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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5205 del 30 settembre 2005
«Alle associazioni ambientaliste, alle quali spetta propriamente la tutela degli interessi ambientali e non già di quelli urbanistici, non può essere negata la legittimazione a ricorrere avverso atti che, pur incidendo direttamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6551 del 22 marzo 2011
«Il giudice della domanda di risarcimento del danno ambientale ancora pendente alla data di entrata in vigore della L. 20 novembre 2009, n. 166, deve provvedere alla liquidazione del danno applicando, in luogo di qualunque criterio...»
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Corte dei Conti, Sez. I, sentenza n. 412 del 21 novembre 2016
«L'art. 311 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, assoggetta a responsabilità chiunque arrechi danno all'ambiente e dispone che il Ministero dell'Ambiente agisce, anche esercitando l'azione civile in sede penale, per il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20181 del 25 luglio 2019
«La Corte di cassazione, allorquando debba accertare se il giudice di merito sia incorso in "error in procedendo", è anche giudice del fatto ed ha il potere di esaminare direttamente gli atti di causa; tuttavia, non essendo il predetto vizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 32023 del 9 dicembre 2019
«...i suoi effetti tipici in conseguenza dell'esecuzione volontaria da parte dell'obbligato, oltre a consentire l'eventuale e successiva domanda di risarcimento del danno nonché l'adozione delle misure di coercizione indiretta ex art. 614 bis c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 24670 del 3 ottobre 2019
«...apposta in calce o a margine del ricorso per cassazione, il requisito della specialità resta assorbito dal contesto documentale unitario, derivando direttamente dalla relazione fisica tra la delega, ancorché genericamente formulata, e il ricorso.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6169 del 13 marzo 2009
«L’istituzione da parte dei comuni, previa deliberazione della giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell’art. 7, primo comma, lettera f), del d.lgs. 30 aprile 1992 n. 285 (codice della strada), non comporta l’assunzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9287 del 20 aprile 2006
«In tema di accertamento delle violazioni alle norme del codice della strada, con riferimento al divieto di sosta, il potere dell’ausiliario dipendente della società concessionaria del parcheggio a pagamento, concesso dai comuni ai...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16610 del 21 aprile 2016
«In tema di circolazione stradale, il reato di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme sulla circolazione stradale non può ritenersi assorbito in quello di partecipazione ad una gara automobilistica non autorizzata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3144 del 14 febbraio 2006
«Nell’ipotesi in cui venga proposta opposizione direttamente avverso il verbale di contestazione per violazione al codice della strada, la legittimazione passiva va riconosciuta, alternativamente, sia alle singole...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8518 del 5 aprile 2007
«Una siffatta domanda investe infatti direttamente la determinazione del canone di concessione, atto costituente esercizio di un potere autoritativo-discrezionale incidente sul regime del rapporto concessorio e, quindi, immediatamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15348 del 21 luglio 2005
«Non l’esclude, infatti, l’art. 12 del codice, che si limita ad individuare gli organi cui è affidato l’espletamento dei servizi di polizia stradale, ma neppure l’art. 345 del regolamento di esecuzione, in quanto prevedere che le...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6630 del 29 aprile 2003
«In caso di impugnazione del provvedimento prefettizio di revoca della patente, emesso ai sensi dell’art. 120 del codice della strada nei confronti della persona condannata a pena detentiva non inferiore a tre anni allorché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 656 del 18 gennaio 2010
«L’obbligo della preventiva segnalazione dell’apparecchio di rilevamento della velocità previsto, in un primo momento, dall’art. 4 del d.l. n. 121 del 2002, conv. nella legge n. 168 del 2002, per i soli dispositivi di controllo remoto senza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23500 del 31 ottobre 2006
«In tema di violazioni delle norme del codice della strada, in relazione al superamento dei limiti di velocità di cui all’articolo 142 del d.lgs. 30 aprile 1992 n. 285, e con riferimento al relativo accertamento mediante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7126 del 29 marzo 2006
