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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 383 del 13 gennaio 1995
«...la possibilità, in caso di dolosa preordinazione ai danni del primo acquirente, di esperire l'azione revocatoria ai sensi dell'art. 2901 c.c., ovvero l'azione di risarcimento del danno ex art. 2043 nei confronti dello stesso terzo acquirente.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21544 del 12 agosto 2008
«In tema di risarcimento del danno, il creditore che voglia ottenere, oltre il rimborso delle spese sostenute, anche i danni derivanti dalla perdita di "chance" - che, come concreta ed effettiva occasione favorevole di conseguire un determinato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9378 del 27 aprile 2011
«Nel giudizio di risarcimento danni nell'ambito di procedura espropriativa, la stima operata dalla Commissione provinciale, avente natura squisitamente valutativa, non fa piena prova fino a querela di falso, non costituendo atto pubblico, cui si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8765 del 18 giugno 2002
«...comprendeva i crediti del lavoratore per il risarcimento dei danni conseguenti ad infortunio sul lavoro del quale sia responsabile il datore di lavoro, va intesa nel senso che fra i crediti sono inclusi quelli per il risarcimento del danno morale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3654 del 28 aprile 1997
«Il risarcimento dei danni subiti a causa della vendita coattiva di un quantitativo di titoli, disposta dalla banca ai sensi dell'art. 2797 c.c., ancorché illegittima, non può essere invocato dal proprietario dei titoli stessi che assuma la nullità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6123 del 12 maggio 2000
«Agli effetti dell'azione di risarcimento dei danni, il terzo acquirente di immobili ipotecari — cui l'art. 2858 c.c. attribuisce il diritto potestativo di pagare i creditori iscritti ovvero di rilasciare i beni ovvero di liberarli dalle ipoteche —...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3078 del 22 giugno 1978
«...indipendentemente da una richiesta della parte gravata, pena il risarcimento dei danni in favore di quest'ultimo, e che, quindi, il giudice che accoglie l'opposizione medesima ha il potere di ordinarne la cancellazione anche d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9440 del 18 maggio 2004
«...introdotto per ottenere la dichiarazione di inefficacia dell'atto di disposizione in ragione della pendenza del processo relativo alla domanda avente ad oggetto il credito per risarcimento danni posto a fondamento della domanda revocatoria).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5359 del 5 marzo 2009
«...di un grave sinistro stradale, dopo la pronuncia della sentenza di condanna in primo grado al risarcimento dei danni e nelle more del giudizio di appello, si era spogliato di tutti i propri beni immobiliari in favore della figlia e delle nuore).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4442 del 7 agosto 1982
«Il principio, secondo cui l'eventuale esistenza di vizi della cosa promessa in vendita giustifica il rifiuto del promittente acquirente di stipulare il contratto definitivo e l'azione di quest'ultimo diretta al risarcimento dei danni subiti, si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26755 del 14 dicembre 2006
«...risarcimento dei danni, lamentando il mancato riconoscimento dello status di disoccupata e la collocazione in graduatoria in posizione non utile all'assunzione, graduatoria poi rettificata all'esito del ricorso straordinario al Capo dello Stato.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7409 del 13 luglio 1999
«...nel contempo, la controparte ad un bonario componimento della vertenza, può integrare gli estremi della fattispecie della rinuncia tacita alla prescrizione (quinquennale) del diritto al risarcimento dei danni da occupazione acquisitiva.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25500 del 30 novembre 2006
«E pertanto priva di efficacia interruttiva la riserva, contenuta in un atto di citazione, di agire per il risarcimento di danni diversi e ulteriori rispetto a quelli effettivamente lamentati, trattandosi di espressione che, per genericità ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3371 del 12 febbraio 2010
«...agire per il risarcimento di danni diversi e ulteriori rispetto a quelli effettivamente lamentati, trattandosi di espressione che, per genericità ed ipoteticità, non può in alcun modo equipararsi ad una intimazione o ad una richiesta di pagamento.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10805 del 3 dicembre 1996
«Mentre il diritto fondato su una sentenza di condanna (nella specie pagamento degli interessi legali moratori) si prescrive in dieci anni dal suo passaggio in giudicato, il diritto al risarcimento dei danni derivati dall'inadempimento ad essa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21500 del 7 novembre 2005
«Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento danni da fatto illecito inizia a decorrere dal verificarsi del fatto causativo del danno, a meno che non si tratti di ulteriori conseguenze dannose che non siano un semplice sviluppo o...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27183 del 28 dicembre 2007
«Spetta quindi alla società incorporante il risarcimento dei danni derivanti da illecito permanente (nella specie illecita captazione di acque pubbliche), iniziato prima della fusione i cui effetti dannosi si siano però protratti anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5821 del 12 giugno 1999
«L'azione di risarcimento dei danni conseguenti alla circolazione dei convogli ferroviari è soggetta alla prescrizione biennale di cui all'art. 2947, secondo comma c.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18169 del 9 settembre 2004
«In tema di prescrizione dell'azione di risarcimento dei danni, l'applicazione del più favorevole termine di prescrizione previsto per il resto, ai sensi dell'art. 2947, terzo comma, c.c., se non richiede una sentenza penale di condanna, postula...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13717 del 22 luglio 2004
«Il diritto del lavoratore dipendente, che, deducendo l'irregolare e scorretto svolgimento delle procedure di selezione, reclami il riconoscimento della superiore qualifica ed il risarcimento dei danni per la mancata promozione, soggiace alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2465 del 24 aprile 1981
«In materia di risarcimento di danni dipendenti dalla circolazione stradale, qualora la sentenza penale divenuta irrevocabile abbia pronunciato anche condanna generica dell'imputato al risarcimento in favore del danneggiato, l'azione diretta alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8154 del 23 maggio 2003
«Nel caso in cui il giudizio penale si sia concluso con una sentenza che contiene anche la condanna generica al risarcimento dei danni a carico del responsabile civile ed in favore del danneggiato costituitosi parte civile, la successiva azione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6296 del 13 marzo 2013
«La responsabilità del proprietario di un fondo per i danni derivanti da attività di escavazione, ex art. 840 c.c., non opera in senso oggettivo, ma richiede una condotta colposa, sicché, nell'ipotesi in cui i lavori di escavazione siano affidati...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20733 del 23 novembre 2012
«Ne consegue che, qualora il danno subito dalla cosa comune sia imputabile ad uno dei due comproprietari, l'altro può agire nei confronti del danneggiante per il risarcimento dei danni per equivalente solo nei limiti dell'importo corrispondente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 705 del 14 gennaio 2013
«La domanda con cui l'attore chieda di dichiarare abusiva ed illegittima l'occupazione di un immobile di sua proprietà da parte del convenuto, con conseguente condanna dello stesso al rilascio del bene ed al risarcimento dei danni da essa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10373 del 12 marzo 2002
«In tema di appello, l'impugnazione avanzata dall'imputato contro la pronuncia di condanna penale, estende oggettivamente i suoi effetti devolutivi, in base alla previsione di cui all'art. 574, comma 4, c.p.p., anche alla pronuncia di condanna al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14251 del 11 aprile 2011
«...eredi e quindi successori universali, non escludendosi però, per i successibili che siano prossimi congiunti della vittima, la legittimazione ad agire "iure proprio" per il ristoro dei danni patrimoniali e soprattutto non patrimoniali sofferti.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9475 del 22 ottobre 1997
«...al risarcimento dei danni e alle restituzioni derivanti dal reato) anche all'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, in quanto la decisione relativa si pone come presupposto del riconoscimento o della negazione di tali diritti.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43238 del 20 dicembre 2002
«...per reati ambientali, ma non possono richiedere ed ottenere la condanna dell'imputato al risarcimento in proprio favore dei danni materiali e/o morali eventualmente conseguenti, spettando alle stesse la sola rifusione delle spese processuali.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8699 del 26 settembre 1996
«Pertanto è, in primis, configurabile, in capo alle associazioni ecologistiche, la titolarità di un diritto soggettivo e di un danno risarcibile, individuabile nella salubrità dell'ambiente, sempre che una articolazione territoriale colleghi le...»