-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10850 del 10 luglio 2003
«Il regime pattizio della previsione degli interessi di mora ne impone l'applicazione a tutte le ipotesi di ritardato adempimento, quand'anche derivante dalla invalidazione ope legis di una clausola originaria che escludeva l'inadempimento stesso...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11656 del 12 maggio 2008
«Ai fini della qualificazione in termini di «contratto di vendita di cosa futura» della vendita di immobile da costruire su fondo di proprietà del cedente, il quale si assume la realizzazione dell'opera a proprio rischio e con la propria...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2401 del 13 novembre 1970
«La qualità di cosa fungibile dell'oggetto o la predeterminazione del prezzo non costituiscono di per sé soli elementi che possano far ritenere sussistente lo specifico interesse alla esecuzione immediata del contratto, secondo la previsione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5132 del 19 aprile 2000
«Al fine di attribuire ad una convenzione negoziale la natura giuridica di contratto di compravendita ovvero di semplice preliminare, è determinante l'identificazione del comune intento delle parti diretto, nel primo caso, al trasferimento della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3733 del 21 giugno 1985
«Nell'indagine diretta ad individuare la natura preliminare o definitiva di un contratto di vendita occorre ricercare l'effettiva volontà dei contraenti, per accertare se essa sia stata rivolta direttamente al trasferimento della proprietà ovvero a...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8794 del 28 giugno 2000
«L'inserzione automatica di norme imperative in sostituzione di una clausola contrattuale affetta da nullità può dirsi legittima, a norma dell'art. 1419, comma secondo c.c., soltanto se la sostituzione stessa debba avvenire «di diritto», in forza,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16031 del 19 luglio 2007
«In caso di compravendita delle azioni di una società, che si assume stipulata ad un prezzo non corrispondente al loro effettivo valore, senza che il venditore abbia prestato alcuna garanzia in ordine alla situazione patrimoniale della società...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1046 del 8 febbraio 1983
«In tema di rescissione di un contratto di compravendita per lesione «ultra dimidium», il supplemento del prezzo a carico del compratore, per la riduzione ad equità del contratto stesso, secondo la previsione dell'art. 1450 c.c., mediante una...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10482 del 22 ottobre 1993
«Con riguardo al cosiddetto leasing finanziario, stabilire se il canone dovuto dal detentore del bene costituisca corrispettivo del godimento di questo per una durata prestabilita, di guisa che tale funzione di godimento viene a prevalere su...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4954 del 28 maggio 1990
«Ove sorga tra le parti una controversia circa la validità e l'efficacia d'un contratto di compravendita, per cui sia stato dalle parti convenuto di affidare ad un terzo la determinazione del prezzo, secondo la previsione dell'art. 1473 c.c., è...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6133 del 17 novembre 1980
«Il luogo di pagamento del prezzo indicato dall'art. 1498, ultimo comma, c.c. nel domicilio del venditore, in applicazione del principio generale di cui all'art. 1182, comma terzo, c.c., è sostituito dal luogo in cui; a norma dell'art. 44 della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7594 del 9 luglio 1991
«Anche nella vendita immobiliare a corpo, la menzione nel contratto della misura dell'immobile, costituisce, nella previsione dell'art. 1538 c.c., un elemento cui la norma stessa, ricorrendo determinati presupposti di carattere oggettivo (scarto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 827 del 29 gennaio 1983
«Nell'ipotesi di vendita «a corpo» si può far luogo alla revisione del prezzo, ai sensi dell'art. 1538 c.c., solo quando la considerazione dell'estensione dell'immobile così come enunciata in contratto abbia concorso a determinare il regolamento...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9 del 4 gennaio 1974
«Nel contratto estimatorio anche se non è necessario che sia prefissato un termine entro cui l' accipiens ha facoltà di restituire la merce al tradens , anziché pagarne il prezzo, è tuttavia necessario che all' accipiens stesso venga assicurato...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3511 del 4 agosto 1977
«Nella somministrazione, il rinvio che l'art. 1561 c.c. fa all'art. 1474 dello stesso codice ha carattere integrativo della pattuizione, e non sostitutivo della volontà dei contraenti, dettando criteri particolari di applicazione della disciplina...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3393 del 8 aprile 1999
