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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24002 del 16 novembre 2011
«Ai fini della pronuncia di condanna generica al risarcimento dei danni, ai sensi dell'art. 278 c.p.c., qualora venga accertato un fatto potenzialmente produttivo di danno, il giudice può e deve accertare altresì se esso sia conseguenza di diverse...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4051 del 18 febbraio 2011
«Se l'attore ha chiesto la condanna del convenuto al pagamento di una somma di denaro determinata o determinabile (c.d. condanna specifica) il giudice non può, in assenza dell'accordo delle parti o quanto meno della opposizione del convenuto alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1324 del 13 febbraio 1997
«Nel giudizio di risarcimento del danno, solo in presenza dell'accordo delle parti o, quanto meno, della mancata opposizione del convenuto, il giudice può scindere il giudizio medesimo, che è di norma unitario, e limitare la pronuncia all'an...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5214 del 27 febbraio 2008
«Il provvedimento che abbia deciso esclusivamente sulla non condivisibilità del metodo di stima seguito dalla consulenza tecnica d'ufficio già esperita e sulla necessità di disporre una nuova indagine peritale, ancorché contenuto nella sentenza non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1950 del 12 giugno 1997
«Fermo restando il principio secondo il quale in sede di riesame del sequestro il giudice non può sindacare la fondatezza e la gravità degli indizi, ma deve limitarsi a verificare la astratta configurabilità dell'ipotesi delittuosa indicata e la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1619 del 26 gennaio 2005
«La disciplina dell'esecuzione provvisoria di cui all'art. 282 c.p.c. trova legittima attuazione anche con riferimento alle sentenze di condanna implicita, nelle quali l'esigenza di esecuzione della sentenza scaturisce dalla stessa funzione che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7406 del 25 febbraio 2002
«Le sommarie trascrizioni, effettuate a norma dell'art. 268, comma 2, c.p.p., delle conversazioni intercettate nei verbali redatti dalla polizia giudiziaria, possono essere utilizzate, in sede cautelare, come fonte dei gravi indizi di colpevolezza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5694 del 3 febbraio 1997
«Nel caso di sentenze camerali pronunciate in primo grado o in grado di appello a seguito di giudizio abbreviato, il giudice ha due diverse possibilità qualora l'imputato ed il suo difensore siano presenti: dare lettura del dispositivo subito dopo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2328 del 31 maggio 1995
«In tema di estradizione, il sequestro del corpo del reato e delle cose pertinenti a reato, eseguito in via di urgenza dalla polizia giudiziaria in danno delle persone nei confronti delle quali sia stata presentata domanda di arresto provvisorio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4583 del 25 ottobre 2000
«In materia di esecuzione di pene detentive, qualora debba trovare applicazione la disciplina dettata dall'art. 656, comma 10, c.p.p. per il caso del condannato che si trovi già in regime di arresti domiciliari relativamente al fatto oggetto della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13583 del 27 marzo 2009
«Ai fini della determinazione della pena detentiva da espiare va computata, ai sensi dell'art. 657 c.p.p., la custodia cautelare anche se subita nel corso del procedimento relativo ad altro reato, il quale si sia concluso con sentenza di condanna a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3240 del 18 marzo 1994
«In tema di imputabilità di persone concorrenti nel reato, accertata la piena capacità di intendere e di agire di ciascun singolo imputato, non è corretto dedurre la seminfermità di mente dall'intreccio delle interazioni e dalle influenze...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 122 del 12 gennaio 1990
«L'indagine introspettiva è utile ed ordinario strumento di rilevazione dei processi mentali variamente pertinenti al reato e perciò anche di quello relativo alla premeditazione, composto da una pluralità di pulsioni e di ideazioni, anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2862 del 6 marzo 1998
«Deve considerarsi abnorme, perché si colloca al di fuori degli schemi processuali, e come tale irricevibile da parte della Corte di cassazione, il provvedimento con il quale, sul presupposto dell'omessa notifica all'imputato dell'avviso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47706 del 9 dicembre 2004
«La revoca, da parte del giudice dell'esecuzione, ai sensi dell'art. 674, comma 1 bis, c.p.p., della sospensione condizionale, quando venga riscontrata la sussistenza delle condizioni di cui all'art. 168, comma terzo, c.p., ha carattere di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2013 del 21 maggio 1975
