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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5897 del 7 dicembre 1995
«In tema di procedimento in camera di consiglio (nella specie disciplinato dall'art. 666 c.p.p.), qualora al difensore di fiducia dell'interessato non sia stato dato il prescritto avviso ed egli non sia, per questo, comparso all'udienza, rimane...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4217 del 16 luglio 1997
«Allorché la causa di ricusazione sia divenuta nota durante l'udienza, è tardiva la presentazione dell'istanza successivamente al ritiro del giudice in camera di consiglio per la deliberazione, in quanto l'epilogo dell'udienza coincide con la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30383 del 13 settembre 2006
«È inammissibile la ricusazione di componenti di una sezione della Corte di cassazione chiamati a decidere sulla ricusazione di giudici di altra sezione, e su tale dichiarazione la S.C. decide in camera di consiglio con procedimento de plano che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3572 del 5 agosto 1994
«Nel procedimento incidentale di appello in materia di misure cautelari personali, quando l'interessato abbia nominato due difensori, entrambi hanno diritto all'avviso della data dell'udienza camerale; tuttavia, ove sia stata omessa la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4798 del 15 dicembre 1992
«Ne consegue che l'omessa notificazione dell'avviso della data d'udienza ad uno dei due difensori non consentendo a costui di esercitare il suo mandato, determina una nullità a regime cosiddetto «intermedio» ex artt. 180 e 179 comma primo c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5678 del 10 febbraio 1997
«Nel procedimento di camera di consiglio disciplinato dall'art. 127 c.p.p., pur non prevedendosi espressamente l'obbligo di deposito dei relativi atti, prima dell'udienza di discussione (come invece previsto, ad esempio, dagli artt. 309, comma...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 8 giugno 1999
«Nel procedimento di esecuzione avente ad oggetto la confiscabilità di un bene, l'amministrazione dello Stato è titolare di un interesse alla decisione dalla quale può derivarle, in modo diretto e immediato, un pregiudizio o un vantaggio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39928 del 26 novembre 2002
«L'inosservanza dell'art. 125, comma 4, c.p.p., secondo il quale il giudice decide in camera di consiglio senza la presenza dell'ausiliario designato ad assisterlo e delle parti e la sua deliberazione è segreta, è sfornita di sanzione processuale;...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 127 del 23 dicembre 1992
«Il rinvio all'art. 127 c.p.p. operato in altre norme dello stesso codice con la formula «secondo le forme previste» o con altre equivalenti riguarda le regole di svolgimento dell'udienza camerale, ma non implica, di per sé, la ricezione completa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17068 del 3 maggio 2011
«In tema di procedimenti in camera di consiglio, la richiesta di partecipazione all'udienza da parte dell'imputato deve essere presentata, a pena di decadenza, entro il termine di cinque giorni antecedenti l'udienza di cui all'art. 127, comma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44387 del 10 dicembre 2001
«La norma dell'art. 45 bis disp. att. c.p.p., che disciplina la partecipazione a distanza dell'imputato o del condannato all'udienza nel procedimento camerale, non attribuisce all'interessato detenuto fuori della circoscrizione del giudice...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1212 del 7 febbraio 1995
«Nel giudizio di appello avverso sentenza pronunciata con il rito abbreviato, che si svolge, ai sensi degli artt. 443 e 599 c.p.p., in camera di consiglio con le forme previste dall'art. 127 c.p.p., deve essere l'imputato, il quale sia sottoposto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 244 del 16 gennaio 1995
«Pure a seguito della sentenza costituzionale n. 10 del 1993, agli imputati che non conoscono la lingua italiana non va fatto alcun avvertimento della loro facoltà di comparire all'udienza per l'appello in camera di consiglio con atto tradotto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11116 del 4 novembre 1994
«Nella fase d'appello che si svolga in camera di consiglio, ex art. 599 c.p.p., l'imputato deve essere sentito solo se ne abbia fatto richiesta ma tale richiesta deve essere presentata a pena di decadenza, con l'osservanza del termine di cui al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1806 del 16 gennaio 2003
«Nel procedimento d'appello avverso le ordinanze emesse dal Gip in materia di misure cautelari personali, il termine per l'avviso alle parti e ai difensori del giorno dell'udienza è quello generale di dieci giorni stabilito dall'art. 127 c.p.p. per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37725 del 8 novembre 2002