«In tema di accertamento delle violazioni dei limiti di velocità a mezzo di apparecchiature elettroniche, in relazione a violazione intervenuta precedentemente alla entrata in vigore della legge 1 agosto 2002, n. 168, di conversione, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15366 del 22 luglio 2005
«...soltanto che l’apparecchiatura fornisca una rilevazione inequivoca della velocità, ben potendo l’identificazione del veicolo essere rimessa alla percezione diretta dell’agente di polizia addetto alla apparecchiatura stessa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 860 del 12 aprile 1994
«Poiché la rilevazione, a mezzo di strumenti elettronici (cosiddetti «clip»), della presenza di apparecchiature, in funzione, di misurazione della velocità dei veicoli non è condotta inquadrabile in alcuna ipotesi di reato, non ne...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2490 del 21 febbraio 2012
«Anche le persone detentrici del contrassegno di cui all’art. 12 del d.P.R. 24 luglio 1996, n. 503, relativo ai veicoli al servizio delle persone disabili, devono rispettare i divieti di circolazione e di sosta direttamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25678 del 4 dicembre 2009
«Tale condotta non integra, invero, la violazione di mancato rispetto dei segnali di sosta e fermata — che, non essendo direttamente contemplata nella tabella allegata all’art. 126-bis cod. strada, non giustificherebbe la sanzione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32920 del 29 luglio 2004
«La ratio della disposizione di cui all’art. 149 del codice della strada relativo all’obbligo di mantenere le distanze di sicurezza è quella di prevenire qualsiasi ostacolo o pericolo che risulti in qualsiasi modo ricollegabile (direttamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18062 del 27 agosto 2007
«Ai sensi degli artt. 3 e 196 del d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285, per le violazioni al codice della strada punibili con la sanzione pecuniaria, la responsabilità del proprietario del veicolo è presunta e lo stesso ha l’onere di offrire...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2434 del 2 febbraio 2011
«In tema di opposizione a provvedimento irrogativo della sanzione amministrativa e di opposizione diretta, in sede giurisdizionale, avverso il verbale di accertamento per violazioni al codice della strada, e con riferimento...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 22843 del 12 settembre 2019
«Nel regime di impiego privato, il contratto collettivo di cui si chiede l'applicazione diretta costituisce un fatto storico che va allegato in modo specifico dall'attore, sicché è generica la domanda formulata senza che tale contratto sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3981 del 12 febbraio 2019
«In materia di azioni esecutive in danno del Ministero della Giustizia per condanne relative alla durata irragionevole del processo, il divieto di pignorabilità dei fondi destinati al pagamento degli emolumenti di qualsiasi tipo dovuti al personale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7538 del 12 agosto 1997
«...dello stato di ebbrezza. In presenza di tali circostanze non è dunque precluso, agli agenti, di rilevare direttamente l’alterazione psico fisica, desumendola, in particolare, dallo stato del soggetto e dalla sua condotta di guida.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3829 del 8 aprile 1995
«Lo stato di ebbrezza alcoolica del conducente di un veicolo, ai fini della ravvisabilità del reato previsto dall’art. 186 D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, e dall’art. 132 d.P.R. 15 giugno 1959, n. 393, non deve essere necessariamente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 33723 del 18 dicembre 2019
«In caso di condanna alla consegna di beni mobili di cui il debitore abbia perduto la disponibilità, il diritto del creditore ad ottenere il pagamento dell'equivalente monetario di tali beni va fatto valere in un nuovo processo di cognizione che ne...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21240 del 9 agosto 2019
«...da titolo esecutivo, l'accertamento dell'idoneità del titolo a legittimare l'azione esecutiva si pone come preliminare dal punto di vista logico per la decisione sui motivi di opposizione, anche se questi non investano direttamente la questione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18331 del 9 luglio 2019
«...doppio grado di giudizio, come nel caso dell'opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c., essa è direttamente ricorribile per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost., o comunque censurabile con lo specifico mezzo di impugnazione previsto.»