«Qualora il pretore, investito dello svolgimento della procedura fallimentare con rito sommario, nell'atto di accertare il passivo costati che questo supera le lire un milione e cinquecentomila, egli deve astenersi dal dichiarare esecutivo lo stato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9743 del 14 aprile 2008
«In tema di concordato preventivo, il decreto del tribunale che neghi ingresso alla procedura richiesta dal debitore è ricorribile per cassazione a norma dell'art. 111 Cost., essendo non reclamabile ai sensi dell'art. 162 legge fall., tutte le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5429 del 4 dicembre 1996
«La locuzione «stesso fatto» di cui all'art. 297, comma terzo, c.p.p. ha un significato più esteso dell'espressione «medesimo fatto» di cui all'art. 649 c.p.p., ricomprendendo — fermo restando un nucelo originario comune — tutte le diverse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23387 del 15 ottobre 2013
«Gli atti di frode, presupposto della revoca dell'ammissione al concordato preventivo ai sensi dell'art. 173 legge fall., non possono più essere individuati semplicemente negli atti in frode ai creditori, di cui agli artt. 64 e ss. legge fall.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5854 del 31 ottobre 1986
«Nel giudizio d'opposizione avverso la sentenza dichiarativa del fallimento, il pubblico ministero, pur non essendo parte necessaria, ha facoltà di intervenire e di prendere conclusioni, fermo restando che tali conclusioni, come quelle delle altre...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21353 del 15 maggio 2003
«Ai fini della concessione dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, prevista dall'art. 219 comma 3 l. fall., fermo restando che la valutazione deve riguardare il pregiudizio economico arrecato ai creditori dai fatti di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1542 del 20 agosto 1994
«L'effetto abrogativo del D.P.R. 5 giugno 1993, n. 171 — che ha concluso la procedura referendaria diretta all'abrogazione di talune norme del testo unico in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope approvato con il D.P.R. 9 ottobre 1990, n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17172 del 6 agosto 2007
«In tema di risarcimento del danno conseguente a reato, fermo restando che l'azione legittimamente esercitata in sede civile può essere proseguita e decisa in tale sede, l'estinzione del giudizio, derivante dal trasferimento dell'azione civile nel...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5186 del 9 maggio 1991
«Sebbene nel codice di rito manchi una norma specifica relativa alle pretese restitutorie conseguenti alla riforma in appello della sentenza di primo grado, tali pretese possono trovare ingresso nella fase di gravame predetta al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15461 del 11 giugno 2008
«Le pretese restitutorie conseguenti alla riforma in appello della sentenza di primo grado possono trovare ingresso nella fase di gravame al fine di precostituire il titolo esecutivo per la restituzione (non conseguendo tale effetto alla mera...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17257 del 12 luglio 2013
«Proposte eccezioni di nullità del contratto nel primo grado (nella specie, di abusivo riempimento dei moduli da parte della banca nelle parti riguardanti le dichiarazioni di aumento della fideiussione), è ammissibile in appello, alla stregua del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 414 del 10 gennaio 2013
«Chi, replicando ad un'eccezione di decadenza, assuma di avere tempestivamente compiuto l'atto necessario ad evitarla, non solleva una eccezione in senso stretto, ma svolge una mera difesa, come tale proponibile per la prima volta anche in appello,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3724 del 19 febbraio 2007
«Nel caso di regolamento di competenza, che sia stato assegnato alle Sezioni Unite, per essere stata prospettata una questione di giurisdizione, la relativa decisione va pronunciata in camera di consiglio, poiché anche l'esame di tale questione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 477 del 13 gennaio 2006
«Nel giudizio di cassazione, la morte dell'unico difensore, avvenuta dopo il deposito del ricorso e prima dell'udienza di discussione, ed attestata dalla relata di notifica dell'avviso di udienza, determina la necessità di rinviare a nuovo ruolo la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16218 del 28 dicembre 2001
«A norma dell'art. 386 c.p.c., la decisione sulla giurisdizione è determinata dall'oggetto della domanda, identificabile non già in base al criterio della cosiddetta prospettazione (ossia avendo riguardo alle deduzioni ed alle richieste formalmente...»