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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7470 del 4 giugno 2001
«Una volta pronunciata la risoluzione del contratto in forza della operatività retroattiva di essa, stabilita dall'art. 1458 c.c., si verifica per ciascuno dei contraenti ed indipendentemente dall'imputabilità dell'inadempienza, rilevante ad altri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4604 del 7 maggio 1999
«Con la sentenza di risoluzione di un contratto e di condanna alla restituzione del bene che ne aveva costituito oggetto, il giudice non può fissare un termine per la consegna del bene in quanto una tale previsione si traduce nell'illegittimo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5143 del 12 giugno 1987
«Nei contratti a prestazioni corrispettive ed a esecuzione istantanea la pronunzia di risoluzione produce due distinti effetti: quello liberatorio, relativo alle prestazioni non ancora eseguite, che opera ex nunc , dal momento, cioè, della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5461 del 8 novembre 1985
«Verificatasi la risoluzione di diritto del contratto per inosservanza del termine essenziale di adempimento (art. 1457 c.c.), i reciproci obblighi delle parti di provvedere al ripristino della situazione anteriore alla stipulazione, in conformità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3539 del 16 ottobre 1976
«La risoluzione del contratto per inadempimento produce effetti liberatori e restitutori: se questi ultimi non possono essere disposti in forma specifica, il giudice deve ordinarli per equivalente, ancorché questa forma di restituzione non sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 639 del 27 gennaio 1996
«La parte adempiente che chiede la risoluzione del contratto preliminare di compravendita per inadempimento del promittente venditore ha diritto sia alla restituzione della somma pagata in conto prezzo, in virtù dell'efficacia retroattiva della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5391 del 17 maggio 1995
«L'obbligo di restituzione di una somma di denaro conseguente alla risoluzione del contratto configura un debito di valuta, sia quando grava sulla parte incolpevole, sia allorché obbligata alla restituzione è la parte che, con la propria...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12942 del 4 dicembre 1992
«Con riguardo alla risoluzione del contratto per inadempimento, l'obbligo di restituire la somma ricevuta a titolo di anticipo del corrispettivo costituisce debito di valuta e non di valore, insensibile, come tale al fenomeno della svalutazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 447 del 18 gennaio 1991
«La sentenza che, pronunciando la risoluzione per inadempimento di un contratto, condanna una parte alla restituzione della somma di denaro versata dall'altro contraente in esecuzione del contratto, dà diritto a questo ultimo alla corresponsione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7052 del 5 luglio 1990
«A seguito della risoluzione del contratto le somme spettanti a titolo di restituzione del prezzo pagato dalla parte inadempiente producono soltanto gli interessi compensativi, ma non possono essere rivalutate in caso di sopravvenuta svalutazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2962 del 11 maggio 1982
«La retroattività ex art. 1458 c.c. della pronuncia (costitutiva) di risoluzione fa venir meno la causa delle attribuzioni patrimoniali derivanti dal contratto, determinando a carico della parte non colpevole un obbligo, non risarcitorio, ma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5426 del 16 ottobre 1981
«L'obbligazione del venditore di restituire al compratore la somma ricevuta a titolo di prezzo, in conseguenza della risoluzione giudiziale del contratto per inadempimento del venditore stesso, diventa esigibile solo con l'esecutività della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5771 del 10 marzo 2010
«La sentenza che pronuncia la risoluzione per inadempimento di un contratto ad esecuzione continuata o periodica, sebbene costitutiva, ha efficacia retroattiva ex art. 1458 c.c. solo dal momento dell'inadempimento (non estendendo i propri effetti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5434 del 15 aprile 2002
«La risoluzione parziale del contratto — espressamente prevista dall'art. 1458 c.c. nella ipotesi di contratti ad esecuzione continuata o periodica — è ammissibile anche nella ipotesi in cui l'oggetto del negozio, sia rappresentato non già da una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9906 del 6 ottobre 1998
«Pertanto le prestazioni già eseguite, che non possono essere oggetto di restituzione, sono solo quelle che sono riferibili, nel loro valore satisfattorio al periodo di vigenza del contratto, e non quelle anticipatamente eseguite e che, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3019 del 2 aprile 1996
