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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14182 del 27 giugno 2011
«L'azione di petizione di eredità non esige l'integrale contraddittorio di tutti i coeredi, sicché il possessore dei beni ereditari, convenuto in giudizio da uno solo degli eredi, nulla può opporre al riguardo, essendo sempre tenuto alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5091 del 3 marzo 2010
«Il principio della presunzione di buona fede di cui all'art. 1147 c.c. ha portata generale e non limitata all'istituto del possesso in relazione al quale è enunciato; pertanto, poiché l'art. 535 c.c. stabilisce che le disposizioni in materia di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 945 del 4 aprile 1973
«...mai trasferito. A tal fine egli può esperire o l'azione, personale e prescrittibile, di restituzione, oppure l'azione imprescrittibile e reale di rivendicazione o infine quella, anch'essa imprescrittibile, di mero accertamento della sua proprietà.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2494 del 23 aprile 1982
«L'art. 219 c.c. (nel testo novellato dalla L. 19 maggio 1975, n. 151) - che riconosce al coniuge la facoltà di «provare con ogni mezzo, nei confronti dell'altro, la proprietà esclusiva di un bene» (primo comma) ed aggiunge che «i beni di cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1018 del 10 febbraio 1984
«L'art. 936 ultimo comma c.c., il quale prevede che il proprietario del suolo su cui un terzo abbia realizzato un'opera non può più chiederne la rimozione dopo il decorso di sei mesi dalla notizia del fatto, trova applicazione esclusivamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3947 del 26 aprile 1994
«Per l'esercizio dell'azione di rivendicazione non è necessario che l'attore sia stato spossessato del bene senza o contro la volontà, sicché anche quando abbia trasferito il possesso in base ad un'obbligazione assunta contrattualmente non gli è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1004 del 17 febbraio 1982
«L'azione di rivendicazione presuppone che l'attore assuma di essere proprietario di una cosa e di non averne più il possesso ed agisca, quindi, contro il possessore o il detentore per ottenerne la restituzione, sicché essa richiede l'allegazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7894 del 9 giugno 2000
«Al contrario è esonerato dall'onere della prova richiesta per la rivendicazione, dei vari trasferimenti della proprietà sino alla copertura del tempo sufficiente ad usucapire, l'attore che propone un'azione di accertamento della proprietà ed abbia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3340 del 7 aprile 1987
«Qualora un soggetto si limiti a richiedere al giudice l'accertamento che un determinato bene, detenuto da un terzo, gli appartiene, senza chiederne la restituzione, tale azione, essendo pur sempre di natura reale, postula lo stesso rigore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1122 del 29 marzo 1976
«Il criterio distintivo tra azione di rivendica ed azione di accertamento del diritto di proprietà va individuato nella funzione petitoria e restitutoria che ha l'azione reale di rivendicazione, caratterizzata dal presupposto che l'attore,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23086 del 10 dicembre 2004
«L'azione di rivendicazione e quella di restituzione hanno natura distinta. La prima ha carattere reale, si fonda sul diritto di proprietà di un bene, del quale l'attore assume di essere titolare e di non avere la disponibilità, ed è esperibile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4836 del 3 maggio 1991
«Ai fini dell'esercizio dell'azione di rivendicazione (art. 948 c.c.), non è necessario che l'attore sia stato spossessato del bene senza o contro la sua volontà. Di conseguenza, la circostanza che egli abbia trasferito volontariamente il possesso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 120 del 7 gennaio 1983
«L'azione di rivendicazione e quella di restituzione — pur differenziandosi perché, mentre la prima, di natura reale, tende al riconoscimento del diritto di proprietà dell'attore ed al conseguimento del possesso sottrattogli contro la sua volontà,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3568 del 12 marzo 2002
«In tema di azione di rivendicazione, ai fini della prova dell'estensione della proprietà, non è decisiva la superficie indicata nell'atto di compravendita, poiché l'estensione del fondo va determinata in base ai confini menzionati nel contratto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2485 del 18 marzo 1999
«L'attore che agisce in rivendicazione assumendo essergli inopponibile il titolo di acquisto (derivativo) del convenuto, in quanto trascritto posteriormente al proprio, ha l'onere di dimostrare la provenienza di entrambi i titoli dal medesimo dante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1925 del 4 marzo 1997
