 20 agosto 2012
«In tema di condizioni generali di contratto, essendo la specifica approvazione per iscritto delle clausole cosiddette vessatorie (nella specie: clausola compromissoria), ai sensi dell'art. 1341, secondo comma, c.c., requisito per l'opponibilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20301 del 20 novembre 2012
«Il contratto di appalto avente ad oggetto la costruzione di un'opera senza la prescritta concessione edilizia è nullo per illiceità dell'oggetto e la nullità impedisce al contratto di produrre i suoi effetti sin dall'origine, senza che rilevi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5692 del 10 aprile 2012
«Le parti, nella loro autonomia contrattuale, possono pattuire una condizione sospensiva o risolutiva nell'interesse esclusivo di uno soltanto dei contraenti, occorrendo al riguardo un'espressa clausola o, quanto meno, una serie di elementi, idonei...»