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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11090 del 11 giugno 2004
«In tema di consecuzione di procedure concorsuali, la domanda con cui il commissario straordinario, dopo aver chiesto con l'atto introduttivo del giudizio la revoca, ai sensi dell'art. 67, secondo comma, legge fall., di rimesse di conto corrente di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4528 del 22 febbraio 2008
«In tema di revocatoria fallimentare, l'eccezione con cui la parte deduce l'inapplicabilità della disposizione di cui all'art. 67, comma 1, n. 1, legge fall., in luogo dei successivi n. 2 e 3, al caso in cui sia stato costituito un pegno a garanzia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1079 del 22 gennaio 2004
«In materia di azione revocatoria fallimentare, le diverse previsioni contenute nei due commi dell'art. 67, l. fall. configurano ipotesi differenti di revoca, cui corrispondono azioni autonome, sicché il passaggio dall'una all'altra ipotesi (nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4126 del 21 marzo 2003
«In tema di fallimento, l'autonomia e reciproca distinzione delle singole ipotesi di revocatoria di cui, rispettivamente, al primo e al secondo comma dell'art. 67 legge fall. si fonda sulla peculiare individualità dell'atto revocando e sulla sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 893 del 17 gennaio 2008
«Nel caso di contestuale proposizione da parte del curatore fallimentare di azione revocatoria ex art. 67 legge fall. avente ad oggetto la concessione di ipoteca iscritta contro il debitore prima della sua ammissione alla procedura di concordato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5264 del 7 marzo 2007
«Posta la diversità tra l'azione di inefficacia degli atti a titolo gratuito, ai sensi dell'art. 64 legge fall., e l'azione revocatoria ai sensi dell'art. 67 della stessa legge, incorre in extrapetizione il giudice di merito che accolga la prima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3727 del 13 marzo 2003
«In tema di azione revocatoria fallimentare diretta a sentir dichiarare l'inefficacia di un contratto di vendita di beni aziendali ed in ipotesi di domanda incidentale di accertamento della simulazione per interposizione fittizia di persona, deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4705 del 3 marzo 2006
«Ai fini della revocatoria fallimentare degli atti compiuti dal socio illimitatamente responsabile di una società di persone, dichiarato fallito per effetto del fallimento sociale, la scientia decoctionis va riscontrata con riferimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24051 del 10 novembre 2006
«Nell'azione proposta ex art. 67, primo comma, legge fall., dal curatore fallimentare per la revoca della vendita di un appartamento di proprietà della società poi fallita, è escluso il litisconsorzio necessario in causa del coniuge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18945 del 1 settembre 2006
«Nell'azione revocatoria fallimentare avente ad oggetto, quale mezzo anormale di pagamento, il mandato irrevocabile all'incasso di crediti verso terzi, rilasciato dall'imprenditore insolvente alla banca sua creditrice, non costituisce domanda...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9212 del 14 marzo 2000
«Il debito del soggetto che, a seguito di revocatoria fallimentare, sia tenuto alla restituzione di una somma oggetto di pagamento effettuato dal fallito sorge con la sentenza di accoglimento della domanda di revoca e nei confronti della massa dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7158 del 10 maggio 2012
«In tema di revocatoria delle rimesse in conto corrente bancario effettuate da un imprenditore poi dichiarato fallito, nel caso di plurime operazioni di segno opposto nella stessa giornata in cui appaia uno scoperto di conto, il fallimento che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14552 del 30 maggio 2008
«Non è affetta da nullità per indeterminatezza dell'oggetto o della causa petendi ai sensi del combinato disposto degli artt. 163, terzo comma, nn. 3 e 4, e 164, quarto comma, c.p.c. (nel testo novellato dalla legge n. 353 del 1990 ), la citazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 819 del 15 gennaio 2009
«In tema di azione revocatoria fallimentare di rimesse bancarie, la riferibilità del pagamento al fallito ovvero ad un terzo (debitore di quest'ultimo) integra un elemento costitutivo della domanda e dunque la questione non costituisce un'eccezione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16994 del 1 agosto 2007
«Proposta, nel quadro di un'azione revocatoria fallimentare, domanda di restituzione di effetti cambiari o in subordine di pagamento di somma corrispondente all'importo dei titoli, spetta alla banca, che eccepisca di non essere stata soddisfatta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17747 del 30 luglio 2009
