(massima n. 1)
Rispetto al delitto di sottrazione consensuale di minorenni, il comportamento del minore non può integrare gli estremi della circostanza attenuante del fatto doloso della persona offesa, prevista dall'art. 62 n. 5; ciò in quanto, nella suddetta ipotesi delittuosa, soggetto passivo del reato è il genitore esercente la patria potestà o il tutore, mentre il minore non assume la posizione di persona offesa, ma piuttosto quello di coautore del reato.