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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5513 del 13 maggio 1978
«Ai fini del delitto di atti osceni la cella carceraria è luogo aperto al pubblico. Infatti, per luogo aperto al pubblico deve intendersi quell'ambiente anche ad accessibilità non generalizzata e libera per tutte le persone che vogliano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3670 del 15 aprile 1993
«...di malafede contrattuale, comprende, ovviamente, nella sua ampia accezione, senza che vi fosse bisogno di uno specifico richiamo, anche gli inadempimenti concernenti cose od opere necessarie a uno stabilimento pubblico o a un pubblico servizio.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38820 del 22 novembre 2006
«In tema di esercizio arbitrario delle proprie ragioni (art. 393 c.p.), la pretesa arbitrariamente attuata dall'agente deve corrispondere perfettamente all'oggetto della tutela apprestata in concreto dall'ordinamento giuridico di guisa che ciò che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1174 del 28 gennaio 1999
«...sorgenti dal contratto di fornitura stipulato con la pubblica amministrazione, ma occorre altresì che, per effetto dell'inadempimento, vengano a mancare, in tutto o in parte, le cose od opere «necessarie» allo stabilimento o al servizio pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9525 del 21 agosto 1998
«Alla stregua della lettera e della ratio della fattispecie di inadempimento di contratti di pubbliche forniture, descritta dall'art. 355 c.p., il requisito della necessità delle cose od opere per uno stabilimento pubblico o per un pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6271 del 26 giugno 1997
«In tema di oltraggio a un pubblico ufficiale, quando l'espressione altrimenti offensiva è strettamente funzionale al ristabilimento della corretta azione dell'ufficio, questa deve considerarsi come lecita manifestazione di diritto di critica che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27247 del 20 giugno 2013
«...(Fattispecie di annullamento dell'ordinanza dichiarativa della competenza del pubblico ministero a provvedere all'esecuzione del sequestro preventivo di uno stabilimento siderurgico secondo le statuizioni impartite dal tribunale del riesame).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2735 del 2 febbraio 2017
«...pubblico, che ha un interesse differenziato all'esercizio della balneazione nello specchio di mare antistante, sicché anche l’alterazione dell’acqua marina è idonea a turbare l’esercizio del possesso corrispondente al diritto del concessionario.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17391 del 18 aprile 2018
«Sussiste la circostanza aggravante del fatto commesso su cose esistenti in uffici o stabilimenti pubblici, nel caso in cui il furto sia commesso in un ospedale, inserito nel servizio nazionale e, pertanto, stabilimento pubblico.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5160 del 21 settembre 1981
«...dell'attività di ricezione del direttore del carcere ex art. 80 citato, come ivi configurate, comportano un implicito riconoscimento allo stesso, quale pubblico ufficiale, dell'autorizzazione a redigere atti pubblici ai sensi dell'art. 2699 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11357 del 11 novembre 1998
«...dei residenti, prevista per caratterizzare l'obbligazione del gestore di tale esercizio commerciale pubblico, può esser idonea a elevarlo a pubblico servizio, con conseguente inclusione dell'immobile nel patrimonio indisponibile dell'ente stesso.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13099 del 27 marzo 2008
«Ai fini della configurabilità dell'aggravante prevista dall'art. 625 n. 7 c.p. per il caso in cui il fatto sia stato commesso su cosa esistente in ufficio o stabilimento pubblico, è indifferente che la cosa non appartenga al detto ufficio o...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39257 del 31 ottobre 2011
«Integra il reato di furto aggravato (art. 624 e 625, comma primo, n. 7 c.p.) l'impossessamento di somme di denaro sottratte dai locali delle "Poste italiane", attualmente costituenti S.p.A., in quanto il servizio postale ha conservato natura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51195 del 18 dicembre 2013
«È configurabile l'aggravante prevista dall'art. 625 n. 7 c.p. se il fatto sia stato commesso su cosa esistente in ufficio o stabilimento pubblico, anche nel caso in cui la cosa sottratta non appartenga al detto ufficio o stabilimento o ad alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22029 del 26 maggio 2015
«Agli effetti dell'art. 625, n. 7, c.p., devono ritenersi comprese nella nozione di "stabilimento pubblico" anche le parti accessorie degli edifici destinati all'esplicazione di pubbliche attività, come le scale, gli ingressi, i corridoi, i...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5193 del 9 dicembre 2016
«Nel caso di specie, a conferma, anche a latere subiecti, la circostanza che la gestione sia assunta da una società a partecipazione pubblica prevalente induce a ravvisare una connotazione in termini di servizio pubblico: per regola generale...»