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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28987 del 10 dicembre 2008
«Il carattere sostanzialmente alimentare dell'assegno di mantenimento a favore del figlio maggiorenne, in regime di separazione, comporta che la normale retroattività della statuizione giudiziale di riduzione al momento della domanda vada...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 185 del 22 gennaio 1976
«Quando invece, l'obbligazione risarcitoria derivi da inadempimento contrattuale, i medesimi interessi decorrono solo dalla domanda giudiziale, quale atto idoneo a costituire in mora il debitore, anche se, a quella data, il credito non sia ancora...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4983 del 11 marzo 2004
«...in debito di valuta il cui importo si somma a quello dell'obbligazione rimasta inadempiuta ed, al pari di quest'ultima, è produttivo di interessi legali corrispettivi con decorrenza dalla data della domanda giudiziale ovvero della liquidazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 260 del 11 gennaio 2006
«La compensazione legale, a differenza di quella giudiziale, opera di diritto per effetto della sola coesistenza dei debiti, sicché la sentenza che l'accerti è meramente dichiarativa di un effetto estintivo già verificatosi, né l'automatismo è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3823 del 1 aprile 1995
«La disposizione che esclude la rilevabilità di ufficio della compensazione, contenuta sul comma 1 dell'art. 1242 c.c., si riferisce sia alla compensazione giudiziale che a quella legale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2037 del 5 giugno 1976
«La compensazione estingue ope legis i debiti contrapposti per effetto del fatto oggettivo della loro coesistenza, sicché la dichiarazione giudiziale della parte che oppone la compensazione legale equivale ad una manifestazione di volontà diretta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2009 del 21 maggio 1975
«...verificata la coesistenza dei due debiti — non si applica alla compensazione giudiziale, perché, potendo questa aver luogo soltanto ope iudicis , l'effetto della estinzione dei due debiti dal giorno della loro coesistenza non può mai verificarsi.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4073 del 22 aprile 1998
«È esclusa la compensazione legale, per illiquidità del credito contrapposto, se contestato, mentre è esclusa quella giudiziale se il giudice del merito accerta che esso non è di pronta liquidazione, ovvero se a tal fine pende altro giudizio,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1650 del 29 aprile 1977
«Qualora sia opposto in compensazione un credito liquido ovvero di facile e pronta liquidazione, il giudice del merito deve provvedere al riguardo dichiarando la compensazione legale o pronunciando la compensazione giudiziale, ovvero, qualora...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1924 del 16 maggio 1975
«La differenza fra la compensazione legale e quella giudiziale risiede nel fatto che mentre nella prima la liquidità del credito opposto in compensazione è anteriore al giudizio, nella seconda, invece, il credito non è liquido, ma viene liquidato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13208 del 31 maggio 2010
«...volontà del debitore di pagare la somma dovuta sia "necessitata", poiché assunta a fronte di un provvedimento giudiziale provvisoriamente esecutivo, senza che ciò escluda la volontà di insistere nella contestazione della pretesa della controparte.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2055 del 22 giugno 1972
«Il sequestro giudiziale penale di un credito rende questo inesigibile fino al sopravvenire dell'ordine del giudice che ne consenta l'esazione ad un determinato soggetto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 620 del 10 marzo 1970
«Per difetto del requisito della certezza non è ammissibile la compensazione legale rispetto a crediti riconosciuti da una sentenza o da altro titolo giudiziale, provvisoriamente eseguibile. Invero la provvisoria esecuzione facoltizza la semplice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10025 del 27 aprile 2010
«... Le stesse esigenze poste a base della citata norma giustificano l'ammissibilità anche della compensazione giudiziale nel fallimento, per la cui operatività è necessario che i requisiti dell'art. 1243 c.c. Ricorrano da ambedue i lati e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21923 del 15 ottobre 2009
«La compensazione giudiziale, prevista dall'art. 1243, secondo comma, c.c., è ammessa soltanto se il giudice del merito, nel suo discrezionale apprezzamento, riconosce la facile e pronta liquidità del credito opposto in compensazione, con la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9904 del 20 giugno 2003