«Nel giudizio di rivendicazione l'attore deve provare di esser diventato proprietario della cosa rivendicata, risalendo, anche attraverso i propri danti causa, fino ad un acquisto a titolo originario, o dimostrando il possesso proprio e dei suoi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2334 del 1 marzo 1995
«Il rigoroso onere probatorio di norma gravante sul soggetto che agisce in rivendicazione può essere assolto con la deduzione e la dimostrazione, da parte sua o dell'acquisto del bene a titolo derivativo e della totalità del diritto di proprietà in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1044 del 28 gennaio 1995
«Nell'azione di rivendicazione ex art. 948 c.c., la quale tende al riconoscimento del diritto di proprietà dell'attore ed al rilascio in suo favore del bene rivendicato, l'attore è soggetto ad un onere probatorio rigoroso, in quanto è tenuto a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3669 del 13 aprile 1987
«Nell'azione di rivendicazione incombe sull'attore l'onere di provare l'esistenza dell'asserito dominio sulla cosa rivendicata, risalendo, anche attraverso i propri danti causa, fino ad un acquisto a titolo originario, ovvero dimostrando il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2799 del 29 giugno 1977
«In tema di azione di rivendicazione non sussiste alcuna norma che limiti a prova a quella documentale, tanto più che l'azione può essere esercitata anche da chi abbia acquistato la proprietà per usucapione, senza necessità di alcun precedente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3859 del 25 ottobre 1976
«La prova a carico di colui che agisce in rivendicazione deve dimostrare la persistenza del diritto vantato fino alla domanda e l'azione deve ritenersi infondata se, pur essendo dimostrato il diritto del rivendicante per un certo periodo, esso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9303 del 17 aprile 2009
«In tema di azione di rivendicazione, nel caso in cui il convenuto non contesti l'originaria appartenenza del bene conteso ad un comune dante causa, l'onere probatorio a carico dell'attore si riduce alla prova di un valido titolo di acquisto da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1634 del 2 marzo 1996
«L'onere della cosiddetta probatio diabolica incombente sull'attore in rivendicazione si attenua quando il convenuto si difenda deducendo un proprio titolo di acquisto, quale l'usucapione, che non sia in contrasto con l'appartenenza del bene...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5161 del 10 marzo 2006
«Qualora il convenuto sostenga, in via riconvenzionale, di aver acquistato per usucapione la proprietà del bene rivendicato, si attenua l'onere probatorio posto a carico dell'attore in rivendicazione, poiché esso si riduce alla prova di un valido...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4650 del 27 aprile 1991
«Il venditore, che non abbia consegnato la cosa venduta al compratore, non può fare valere contro quest'ultimo, che pur non avendo ricevuto la consegna della cosa, ne ha acquistato la proprietà ex art. 1376 c.c., il suo possesso anteriore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 736 del 18 febbraio 1977
«Dalla presunzione di buona fede nel possesso, fissata dall'art. 1147 terzo comma c.c., deriva che all'attore in rivendicazione di bene mobile è sufficiente provare di aver acquistato il possesso della cosa in base a titolo astrattamente e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4704 del 19 settembre 1985
«In tema di rivendicazione, la prima e fondamentale indagine che il giudice del merito deve compiere concerne l'esistenza, la validità e la rilevanza del titolo dedotto dall'attore a fondamento della pretesa, e ciò prescindendo da qualsiasi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 952 del 13 marzo 1975
«In tema di prova del diritto di proprietà nelle azioni di rivendicazione, quando ciascuno dei contendenti affermi il suo diritto di proprietà in base a titoli di acquisto negoziali provenienti da autori diversi, il giudice non può prescindere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21834 del 17 ottobre 2007
«In tema di azione di rivendicazione, di cui all'articolo 948 c.c., per l'individuazione del bene rivendicato, del quale si chiede il rilascio (ovvero per stabilire esattamente l'unità immobiliare contesa), la base primaria dell'indagine del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16094 del 27 ottobre 2003
«Al di fuori dell'ipotesi della rivendicazione per la quale l'art. 948 c.c. prevede un regime probatorio rigoroso, la proprietà può essere provata, come tutti i fatti, anche con presunzioni e quindi anche attraverso il ricorso alle risultanze...»