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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12340 del 13 settembre 1990
«Nell'indicato comportamento sussistono gli altri elementi costitutivi del reato, cioè l'ingiusto profitto e il danno: il primo, perché l'azione dell'imputato è diretta ad ottenere il vantaggio di eliminare un concorrente nella vendita degli stessi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 298 del 15 gennaio 1990
«...persona del soggetto passivo; sussiste, infatti, l'estremo della violenza alla persona sia che essa venga usata alla stessa direttamente, sia che, insistendo sulla cosa, essa si traduca in una violenza che investe comunque il soggetto passivo.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4211 del 26 marzo 1990
«La violazione dei sigilli non consiste nell'atto materiale dell'infrazione ma nella condotta diretta in maniera specifica a violare la misura cautelare e strumentalizzata al proseguimento dei lavori abusivi, sicché il reato può concretarsi in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4756 del 3 aprile 1990
«Di conseguenza, in difetto di delega che autorizzi permanentemente il presidente od altro soggetto sociale ad esercitare da solo tale potere, l'organo deliberante è l'unico legittimato a conferire direttamente ad un procuratore sociale l'incarico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8238 del 6 giugno 1990
«L'attenuante è ravvisabile solo se l'azione diretta ad attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato è spontanea ed efficace, cioè determinata da motivi interni all'agente e non influenzata in alcun modo da fattori esterni che operino...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12760 del 18 dicembre 1991
«La Corte, dopo avere osservato che sarebbe stato assurdo discriminare tra imputato che esegua la riparazione facendosi successivamente tenere indenne dalla società assicuratrice ed altro che direttamente ne chieda ed ottenga l'intervento, ad avere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2445 del 23 febbraio 1991
«...nell'attività delittuosa, con una attività diretta al conseguimento del prezzo della liberazione, avendo saputo dell'avvenuto sequestro, ne accettò la responsabilità anche per le prevedibili conseguenze verificatesi e da verificarsi).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2460 del 23 febbraio 1991
«In tema di estorsione, il profitto deve ritenersi ingiusto allorché sia fondato su una pretesa non tutelata dall'ordinamento giuridico né in via diretta — quando, cioè, si riconosce al suo titolare il potere di farla valere in giudizio — né in via...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3922 del 4 dicembre 1991
«...personale (quale quello di disporre l'esecuzione di una pena detentiva irrogata con sentenza passata in giudicato e di ordinare la carcerazione del condannato) non prevede la possibilità di autonoma e diretta impugnazione dei suoi provvedimenti.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5247 del 15 maggio 1991
«La possibilità, riconosciuta dall'art. 620 lett. l) c.p.p. alla Corte di cassazione, di procedere direttamente alla determinazione della pena, deve ritenersi circoscritta alle ipotesi in cui alla situazione da correggere possa porsi rimedio senza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5554 del 22 maggio 1991
«...evaso, che tutt'al più può costituire la base per la concreta valutazione del danno stesso. Il danno risarcibile è infatti costituito dallo sviamento e turbamento dell'attività della pubblica amministrazione diretta all'accertamento tributario.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6012 del 31 maggio 1991
«I regolamenti della CEE hanno piena efficacia obbligatoria e sono direttamente applicabili nell'ordinamento dello Stato. Ne consegue che avendo il reg. CEE n. 986/89, con l'art. 1, abrogato a decorrere dall'1 gennaio 1991, la norma (prima interna,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6203 del 6 giugno 1991
«...di assoggettamento e di omertà degli stessi associati e dei terzi, sia utilizzata dai singoli associati perché si realizzi la condizione di partecipazione, né tantomeno che ciascuno consegua direttamente il profitto ingiusto, per sé o altri.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7386 del 12 luglio 1991
«Nella fattispecie di furto con strappo la violenza si esercita esclusivamente sulla cosa anche se, a causa della relazione fisica tra persona e cosa, può derivare una ripercussione indiretta e involontaria sulla persona; ma ricorre la rapina...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7840 del 24 luglio 1991
«...del detentore della cosa, sicché in esso rientra ogni operazione straordinaria improntata ad astuzia o scaltrezza, diretta ad eludere le cautele ed a rendere vani gli accorgimenti predisposti dal soggetto passivo a difesa delle proprie cose.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8496 del 2 agosto 1991
