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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6078 del 11 luglio 1987
«La dichiarazione di residenza anagrafica in una certa abitazione, nello stesso od in un diverso comune, fa piena prova, ai fini della effettività della residenza, contro il dichiarante, sicché il giudice non può non tenerne conto, salvo che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21916 del 12 ottobre 2006
«In base al combinato disposto degli artt. 31 disp. att. c.c. e 44 c.c., ai fini dell'opponibilità ai terzi di buona fede del trasferimento di residenza di una persona fisica è necessaria la denuncia di quest'ultima sia al comune di provenienza che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 662 del 21 gennaio 2000
«Quando, peraltro, manchi una certificazione anagrafica che consenta di identificare il comune in cui è stata eseguita la notificazione con quello della residenza del destinatario al momento dell'atto, e risultino altresì versate in atti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1648 del 2 marzo 1996
«Ai fini della nullità della notifica non basta che il destinatario, il quale sostenga di aver trasferito la residenza in altro comune, produca una certificazione del comune di nuova residenza, dalla quale risulti l'iscrizione nei registri...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3587 del 11 marzo 2003
«Il principio della perpetuatio iurisdictionis — in forza del quale la competenza territoriale del giudice adito rimane ferma, nonostante lo spostamento in corso di causa della residenza anagrafica o del domicilio del minore, a seguito del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2184 del 15 marzo 1996
«Per l'individuazione del giudice competente per territorio a dichiarare la decadenza dalla potestà parentale deve farsi riferimento al luogo di abituale dimora del minore nel momento della presentazione della relativa domanda, senza che assumano...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21750 del 4 dicembre 2012
«In tema di affidamento del figlio naturale, è competente il tribunale per i minorenni del luogo dove si trova la dimora abituale del minore nel momento in cui è stato proposto il ricorso, senza che assuma rilievo la mera residenza anagrafica o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45743 del 10 dicembre 2008
«...confermando la legittimità dell'adozione da parte del giudice di merito del criterio di cui al comma terzo dell'art. 9 del codice di rito, ha ritenuto che l'eccepita residenza anagrafica non corrispondesse all'affermato principio di effettività).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1460 del 16 luglio 1998
«L'art. 157 c.p.p., nel disporre che la notificazione, ove non possa essere eseguita con la consegna personale dell'atto all'interessato, vada fatta nella casa di abitazione o nel luogo in cui l'imputato esercita l'attività lavorativa, privilegia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1687 del 23 febbraio 1993
«...(Nella specie la Corte ha escluso che possano considerarsi atti irripetibili ai sensi e per gli effetti dell'art. 431 c.p.p., gli atti di individuazione fotografica e personale compiuti dalla polizia giudiziaria).a alla residenza anagrafica»).»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 9373 del 28 aprile 2014
«Ai fini della determinazione del giudice territorialmente competente, la certificazione anagrafica in ordine al luogo di residenza di un soggetto ha valore meramente presuntivo circa il luogo dell'effettiva dimora abituale, il quale è accertabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1887 del 30 gennaio 2006
«...138 c.p.c., è sempre valida, a prescindere dalla circostanza che la consegna del piego, nel comune in cui ha la propria residenza il destinatario del piego stesso, non sia avvenuta presso la casa di abitazione (anagrafica) del destinatario stesso.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17453 del 31 luglio 2006
«La notificazione effettuata, ai sensi dell'articolo 139 c.p.c., nel luogo in cui il destinatario ha l'ufficio o dove esercita l'industria o il commercio non postula una relazione di fatto con il luogo di lavoro caratterizzata da una presenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16941 del 11 novembre 2003
«...solo se il notificante ignora incolpevolmente che il luogo di effettiva dimora abituale è diverso da quello ove questi risulti anagraficamente residente, la notificazione può essere legittimamente eseguita presso l'ultima residenza anagrafica.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2814 del 10 marzo 2000
«...anagrafica può costituire soltanto un indizio-presunzione per la sua individuazione; indizio che può essere superato sulla base di qualsivoglia elemento di convincimento idoneo a dimostrare la dimora abituale del soggetto in luogo diverso.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24416 del 16 novembre 2006
