(massima n. 1)
Sussiste la giurisdizione del g.a. sulla controversia avente ad oggetto procedure ablative conseguenti a dichiarazioni di pubblica utilitą in cui i proprietari di un'area occupata nell'ambito di un procedimento ablativo chiedono il risarcimento del danno, deducendo che l'opera era stata terminata oltre il termine di efficacia della dichiarazione di pubblica utilitą e che le successive proroghe del termine stesso sarebbero illegittime. In tal caso, infatti, l'accertamento dell'illegittimitą delle proroghe costituisce oggetto principale del giudizio promosso e la situazione soggettiva fatta valere con tale azione, a fronte dell'esercizio di un potere autoritativo che si assume essere stato illegittimamente esercitato, ha consistenza di interesse legittimo (fattispecie rientrante "ratione temporis" nella disciplina di cui all'art. 34 D.Lgs. 31 marzo 1998 n. 80, come sostituito dall'art. 7, comma 1, lett. b, L. 21 luglio 2000 n. 205).