«In tema di revocatoria fallimentare delle rimesse in conto corrente bancario, l'allegazione per la prima volta in appello da parte del curatore della revoca del fido concesso dalla banca non costituisce un'inammissibile "mutatio libelli", restando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7667 del 31 marzo 2006
«Non è affetta da nullità per indeterminatezza dell'oggetto o della causa petendi, ai sensi del combinato disposto degli artt. 163, comma terzo, nn. 3 e 4, e 164, comma quarto, c.p.c. (nel testo novellato dalla legge n. 353 del 1990), la domanda di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5438 del 29 febbraio 2008
«La chiusura del fallimento ed il conseguente ritorno in bonis dell'impresa già dichiarata fallita consentono a quest'ultima la prosecuzione delle sole azioni che potevano essere promosse e che siano state avviate prima dell'apertura del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6018 del 16 aprile 2003
«La domanda risarcitoria per ritardata restituzione di un immobile, proposta dalla curatela fallimentare che, nell'esercizio della facoltà riconosciuta dall'art. 72 L. fall., abbia optato per lo scioglimento di un contratto preliminare di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6549 del 8 novembre 1986
«La facoltà del curatore del fallimento di scegliere fra lo scioglimento o l'esecuzione del contratto di vendita non ancora eseguito, ai sensi e nei casi di cui all'art. 72 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, non trova ostacolo nella circostanza che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3728 del 15 febbraio 2011
«In tema di preliminare di compravendita, comunicata dal promittente venditore la volontà di recedere dal contratto e di incamerare la ricevuta caparra confirmatoria, ai sensi dell'art. 1385, secondo comma, c.c., e promossa, prima del fallimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13090 del 24 giugno 2015
«È ammissibile la domanda tardiva con la quale il cessionario di un credito garantito da ipoteca, ceduto unitamente all'azienda con accollo non liberatorio del cedente e già ammesso al passivo del fallimento di quest'ultimo in via chirografaria,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25984 del 29 ottobre 2008
«In tema di comunione legale tra coniugi, tutti gli atti di disposizione di beni immobili ad essa appartenenti, compiuti da uno solo dei coniugi, senza il necessario consenso dell'altro ovverosia in violazione della regola dell'amministrazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22012 del 19 ottobre 2007
«La sentenza che, definendo il giudizio di opposizione allo stato passivo, accerti l'inopponibilità del credito, perché basato su scrittura priva di data certa, non esclude la sua efficacia tra le parti, ma soltanto la sua anteriorità al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4565 del 27 marzo 2003
«L'ammissione al passivo fallimentare di un credito in via ipotecaria non presuppone che il bene oggetto dell'ipoteca sia attualmente presente alla massa fallimentare, non potendosene escludere la sua successiva acquisizione. Ne consegue che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13073 del 8 settembre 2003
«In sede di domanda di ammissione al passivo fallimentare, il portatore di un titolo di credito che eserciti azione causale deve produrre il titolo in originale ai sensi degli artt. 66 L. cambiaria e 58 L. assegno, posto che, in mancanza di tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7297 del 10 aprile 2015
«Il promittente acquirente, che abbia proposto azione ex art. 2932 c.c., regolarmente trascritta, davanti al giudice ordinario, non può, a seguito del fallimento del promittente venditore, proporre altra domanda di rivendica condizionata all'esito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 559 del 15 gennaio 2010
«È inammissibile un'impugnazione autonoma del decreto con cui il giudice delegato non ammette un singolo credito al passivo fallimentare ovvero lo ammette in via chirografaria, anziché con la causa di prelazione richiesta, essendo tale atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8095 del 28 aprile 2004
«La decadenza dal potere di insinuazione tardiva nello stato passivo del fallimento, per abbandono dell'istanza, da parte di un creditore, ai sensi dell'art. 98, terzo comma, l. fall., applicabile anche alla domanda tardiva, ne preclude la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5167 del 30 marzo 2012
«Il giudizio di opposizione allo stato passivo avendo natura impugnatoria ed essendo retto dal principio dell'immutabilità della domanda, non possono essere introdotte domande nuove o modificazioni sostanziali delle domande già vanzate in sede...»