«In tema di archiviazione, qualora il giudice per le indagini preliminari non accolga la richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero e provveda a fissare la data dell'udienza in camera di consiglio ex art. 409, comma 2, c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1739 del 30 aprile 1996
«In tema di riesame di misure cautelari reali, l'art. 324, comma 6 c.p.p. prescrive che l'avviso per l'udienza in Camera di consiglio sia dato in ogni caso al difensore, ed alla persona legittimata a proporre l'impugnazione solo se la stessa abbia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 352 del 14 febbraio 1997
«La disposizione contenuta nell'art. 409, comma sesto, c.p.p., che riconosce espressamente alla parte offesa la legittimazione a ricorrere per cassazione avverso l'ordinanza di archiviazione pronunciata all'esito della camera di consiglio, senza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2853 del 29 gennaio 1996
«In tema di impugnazione di misure cautelari reali, l'art. 127, primo comma c.p.p., che prescrive l'avviso dell'udienza in camera di consiglio alle parti, alle altre persone interessate e ai difensori, risulta specificato dal disposto dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4014 del 18 dicembre 1992
«Neppure tale natura perentoria è desumibile dal disposto del settimo comma dell'art. 127 c.p.p. che impone comunicazioni o notificazioni «senza ritardo» alle parti dei provvedimenti svoltisi in camera di consiglio, in quanto la sua genericità non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1441 del 29 agosto 1990
«Secondo il disposto dell'art. 409 nuovo c.p.p., nel caso in cui non ritenga di accogliere la richiesta di archiviazione formulata dal P.M., il Gip è tenuto a fissare l'udienza in camera di consiglio - che va celebrata secondo le forme di cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1713 del 16 gennaio 2003
«Il principio dell'immutabilità del giudice, sancito dall'art. 525, secondo comma c.p.p., pur essendo espressamente riferito alla sentenza pronunciata a seguito di dibattimento, è applicabile anche all'ordinanza emessa all'esito della procedura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5358 del 27 aprile 1999
«In tema di procedimenti in camera di consiglio la richiesta di partecipazione all'udienza da parte dell'imputato deve precedere il momento di allegazione dell'impedimento, sicché la contemporaneità delle richieste contraddice alla disposizione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4214 del 7 aprile 1998
«Nella fase di appello del giudizio abbreviato — che si svolge in camera di consiglio, ai sensi degli artt. 443, comma quarto, e 599 c.p.p. — l'udienza è rinviata se sussiste un legittimo impedimento dell'imputato che ha manifestato la volontà di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2950 del 10 marzo 1998
«Poiché la partecipazione delle parti e dei loro difensori al giudizio di appello che si svolge in camera di consiglio nelle forme di cui all'art. 599 c.p.p. è solo eventuale, l'imputato, una volta regolarmente avvisato, non ha diritto ad un rinvio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 579 del 18 gennaio 1996
«Il mancato rinvio del procedimento di appello, svolto con il rito della camera di consiglio ai sensi dell'art. 599 c.p.p., pur in presenza di un impedimento assoluto del difensore, non costituisce motivo di «nullità» in quanto tale procedimento è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9962 del 20 settembre 1994
«La partecipazione delle parti e dei loro difensori al giudizio di appello che si svolge in camera di consiglio secondo quanto stabilito dall'art. 599 c.p.p., è solo eventuale. L'imputato perciò, una volta regolarmente avvisato, non ha diritto ad...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31312 del 19 settembre 2002
«In tema di termini di impugnazione, poiché l'art. 585 c.p.p. ne regola la decorrenza con riferimento ad ogni tipo di provvedimento giurisdizionale e non alla sola sentenza dibattimentale, anche all'impugnazione avverso sentenza di non luogo a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1730 del 29 luglio 1998
«Qualora il giudice dell'esecuzione abbia omesso di fissare l'udienza in camera di consiglio ed abbia adottato un provvedimento de plano fuori dei casi espressamente stabiliti, si determina una nullità di ordine generale e di carattere assoluto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2418 del 11 giugno 1998
«Nel procedimento di esecuzione e in quello di sorveglianza di cui agli artt. 666 e 678 c.p.p. la mancata notifica al difensore di fiducia — del quale è necessaria la partecipazione e perciò obbligatoria la presenza — dell'avviso di udienza in...»