«La compensazione giudiziale prevista dall'art. 1243, secondo comma, c.c., può essere disposta quando il credito, pur non essendo liquido, è di facile e pronta liquidazione, non ostando alla possibilità di una pronta liquidazione la semplice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2480 del 19 febbraio 2003
«La domanda di restituzione o riduzione in pristino della parte che ha eseguito delle prestazioni in base a sentenza cassata, prevista dall'art. 389 c.p.c., può essere proposta nello stesso giudizio di rinvio oppure in separata sede, e, in tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12664 del 25 settembre 2000
«La compensazione giudiziale è ammessa nella sola ipotesi in cui il credito opposto sia (oltreché esigibile ed omogeneo al controcredito) di facile e pronta liquidazione, con la conseguenza che la mancanza di tale condizione (che si verifica non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2176 del 25 febbraio 1995
«La compensazione giudiziale prevista dall'art. 1243 comma 2 c.c., presupponendo l'accertamento del contro-credito da parte del giudice innanzi al quale la compensazione è stata eccepita, non può fondarsi su di un credito la cui esistenza dipenda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1393 del 7 febbraio 1995
«La compensazione giudiziale è ammessa solo se il giudice riconosca la facile e pronta liquidità del credito, in senso lato e con riferimento anche all' an debeatur .»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1114 del 1 febbraio 1995
«Il credito risarcitorio per inadempimento contrattuale si trasforma in credito pecuniario per effetto e dal momento della quantificazione giudiziale. Ne consegue che la sua estinzione per compensazione, in ragione di coesistenza con credito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11850 del 29 novembre 1993
«La compensazione giudiziale è ammessa solo se il giudice riconosca, con apprezzamento rimesso al suo potere discrezionale, non sindacabile in sede di legittimità, la facile e pronta liquidità del credito opposto, salvo che ad iniziativa del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10352 del 19 ottobre 1993
«Nel caso in cui ad una domanda di pagamento proposta in via principale venga contrapposta, in via riconvenzionale, una domanda produttiva anche di effetti estintivi dell'obbligazione di cui alla richiesta formulata in via principale, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1784 del 12 febbraio 1993
«La disciplina della compensazione giudiziale non è applicabile nella controversia in cui le parti facciano valere contrapposti crediti derivanti dal medesimo rapporto, anche se uno di essi trovi titolo nella legge e l'altro nel contratto, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6237 del 3 giugno 1991
«La compensazione giudiziale è inammissibile quando venga contestata l'esistenza del credito opposto in compensazione, salvo che il giudice del merito — con apprezzamento insindacabile in sede di legittimità, ove correttamente motivato — ritenga la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 431 del 22 gennaio 1982
«La compensazione giudiziale, prevista dall'art. 1243, secondo comma, c.c., presupponendo l'accertamento del controcredito da parte del giudice dinanzi al quale la compensazione è fatta valere, non può fondarsi su di un credito la cui esistenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 972 del 14 marzo 1975
«La compensazione giudiziale di una parte di un credito opera quale fatto estintivo del medesimo, sino a concorrenza del contrapposto credito accertato a favore dell'altra parte, senza potere incidere sulla decorrenza degli interessi che devono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9912 del 24 aprile 2007
«La compensazione, quale fatto estintivo dell'obbligazione, può essere dedotta come motivo di opposizione all'esecuzione forzata, fondata su titolo esecutivo giudiziale coperto dalla cosa giudicata, qualora il credito fatto valere in compensazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2096 del 31 gennaio 2007
«Il dato temporale cui fare riferimento per stabilire se ricorra o meno un'ipotesi di estinzione dell'obbligazione per compensazione, anche in caso di compensazione giudiziale, è quello dell'insorgenza e non quello dell'accertamento del credito,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5629 del 16 novembre 1985
«...sua identità causale e, pertanto, privando della titolarità del credito il cedente, rende a quest'ultimo inopponibile l'eccezione di compensazione giudiziale con tale credito, di altro credito del debitore ceduto inerente al medesimo rapporto.»