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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6919 del 24 luglio 1997
«Nell'offerta al pubblico di contratto consensuale con effetto reale, quale la vendita, la volontà espressa dal venditore è il primo atto del procedimento della formazione progressiva del contratto, il quale ha bisogno, per produrre gli effetti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6352 del 16 marzo 2010
«L'istituto della multiproprietà immobiliare, che si caratterizza per il diritto di godimento turnario di un medesimo bene da parte di una pluralità di soggetti, richiede che sia in concreto individuata la quota di ciascun comproprietario come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17341 del 25 giugno 2008
«Ai fini dell'accertamento dell'ambito oggettivo di un contratto quadro relativo alla prestazione di servizi di investimento, il giudice di merito non può fermarsi all'intitolazione enunciativa del contratto, ma deve esaminare l'intero contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1306 del 3 febbraio 1995
«L'estensione all'intero contratto della nullità delle singole clausole o del singolo patto, secondo la previsione dell'art. 1419 c.c., ha carattere eccezionale perché deroga al principio generale della conservazione del contratto e può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16031 del 19 luglio 2007
«In caso di compravendita delle azioni di una società, che si assume stipulata ad un prezzo non corrispondente al loro effettivo valore, senza che il venditore abbia prestato alcuna garanzia in ordine alla situazione patrimoniale della società...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 981 del 21 gennaio 2010
«II giudicato sull'annullamento del contratto (nella specie, la cessione della quota di partecipazione ad una società in accomandita semplice), è opponibile nei confronti del successore a titolo particolare nel diritto controverso salvo il caso in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25361 del 17 ottobre 2008
«Il principio di accessorietà della garanzia comporta il venir meno della relativa obbligazione tutte le volte in cui l'obbligazione principale sia estinta, ma non esclude la possibilità della sua rinnovata vigenza, allorché dopo l'estinzione il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15879 del 17 luglio 2007
«In tema di conflitto d'interessi quanto all'atto concluso dal rappresentante della società fidejubente che sia rappresentante anche della società garantita, l'incompatibilità tra le esigenze dei due enti integra una causa di annullabilità ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8505 del 14 aprile 2011
«Ove un contratto preliminare abbia ad oggetto la compravendita di un bene appartenente a più proprietari, è possibile che il medesimo non costituisca un " unicum " inscindibile, perché ciascuno dei comproprietari può vendere la propria quota a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10403 del 18 luglio 2002
«Il contratto per persona da nominare differisce dal contratto a favore di terzo perché nel primo la nomina del terzo è solo eventuale, rappresentando essa l'esercizio di una facoltà della parte che tale nomina si è riservata e può pertanto anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2252 del 28 febbraio 1998
«Agli effetti della prova della simulazione deve essere considerata «parte» e non «terzo» chi, pur essendo in apparenza estraneo al contratto, assuma di essere uno dei soggetti del rapporto giuridico che si volle in realtà costituire e di avere,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15346 del 25 giugno 2010
«Il legittimario pretermesso dall'eredità, che impugna, a tutela del proprio diritto alla reintegrazione della quota di legittima, la compravendita immobiliare compiuta dal "de cuius" in quanto dissimulante una donazione, agisce in qualità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24134 del 13 novembre 2009
«L'erede legittimario che chieda la dichiarazione di simulazione di una vendita compiuta dal "de cuius" siccome celante una donazione, assume la qualità di terzo rispetto ai contraenti - con conseguente ammissibilità della prova testimoniale o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13706 del 12 giugno 2007
«L'erede che agisca per la nullità del contratto di compravendita stipulato dal de cuius perché dissimulante una donazione e per la ricostruzione del patrimonio ereditario e la conseguente divisione dello stesso, senza anche far valere, rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 848 del 2 febbraio 1999
«Il legittimario che impugni per simulazione un atto compiuto dal de cuius ha veste di terzo, e può, quindi, avvalersi della prova testimoniale senza limiti solo quando agisca per la reintegrazione della quota a lui riservata, mentre soggiace...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5519 del 5 giugno 1998
