(massima n. 1)
Il rito del lavoro non è incompatibile con la pronunzia di sentenze non definitive, non solo sulle questioni pregiudiziali menzionate dall'art. 420 c.p.c., ma anche su questioni di merito, con la conseguenza che legittimamente il giudice può provvedere ad emettere sentenza di condanna generica, riservando al prosieguo del giudizio la determinazione del quantum.