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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3901 del 6 dicembre 1968
«Chi ha provveduto ai bisogni dell'avente diritto agli alimenti può esercitare l'azione di regresso verso il coobbligato ex lege senza necessità di diffidare preventivamente quest'ultimo ad adempiere l'obbligazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4833 del 9 agosto 1988
«Qualora i bisogni dell'avente diritto agli alimenti vengano per intero soddisfatti da uno soltanto dei condebitori ex lege , questi può esercitare il regresso pro quota verso il coobbligato senza necessità di una preventiva diffida ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12092 del 22 novembre 1995
«Il potere del giudice di valutazione della congruità del termine assegnato alla parte inadempiente per adempiere è esercitabile soltanto in rapporto alla diffida ad adempiere prevista dall'art. 1454 c.c. ai fini della risoluzione del contratto, ma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6738 del 12 dicembre 1988
«Il domiciliatario, indicato dall'intimante in un atto stragiudiziale di diffida ad adempiere, è legittimato a ricevere la somma offerta dall'intimato, poiché deve ritenersi che l'art. 1208, n. 6 c.c., nel prescrivere che l'offerta deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4310 del 26 marzo 2002
«...può essere dimostrata anche mediante elementi presuntivi, mentre è a carico del destinatario la prova di non averne avuto tempestiva notizia senza sua colpa (fattispecie concernente la diffida ad adempiere un contratto preliminare di vendita).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10687 del 13 maggio 2011
«In tema di inadempimento del contratto preliminare di compravendita immobiliare contenente un termine, non rispettato alla scadenza, per la stipulazione del definitivo, l'esercizio dell'azione di esecuzione in forma specifica, ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5641 del 26 giugno 1987
«Pertanto, è pienamente valida ed efficace la diffida ad adempiere un contratto preliminare di compravendita, intimata, per conto e nell'interesse del contraente, da persona fornita di un semplice mandato verbale, come pure quella sottoscritta da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4436 del 13 agosto 1985
«L'accordo transattivo concernente la proroga del termine per la stipulazione del contratto definitivo di compravendita immobiliare (nella specie, indicato dal promesso venditore nella diffida ad adempiere notificata al promesso compratore ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10127 del 2 maggio 2006
«L'inosservanza di un termine non essenziale previsto dalle parti per la esecuzione di un'obbligazione contrattuale, pur impedendo la configurabilità della risoluzione di diritto, ai sensi dell'art. 1457 c.c. in mancanza di una diffida ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 590 del 30 gennaio 1982
«La diffida ad adempiere, che non prefigga il preciso termine entro cui il contraente inadempiente deve adempiere sotto pena di risoluzione del contratto, è in contrasto con il precetto dell'art. 1454 c.c., in quanto determina nel diffidato una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11356 del 16 maggio 2006
«...parte non inadempiente ben può recedere senza dover proporre domanda giudiziale o intimare la diffida ad adempiere, e trattenere la caparra ricevuta o esigere il doppio di quella prestata senza dover dimostrare di aver subito un danno effettivo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2019 del 21 giugno 1972
«L'esercizio della facoltà di recesso prevista dall'art. 1385 c.c., per il caso di versamento della caparra, non è subordinato né all'esistenza di un termine essenziale, né all'intimazione di una diffida ad adempiere.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16221 del 18 novembre 2002
«La parte adempiente di un contratto preliminare di compravendita, che abbia ricevuto una caparra confirmatoria e si sia avvalsa della facoltà di provocare la risoluzione del contratto mediante diffida ad adempiere (art. 1454 c.c.), può agire in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7182 del 4 agosto 1997
«Con riferimento ad un contratto cui acceda la consegna di una caparra confirmatoria, il contraente non inadempiente che abbia intimato diffida ad adempiere alla controparte, dichiarando espressamente che, allo spirare del termine fissato, il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2557 del 26 maggio 1989
«Il contraente non inadempiente che, dopo avere intimato diffida ad adempiere con dichiarazione che, decorso il termine fissato, il contratto si intenderà senz'altro risolto (art. 1454 c.c.), sia convenuto in giudizio dall'altro contraente il quale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 319 del 11 gennaio 2001
