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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12092 del 22 novembre 1995
«Il potere del giudice di valutazione della congruità del termine assegnato alla parte inadempiente per adempiere è esercitabile soltanto in rapporto alla diffida ad adempiere prevista dall'art. 1454 c.c. ai fini della risoluzione del contratto, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 538 del 20 gennaio 1997
«L'eccezione di compensazione corrisponde sempre ad una eccezione riconvenzionale allorché venga sollevata dal titolare del credito di importo maggiore, il quale non pretenda di ottenere nello stesso giudizio il pagamento dell'eccedenza.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9943 del 7 ottobre 1993
«Nel contratto di apertura di credito bancario, i termini che l'art. 1845 c.c. prevede per il preavviso di recesso e per il pagamento del dovuto, nonché la decadenza del termine che l'art. 1186 c.c. prevede per il caso di insolvenza del debitore o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 100 del 9 gennaio 1991
«Il patto che concerne l'adozione di una determinata forma per la futura conclusione di un contratto (o anche per porre validamente in essere un negozio unilaterale) non può estendersi in via analogica ad altre convenzioni non specificamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24274 del 14 novembre 2006
«In tema di contratto di agenzia, l'art. 1750, comma quarto, c.c., nel porre la regola inderogabile secondo cui i termini di preavviso devono essere gli stessi per le due parti del rapporto, esprime un precetto materiale che vieta pattuizioni che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1794 del 9 giugno 1972
«L'obbligo stabilito dall'art. 1569 c.c. in materia di somministrazione, di non recedere senza congruo preavviso, non può essere esteso ad una concessione gratuita di presa d'acqua fatta, senza alcuna determinazione di durata, a mero titolo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25136 del 27 novembre 2006
«Il recesso esercitato dal conduttore produce effetti, determinando la cessazione della locazione, dalla scadenza del termine semestrale di preavviso previsto in contratto, e fino a tale termine il conduttore è tenuto a versare i canoni,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 47 del 13 luglio 1983
«Con riguardo ai contratti di durata (nella specie, appalto continuativo di servizi), per i quali le parti (ovvero la legge o gli usi) prevedano la tacita rinnovazione in difetto di recesso da esercitarsi entro un determinato termine di preavviso,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3530 del 21 maggio 1983
«L' applicabilità delle singole norme via via dettate per l'appalto d'opera e l'appalto di servizi non deriva dal riferimento delle stesse all'uno o all'altro, bensì dalla loro compatibilità o incompatibilità con il contenuto specifico del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10739 del 11 agosto 2000
«L'obbligo posto a carico del mandatario di rimettere al mandante tutto quello che ha ricevuto a causa del mandato (art. 1713, primo comma, c.c.) non sorge solo a seguito della conclusione dell'attività gestoria, ma anche quando si accerti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5372 del 1 giugno 1998
«Caratteri distintivi del contratto di agenzia nel quale il diritto di esclusiva previsto dall'art. 1743 c.c. costituisce un elemento naturale sono la continuità e la stabilità dell'attività dell'agente non escluse ex post dalla esiguità del numero...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5467 del 2 maggio 2000
«Anche in base alla normativa di attuazione della direttiva comunitaria 86/653 (del 18 dicembre 1986) sugli agenti di commercio indipendenti e, in particolare, alla disciplina dettata dall'art. 1748 c.c., nel testo di cui al D.L.vo 15 febbraio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1434 del 5 febbraio 1993
«Il principio della necessità della contestazione immediata, sia pure sommaria, delle ragioni poste, a base del recesso per giusta causa, con la conseguente preclusione di dedurre successivamente fatti diversi da quelli contestati, opera sia per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9386 del 11 luglio 2001
«In base a quanto dispone l'art. 1753 c.c., la disciplina degli agenti di assicurazione è contenuta negli usi e negli accordi collettivi del settore e solo in mancanza di questi è consentito applicare in via analogica le norme del codice civile in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10179 del 26 maggio 2004
«In materia di contratto di agenzia, gli artt. 1750 e 1751 c.c., anche nel nuovo testo introdotto dagli art. 3 e 4 del D.L.vo 10 settembre 1991 n. 303, attuativo della Direttiva CEE n. 653 del 1986, attribuiscono espressamente a ciascuna delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9317 del 26 giugno 2002