«Ne consegue pertanto che è da escludere che la prospettazione dell'esercizio di un'azione civile, diretta a conseguire in via giudiziaria il medesimo risultato che viene negato altrimenti, possa configurare il reato de quo. (Nella fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8798 del 5 settembre 1991
«In tema di furto, la circostanza aggravante dell'esposizione alla pubblica fede è configurabile anche quando la cosa si trova in luogo privato, ma aperto al pubblico o comunque facilmente accessibile, ovvero in un cortile di casa di abitazione in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1505 del 16 ottobre 1992
«Il giudice dell'esecuzione, richiesto dell'applicazione della disciplina del reato continuato ai sensi dell'art. 671 c.p.p., deve verificare se i reati esaminati sono collegati da un rapporto di immediata e diretta connessione psicologica e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3440 del 25 marzo 1992
«...quantità di droga per procurarsi direttamente la dose necessaria per il proprio fabbisogno e che, dopo il periodo di detenzione, commetta analoghe violazioni, che possono essere frutto di autonoma decisione, originata dal periodo di astinenza.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4256 del 4 dicembre 1992
«...avendo egli chiesto non di essere sentito dal magistrato di sorveglianza del luogo di detenzione, ma (cosa cui non aveva diritto), direttamente dal detto giudice, quest'ultimo abbia adottato la propria decisione senza provvedere a detta audizione.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4789 del 28 aprile 1992
«La nullità di una decisione emessa sulla base degli artt. 599, quarto e quinto comma e 602 secondo comma del nuovo codice di procedura penale, dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale con sentenza 10 ottobre 1990, n. 435, non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5413 del 9 maggio 1992
«Ai fini della configurabilità del delitto di ricettazione, l'ambito dei delitti presupposti va limitato a quelli che, sia pure indirettamente, offendano il patrimonio pubblico o privato. Ne consegue che non possono costituire presupposti del reato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6995 del 17 giugno 1992
«L'ordinanza con la quale il pretore dispone la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica presso la pretura circondariale «per quanto di sua competenza», senza di ciò offrire spiegazione e senza indicare l'attività che quell'ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7249 del 24 giugno 1992
«La rilevazione dell'orario di lavoro dei medici dipendenti da enti pubblici, quando avviene a mezzo di indicazioni fornite dagli stessi interessati, dà luogo al sorgere di atti pubblici, in quanto redatti dal pubblico ufficiale, nell'esercizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8064 del 16 luglio 1992
«Nel caso dell'associazione di tipo mafioso, differenziandosi questa dalla comune associazione per delinquere per la sua peculiare forza di intimidazione, derivante dai metodi usati e dalla capacità di sopraffazione, a sua volta scaturente dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9700 del 8 ottobre 1992
«La precisione dell'indizio, in particolare, ne suppone la certezza, nel senso dell'accertata verificazione storico-naturalistica della circostanza che lo costituisce, per obiettiva esistenza direttamente assodata o per deduzione inequivoca e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1683 del 8 giugno 1993
«Se la coartazione da parte dell'agente è diretta a procurarsi un ingiusto profitto, che può anche essere non patrimoniale, con altrui danno, che non può non rivestire la connotazione di natura patrimoniale, dovendo consistere in un'effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1771 del 23 febbraio 1993
«La violenza che, al pari della minaccia, è tra gli elementi costitutivi del delitto di rapina, può essere esercitata direttamente contro il possessore ovvero nei confronti di altra persona diversa dal detentore della cosa, purché tra la violenza e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2001 del 3 marzo 1993
«Ne consegue che il reato sussiste anche se non sia stato ancora redatto verbale di sequestro, purché le cose siano state poste alla diretta ed esclusiva disposizione del pubblico ufficiale, anche se la relativa custodia sia inadeguata o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7575 del 3 agosto 1993
«...della legge penale, una delle quali risulta non essere punibile per la sussistenza di causa di giustificazione, non ne deriva necessariamente ed automaticamente la non punibilità della diversa violazione di legge non direttamente scriminata.»