«Ne consegue che il promissario acquirente di un contratto preliminare di vendita, dopo avere inutilmente formulato, nei confronti del promittente venditore, diffida ad adempiere, ed aver instaurato il conseguente giudizio per l'accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16291 del 19 novembre 2002
«Ai fini della risoluzione del contratto, l'art. 1453 c.c. richiede chela responsabilità del debitore per il ritardo nell'adempimento sia imputabile a dolo o colpa, non essendo sufficiente che lo stesso sia stato diffidato ad adempiere ex art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23315 del 8 novembre 2007
«In tema di contratti a prestazioni corrispettive, la diffida ad adempiere ha lo scopo di realizzare, pur in mancanza di una clausola risolutiva espressa, gli effetti che a detta clausola si ricollegano e, cioè, la rapida risoluzione del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3867 del 27 giugno 1985
«La diffida ad adempiere, intimata a norma dell'art. 1454 c.c., ha l'effetto di rimettere in termini il debitore fino alla data assegnata con la diffida medesima, con la conseguenza che il suo inadempimento può essere dedotto a sostegno di una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 132 del 12 gennaio 1982
«Ai fini della risoluzione del contratto per inadempimento, la diffida ad adempiere costituisce soltanto una facoltà, non un obbligo per la parte adempiente, ed ha lo scopo di provocare lo scioglimento di diritto del rapporto. La parte adempiente,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3851 del 8 agosto 1978
«La diffida ad adempiere, nella sua struttura logica e sistematica, è uno strumento offerto ad un contraente nei confronti dell'altro inadempiente per una celere risoluzione del contratto, affinché il contraente adempiente non resti vincolato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 118 del 14 gennaio 1976
«La diffida ad adempiere, ai sensi dell'art. 1454 c.c., presuppone l'inadempienza del diffidato in ordine ad un'autonoma obbligazione contrattuale, e richiede l'assegnazione di un congruo termine per l'adempimento dell'obbligazione medesima; detta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2210 del 27 luglio 1973
«Poiché deve considerarsi inadempiente il contraente che, in pendenza del termine, abbia manifestato in modo certo ed inequivoco di non voler eseguire la sua obbligazione, nulla vieta che, in costanza di tale comportamento, l'altra parte possa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14292 del 15 giugno 2010
«Affinché la diffida ad adempiere, intimata alla parte inadempiente da un soggetto diverso dall'altro contraente, possa produrre gli effetti di cui all'art. 1454 c.c., è necessario che quel soggetto sia munito di procura scritta del creditore,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3742 del 21 febbraio 2006
«La diffida ad adempiere di cui all'art. 1454 c.c. esige la manifestazione univoca della volontà dell'intimante di ritenere risolto il contratto in caso di mancato adempimento della controparte entro un certo termine, restando escluso che tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8910 del 9 settembre 1998
«In tema di diffida ad adempiere, l'unico onere che, ai sensi dell'art. 1454 c.c., grava sulla parte intimante è quello di fissare un termine entro il quale l'altra parte dovrà adempiere alla propria prestazione, pena la risoluzione ope legis del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3566 del 25 marzo 1995
«La diffida ad adempiere può essere fatta nella forma più idonea al raggiungimento dello scopo, non richiedendo la legge una forma particolare, ed è sufficiente per la sua operatività che essa pervenga nella sfera di conoscibilità del destinatario....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4066 del 11 maggio 1990
«La diffida ad adempiere di cui all'art. 1454 c.c. esige la manifestazione univoca della volontà dell'intimante di ritenere risolto il contratto in caso di mancato adempimento entro un certo termine. Non è pertanto sufficiente per produrre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2089 del 5 aprile 1982
«La diffida ad adempiere, di cui all'art. 1454 c.c., pur non richiedendo l'uso di formule sacramentali, esige comunque la manifestazione in modo inequivocabile della volontà dell'intimante, da un lato, di ottenere l'adempimento del contratto entro...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 14877 del 6 luglio 2011
«In caso di reiterazione di atti di diffida ad adempiere, il termine previsto dall'art. 1454 c.c. decorre dall'ultimo di essi, con la conseguenza che lo "spatium agendi" di quindici giorni, che necessariamente deve intercorrere tra il ricevimento...»