«L'obbligo del committente di pagare all'appaltatore il cosiddetto prezzo dell'appalto, ossia corrispettivo della sua prestazione, traendo la sua origine dal contratto d'appalto, si configura come debito di valuta, senza che tale natura muti nel...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1411 del 10 febbraio 1987
«In materia di appalto, allorquando il committente, anziché portare a compimento l'opera, sia pure difformemente dalla originaria previsione, abbia dato disdetta del contratto, lasciando l'opera stessa incompleta e sottraendo, così, all'appaltatore...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11469 del 21 dicembre 1996
«Le parti di un contratto di appalto, nell'esercizio della loro autonomia negoziale, possono derogare alla normativa in tema di revisione del prezzo, lasciando interamente a carico dell'appaltatore, con la pattuizione dell'invariabilità del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9520 del 9 settembre 1995
«Il credito dell'appaltatore per revisione prezzi diviene liquido ed esigibile solo con la sentenza che ne accerta la sussistenza e ne determina l'ammontare, sicché non possono spettare interessi moratori prima della liquidazione, che rende...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12076 del 9 novembre 1992
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 1664 c.c., il diritto dell'appaltatore alla revisione dei prezzi è subordinato al duplice accertamento che vi sia stato un aumento, in misura superiore al decimo del prezzo convenuto, del costo dei materiali e...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4514 del 14 luglio 1980
«L'istituto della revisione del prezzo dell'appalto, disciplinato dall'art. 1664 c.c., si applica integralmente anche agli appalti di servizi, e quindi la revisione deve essere riconosciuta solo nel caso di variazioni dei costi superiori al decimo...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6595 del 19 marzo 2009
«In tema di revisione dei prezzi nell'appalto di opere pubbliche, ove la pretesa dell'appaltatore venga espressamente ricondotta alla previsione di una specifica clausola del contratto e si sostanzi nell'affermazione per la quale quella clausola...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13067 del 14 luglio 2004
«L'accertamento relativo alla natura dell'accordo stipulato, che si traduce nella interpretazione della volontà negoziale delle parti secondo i criteri di cui agli artt. 1362 e ss. c.c., implica un apprezzamento demandato al giudice di merito,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 534 del 20 gennaio 1997
«Anche nel deposito dei magazzini generali di alimenti deperibili in celle frigorifere con prezzo commisurato alla superficie allocata, che pure integra una fattispecie contrattuale atipica (per le modalità di pagamento del prezzo in base alla...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 28042 del 25 novembre 2008
«L'azione di arricchimento senza causa ha carattere sussidiario ed è quindi inammissibile, ai sensi dell'art. 2042 cod. civ., allorché chi la eserciti, secondo una valutazione da compiersi in astratto e perciò prescindendo dalla previsione del suo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7882 del 27 settembre 1994
«Posto che il patto commissorio va definito come l'accordo con cui il debitore destina in proprietà definitiva al proprio creditore, a soddisfo parziale o totale del proprio debito, un bene in garanzia per l'ipotesi di propria inadempienza, senza...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9034 del 5 dicembre 1987
«Ne consegue che il terzo a cui favore è prevista la stipulazione acquistando l'autonomo diritto, consistente nella pretesa della stipulazione del contratto definitivo, in caso di inadempimento del promittente, può avvalersi della tutela di cui...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14532 del 8 novembre 2000
«Conseguentemente, ove il promissario acquirente agisca per l'esecuzione in forma specifica ai sensi dell'art. 2932 c.c., il giudice, accolta la domanda, nello stabilire le modalità ed i termini entro i quali l'attore deve adempiere la propria...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16505 del 4 novembre 2003
«L'art. 72 1. fall., che disciplina gli effetti del sopravvenuto fallimento sul contratto di vendita non ancora eseguito dai contraenti, è applicabile anche al caso del contratto preliminare di vendita di immobile e del fallimento del promissario...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6209 del 21 giugno 1999
«Il prezzo della somministrazione di energia elettrica da parte di un ente fornitore di tale servizio, che venga pagato annualmente o a scadenze inferiori all'anno in relazione ai consumi verificatisi per ciascun periodo configura una prestazione...»