«La prova della simulazione di un contratto solenne, stipulato da un soggetto poi deceduto, da parte degli eredi succeduti a titolo universale (che, versando nella stessa condizione del de cuius , non possono legittimamente dirsi «terzi» rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2836 del 1 aprile 1997
«Il legittimario che per far valere il suo diritto alla quota di riserva chiede l'accertamento della simulazione e la nullità, per difetto dei requisiti di forma, di un atto dissimulato, stipulato dal de cuius — nella specie donazione dissimulata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8942 del 29 ottobre 1994
«Al fine della prova della simulazione di una vendita fatta dal de cuius il legittimario può essere considerato terzo e come tale beneficiante delle agevolazioni probatorie previste dall'art. 1417 c.c. solo quando contestualmente all'azione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7909 del 6 agosto 1990
«L'erede che agisca non quale legittimario ai fini del recupero o della reintegrazione della quota di riserva, assumendo veste di terzo rispetto al negozio di cessione di beni ereditari compiuto dal de cuius , del quale deduca la simulazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17558 del 2 agosto 2006
«Il bilancio ai cui valori l'art. 2529 c.c. (nel testo anteriore alla modifica introdotta dal D.L.vo 17 gennaio 2006, n. 6) àncora la liquidazione della quota in favore del socio uscente di società cooperativa è unicamente quello indicato dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14899 del 6 luglio 2011
«La provvigione dovuta al mediatore non rientra tra le spese del contratto di compravendita e nelle altre accessorie che l'art. 1475 c.c. pone, salvo diverso accordo, a carico del compratore, atteso che essa scaturisce non dal contratto in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26367 del 29 dicembre 2010
«Al contratto preliminare di compravendita di cosa parzialmente altrui (nella specie, un fondo indiviso) si adatta la disciplina prevista dagli artt. 1478 e 1480 c.c., con la conseguenza che il promittente venditore resta obbligato, oltre che alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9543 del 1 luglio 2002
«La vendita di un bene, facente parte di una comunione ereditaria, da parte di uno solo dei coeredi, ha solo effetto obbligatorio, essendo la sua efficacia subordinata all'assegnazione del bene al coerede-venditore attraverso la divisione;...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11986 del 26 novembre 1998
«È ammissibile la permuta di cosa presente con cosa futura sempreché la esistenza della cosa futura non sia soltanto eventuale, perché altrimenti si avrebbe la cessione di un diritto senza corrispettivo, cioè a titolo gratuito, in contrasto con la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4902 del 15 maggio 1998
«La compravendita di un bene predisposta per la partecipazione di tutti i comproprietari, ma stipulata da uno solo di essi, deve considerarsi inefficace con riferimento all'intera res empta , ma, trattandosi di inefficacia soltanto relativa,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4405 del 27 giugno 1983
«La vendita di cosa parzialmente altrui ha effetti obbligatori soltanto per la quota relativa a diritti altrui, mentre perla parte soggetta al potere di disposizione dell'alienante produce immediati effetti traslativi, salvo che l'acquirente non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1401 del 12 settembre 1970
«La locazione, da parte di un socio di una società di persona, ad altro socio della propria quota sociale è ammissibile. (Nella specie l'usufruttuario di una quota sociale, costituita da parte dei locali e dell'azienda commerciale in essi gestita,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19678 del 17 luglio 2008
«Il conduttore, cui è concesso il godimento della cosa comune nei limiti della quota della sua proprietà, ha la, detenzione di questa insieme agli altri condomini, perché il suo uso parziale e concorrente con quello degli altri lascia il rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25125 del 27 novembre 2006
«In ipotesi di leasing sia di godimento che traslativo, l'opzione di acquisto (che nel primo caso è normalmente prevista per un prezzo di modesta entità, costituendo una pattuizione marginale ed accessoria in vista dell'eventuale interesse alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7001 del 24 giugno 1993
«Qualora l'installazione del servizio di riscaldamento in un edificio in condominio risulti, in relazione alle caratteristiche ed alla stipulazione logistica dell'immobile, non gravosa né voluttaria, tale innovazione, se approvata nei modi...»