«...ovvero ricorrendo ad una normale ricerca anagrafica, il notificante avrebbe accertato, o avrebbe potuto accertare, che all'epoca della notifica il destinatario dell'atto aveva già da tempo trasferito altrove la propria residenza anagrafica).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21778 del 28 agosto 2008
«La notificazione effettuata in un domicilio eletto erroneamente individuato, in difetto dei requisiti richiesti dall'art. 141 c.p.c. è affetta da nullità se effettuata presso il domicilio del destinatario quando la residenza anagrafica non sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 540 del 19 gennaio 2000
«È valida la notificazione eseguita per affissione ai sensi dell'art. 143 c.p.c. nell'ipotesi in cui alla prima notificazione effettuata presso la residenza anagrafica sia risultata la separazione coniugale del destinatario e il suo allontanamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7850 del 24 settembre 1994
«È valida la notificazione eseguita per affissione ai sensi dell'art. 143 c.p.c. nei confronti di persona che pur conservando l'iscrizione anagrafica risulti trasferita all'estero e di cui si ignori l'attuale residenza o domicilio — con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5288 del 6 agosto 1983
«A tal fine, mentre non può essere considerata «negligenza» l'omesso uso di «eccesso di diligenza», deve ritenersi configurabile la «ignoranza colpevole» qualora risulti che nessuna indagine (oltre quella anagrafica conclusasi con esito negativo) è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 993 del 8 febbraio 1985
«Qualora la parte istante per la notificazione di un atto conosca — o all'ufficiale giudiziario procedente risulti — che il destinatario della notificazione si sia trasferito dal luogo indicato nei registri anagrafici, la notificazione stessa deve...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5825 del 5 novembre 1981
«Pertanto, se il destinatario della notificazione, alla stregua di dichiarazioni rese dal portiere dello stabile di residenza anagrafica, risulti «sloggiato per ignota destinazione», la legittimità del ricorso alle suddette formalità non può essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6761 del 6 aprile 2004
«La sussistenza del predetto presupposto di irreperibilità può ricorrere anche in una situazione nella quale nel corso del giudizio si accerti che la società ed il suo amministratore siano stati in concreto rintracciati in altre precedenti e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5927 del 14 marzo 2007
«...residenza nè anagrafica nè effettiva, avendo il notificante provato esclusivamente che una successiva notifica allo stesso indirizzo fu ricevuta da persona addetta alla ricezione della posta e che ivi il destinatario aveva una casa di proprietà).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 833 del 29 marzo 1994
«Le risultanze e le certificazioni anagrafiche, nel loro valore di pubblicità e non costitutivo, inducono una presunzione semplice circa la residenza in un determinato luogo delle sole persone che in esso anagraficamente risultano avere fissato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1500 del 21 aprile 1999
«...notifica era stata eseguita con il rito degli irreperibili, il pretore aveva, con ordinanza, disatteso la suddetta richiesta, rilevando che la notifica degli estratti contumaciali era stata tentata presso la residenza anagrafica del condannato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3303 del 17 luglio 1995
«L'individuazione del magistrato di sorveglianza competente quando l'interessato non è detenuto né internato deve operarsi con riferimento alla nozione tecnica degli elementi distintivi indicati nell'art. 677, comma 2, c.p.p.; relativamente al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13011 del 31 maggio 2006
«Pur se conseguentemente ammissibile, la produzione della documentazione anagrafica — non costituendo il certificato anagrafico prova idonea del diverso luogo di residenza del destinatario della notifica rispetto al luogo ove la notifica è stata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17882 del 22 agosto 2007
«...parasubordinato fosse non nel luogo di residenza della famiglia, ove il lavoratore si ritirava la sera o per trascorrere le festività, ma nel diverso luogo in cui lo stesso, oltre a risiedere anagraficamente, svolgeva l'attività lavorativa).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25737 del 24 ottobre 2008
«...dall'effettiva dimora essendosi egli trasferito altrove ma, poiché il luogo della notifica era risultato essere ancora a quel tempo la sua residenza anagrafica, la S.C. ha ritenuto che l'opposizione tardiva era stata correttamente rigettata ).»