«In tema di contratto di agenzia, poiché l'esercizio, da parte del preponente, della facoltà di recedere ad nutum dal rapporto, salvo il dovere del preavviso, non costituisce inadempimento contrattuale, il danno derivante all'agente dal recesso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10934 del 18 maggio 2011
«In tema di cessazione del rapporto di agenzia, il recesso senza preavviso dell'impresa preponente - secondo la disciplina del codice civile prima delle modifiche introdotte, in attuazione della direttiva comunitaria 86/653/CE del 18 dicembre 1986,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7986 del 12 giugno 2000
«In mancanza di esplicita pattuizione in ordine alla possibilità di recedere senza preavviso dal rapporto di agenzia, per esso trova applicazione l'istituto del recesso per giusta causa, valutata questa secondo i criteri di cui all'art. 21.19 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3898 del 20 aprile 1999
«Nel rapporto di agenzia, così come nel rapporto di lavoro subordinato, attesa l'analogia tra i due rapporti, entrambi fondati sull'elemento fiduciario, la necessità di immediata, seppure sommaria, contestazione delle ragioni poste a base del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23455 del 16 dicembre 2004
«In assenza di un'espressa previsione relativa alla possibilità di recedere senza preavviso dal rapporto di agenzia, per lo stesso trova applicazione in via analogica l'istituto del recesso per giusta causa di cui all'art. 2119 c.c., che comporta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 845 del 1 febbraio 1999
«Nell'applicare, nell'ambito del rapporto di agenzia, la regola sul recesso per giusta causa dettata dall'art. 2119 c.c. in relazione al rapporto di lavoro, l'apprezzamento circa la sussistenza nel caso concreto di una giusta causa - cioè di un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3595 del 14 febbraio 2011
«In tema di rapporto di agenzia, l'istituto del preavviso riguarda unicamente il recesso dal contratto di agenzia a tempo indeterminato, e non può essere esteso al contratto di agenzia a tempo determinato, ancorché, in mancanza di allegazione e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21279 del 15 ottobre 2010
«Nel contratto di agenzia, analogamente a quanto previsto nei rapporti di lavoro privi di stabilità, ove non ricorra l'ipotesi della giusta causa, la parte che recede è obbligata a darne preavviso nel termine stabilito ai sensi dell'art. 1750 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19508 del 10 settembre 2009
«In materia di rapporto di agenzia, l'identità dei presupposti tra l'indennità suppletiva di clientela, spettante all'agente ai sensi dell'art. 11 dell'A.E.C., e quella di mancato preavviso, comporta il diritto dell'agente, in caso di spettanza di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11791 del 6 agosto 2002
«L'art. 1751 c.c., quale risulta a seguito delle novelle di cui ai decreti legislativi n. 303 del 1991 e n. 65 del 1999, esclude la garanzia generalizzata della indennità per il caso di scioglimento del contratto di agenzia, prevedendo invece...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14436 del 6 novembre 2000
«Nell'ambito del rapporto di agenzia, all'autonomia delle parti è dato di derogare convenzionalmente alla disciplina legale del recesso, anche riguardo al preavviso, come può avvenire in generale per i rapporti contrattuali a durata indeterminata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10566 del 27 ottobre 1997
«Nel rapporto di agenzia, nel caso in cui, a seguito del recesso dell'impresa mandante, il periodo di preavviso sia in parte lavorato e in parte sostituito dalla relativa indennità, è fornita di motivazione conforme alla legge (art. 1750, comma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16772 del 17 luglio 2009
«In tema di rapporto di agenzia, non integra gli estremi del vizio di motivazione la decisione del giudice di merito che, nel valutare la gravità dell'inadempimento contestato all'agente, ai sensi dell'art. 1751, secondo comma, c.c., con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20725 del 3 ottobre 2007
«In tema di rapporto di agenzia, in relazione alla indennità sostitutiva di preavviso cui può aver diritto l'agente in caso di recesso del preponente, le somme aggiuntive di cui all'art. 12 bis dell'A.E.C. del 1994 si determinano, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11003 del 8 novembre 1997
«È nulla - per indeterminatezza dell'oggetto (ex artt. 1346 e 1418 c.c.) - la clausola di un contratto di agenzia che preveda che il preponente possa unilateralmente, con il solo onere del preavviso, modificare le tariffe provvigionali, salva la...»