«Ai fini dell'applicabilità della regola contenuta nella seconda parte del primo comma dell'art. 1458 codice civile — secondo cui gli effetti retroattivi della risoluzione non operano, nei contratti ad esecuzione continuata o periodica, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7169 del 24 giugno 1994
«L'art. 1458 c.c., nella parte in cui prevede che l'effetto retroattivo della risoluzione del contratto per inadempimento non si estende, nel caso di contratti ad esecuzione continuata o periodica, alle prestazioni già eseguite, esclude la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10482 del 22 ottobre 1993
«Con riguardo al cosiddetto leasing finanziario, stabilire se il canone dovuto dal detentore del bene costituisca corrispettivo del godimento di questo per una durata prestabilita, di guisa che tale funzione di godimento viene a prevalere su...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2070 del 20 febbraio 1993
«La sentenza di accertamento della risoluzione di un contratto ad esecuzione continuata, quale quello di locazione, per recesso unilaterale di una parte, ai sensi dell'art. 1373 c.c., o per diniego di rinnovazione alla prima scadenza, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11810 del 12 dicembre 1990
«Il contratto, con il quale si assuma l'impegno di ricercare e procacciare clienti in favore di una compagnia di assicurazione, nonché di stipulare le relative polizze, dietro una provvigione dovuta all'atto della sottoscrizione di ciascuna polizza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3767 del 22 ottobre 1976
«Nella compravendita a consegne ripartite, la risoluzione per inadempimento circoscritto a singole prestazioni non estende i suoi effetti alle prestazioni già eseguite, nonostante che la rilevanza risolutoria dell'inadempimento debba essere sempre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5933 del 14 marzo 2011
«L'eccezione d'inadempimento è invocabile, oltre che per paralizzare la domanda di adempimento, anche al fine di escludere il diritto della controparte di far accertare e richiedere la risoluzione del contratto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1690 del 26 gennaio 2006
«...un comportamento di inadempimento come contrario a buona fede ai fini di giustificare un'eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c. e poi lo consideri di scarsa importanza ai fini di un'azione di risoluzione del contratto per inadempimento.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 307 del 16 gennaio 1996
«Con riguardo al mezzo di autotutela previsto dall'art. 1460 c.c. (utilmente invocabile anche nel contratto di lavoro subordinato tenuto conto della sua tipica natura di contratto a prestazioni corrispettive) se la parte chiamata successivamente ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8314 del 26 maggio 2003
«In tema di risoluzione contrattuale ed in ipotesi di eccezione di inadempimento, poiché l'art. 1460 c.c. non pone alcuna limitazione temporale o modale all'esperibilità dell'eccezione, salva l'ipotesi di termini differenziati di adempimento, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4529 del 28 marzo 2001
«L' exceptio inadimpleti contractus , di cui all'art. 1460 c.c., è invocabile, oltre che al fine di paralizzare la domanda di adempimento, anche nei confronti di una domanda di risoluzione del contratto promossa dalla controparte.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10506 del 7 dicembre 1994
«Al fine del relativo accertamento assume rilevante importanza la circostanza che la giustificazione del rifiuto sia resa nota alla controparte solo in occasione del giudizio e non in occasione dell'attività posta in essere allo scopo di conseguire...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13840 del 9 giugno 2010
«Nei contratti con prestazioni corrispettive, ai fini della pronuncia di risoluzione per inadempimento in caso di inadempienze reciproche, il giudice di merito è tenuto a formulare un giudizio - incensurabile in sede di legittimità se congruamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20614 del 24 settembre 2009
«Nei contratti con prestazioni corrispettive, ai fini della pronuncia di risoluzione per inadempimento in caso di inadempienze reciproche, è necessario far luogo ad un giudizio di comparazione in ordine al comportamento di ambo le parti, al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6756 del 5 maggio 2003
«Nel caso di contrapposte domande di esecuzione in forma specifica di un contratto preliminare e di risoluzione di detto contratto per inadempimento, il giudice del merito deve procedere ad una valutazione comparativa ed unitaria degli...»