Un lavoratore non può essere punito due volte con una sanzione disciplinare per uno stesso fatto. (continua a leggere)
L’accertamento per presunzioni, attraverso una verifica degli orari di accesso, del fatto che il dipendente di un hotel abbia sottratto denaro dalla cassaforte di una stanza, ne giustifica il licenziamento. (continua a leggere)
La clausola che preveda un patto di prova di durata maggiore rispetto a quanto previsto dalla contrattazione collettiva va sostituita di diritto, sempre che il prolungamento non si riveli stabilito anche a favore del lavoratore. (continua a leggere)
C’è abuso o uso improprio dei permessi da legge 104 solo se manca il nesso tra l’assenza dal lavoro e l’assistenza al familiare disabile. (continua a leggere)
Il datore di lavoro può licenziare il dipendente in base alle informazioni ottenute eseguendo controlli di cui i lavoratori siano informati. (continua a leggere)
Congedo parentale speciale per i genitori, in seguito alla chiusura delle scuole a causa del Coronavirus. (continua a leggere)
Il risarcimento del danno da ritardato pensionamento non è "automatico" e deve essere provato dal lavoratore. (continua a leggere)
È stata riconosciuta la causa di servizio per un tumore del nervo acustico insorto in seguito all’utilizzo prolungato del cellulare sul lavoro. (continua a leggere)
Esclusione del diritto alla reintegrazione se la condotta ascrivibile al lavoratore non è tipizzata dal CCNL. (continua a leggere)
Il Tribunale di Firenze ha stabilito che gli insulti inviati privatamente ad altri colleghi non hanno rilevanza sul piano disciplinare. (continua a leggere)