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Articolo 726 Codice di procedura penale

(D.P.R. 22 settembre 1988, n. 447)

[Aggiornato al 30/11/2024]

Citazione di testimoni a richiesta dell'autoritą straniera

Dispositivo dell'art. 726 Codice di procedura penale

Fonti → Codice di procedura penale → LIBRO UNDICESIMO - Rapporti giurisdizionali con autoritą straniere → Titolo III - Rogatorie internazionali → Capo I - Rogatorie dall'estero

1. La citazione dei testimoni residenti o dimoranti nel territorio dello Stato, richiesta da una autorità giudiziaria straniera, è trasmessa al procuratore della Repubblica del luogo in cui deve essere eseguita, il quale provvede per la notificazione a norma dell'articolo 167(1).

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Note

(1) Al Procuratore spetta solamente un vaglio di natura formale dei presupposti essenziali e specificatamente in merito alla legittimazione attiva dell'autorità richiedente, al rispetto delle norme convenzionali, alla competenza per territorio e al controllo di ammissibilità del ministro.

Ratio Legis

Tale forma di rogatoria non richiede alcuna procedura di deliberazione e controllo in ragione della sua natura prettamente esecutiva e fronte della mancanza di effetti sulla libertà del soggetto destinatario.

Spiegazione dell'art. 726 Codice di procedura penale

Le rogatorie, costituenti in generale l'assistenza giudiziaria internazionale, rappresentano una modalità di acquisizione probatoria nel territorio straniero. Non bisogna pensare solamente all'acquisizione di documenti, posto che le rogatorie possono riguardare anche il compimento di attività richieste dallo Stato ad un altro.

Tra tali attività rientra anche la citazione dei testimoni residenti o dimoranti all'interno del territorio italiano richiesta da una autorità giudiziaria straniera. La richiesta è trasmessa al procuratore della Repubblica del luogo in cui la citazione deve essere eseguita, il quale provvede alle relative notificazioni ai sensi dell'art. 167.

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