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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13660 del 14 aprile 2006
«È inammissibile l'appello incidentale che abbia ad oggetto non solo capi ma anche soltanto punti della decisione impugnata, diversi da quelli investiti dall'appello principale. Ne consegue che, poiché, in base alla previsione di cui all'art. 574,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5098 del 9 febbraio 2006
«È qualificabile come appello e non come ricorso per cassazione l'impugnazione proposta dall'imputato avverso la sentenza del giudice di pace, con la quale sia inflitta condanna alla sola pena pecuniaria e siano disposte anche statuizioni civili,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45296 del 7 luglio 2005
«In tema di procedimento davanti al giudice di pace, l'impugnazione proposta dall'imputato avverso la sentenza di condanna alla sola pena pecuniaria, anche indipendentemente da una specifica impugnazione delle statuizioni civili conseguenti alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 2270 del 25 gennaio 2005
«In tema di procedimento davanti al giudice di pace, va qualificata come appello l'impugnazione che l'imputato proponga contro la sentenza di condanna a pena pecuniaria anche in punto di responsabilità, atteso che, in tal caso, il disposto di cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10308 del 31 agosto 1999
«Poiché l'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna penale, giusta la precisazione delimitativa dell'art. 574, comma 4, c.p.p., estende oggettivamente i suoi effetti devolutivi alla pronuncia di condanna al risarcimento dei danni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19540 del 26 agosto 2013
«Ove di un provvedimento di estinzione del processo esecutivo si intenda impugnare il solo capo di condanna del debitore alle spese, il mezzo di impugnazione è il reclamo ai sensi dell'art. 630 c.p.c., non essendo ammissibile, in presenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6509 del 8 febbraio 2013
«L'impugnazione della parte civile avverso la sentenza di proscioglimento che non abbia accolto le sue conclusioni, è ammissibile anche quando non contenga l'espressa indicazione che l'atto è proposto ai soli effetti civili.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12811 del 4 aprile 2012
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto dalla parte civile avverso la sentenza d'appello, quando la stessa non abbia impugnato la decisione assolutoria di primo grado, confermata dalla Corte d'appello a seguito di impugnazione proposta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1463 del 19 gennaio 2011
«Il giudice di appello, nel dichiarare l'inammissibilità, per rinuncia all'impugnazione, dell'appello proposto avverso la sentenza di assoluzione dal Pubblico Ministero e l'estinzione del reato per prescrizione in relazione all'impugnazione della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35966 del 19 settembre 2008
«È illegittima l'ordinanza pronunciata dal Tribunale in composizione monocratica investito dell'appello della parte civile avverso i capi della sentenza di condanna concernenti l'azione civile d'inammissibilità dell'appello, in quanto il testo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35224 del 21 settembre 2007
«In tema di impugnazioni, la parte civile è legittimata, ex art. 576 c.p.p., a proporre impugnazione avverso la sentenza di proscioglimento pronunciata in giudizio, ai soli effetti della responsabilità civile, con la conseguenza che la sua...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 27614 del 12 luglio 2007
«L'abrogazione ad opera della legge n. 46 del 2006 dell'art. 577 c.p.p., che prevedeva l'appello, agli effetti penali, della persona offesa costituita parte civile nei procedimenti per i reati di ingiuria e diffamazione, non incide, in ragione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25083 del 19 luglio 2006
«Il giudice di appello, nel dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione o per amnistia su impugnazione, anche ai soli effetti civili, della sentenza di assoluzione ad opera della parte civile, può condannare l'imputato al risarcimento dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45911 del 19 dicembre 2005
«Non sussiste la legittimazione della parte civile a proporre impugnazione avverso la sentenza con cui il giudice di appello dichiari la nullità della sentenza di primo grado, in quanto tale decisione non rientra nel novero delle sentenze per le...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40121 del 4 novembre 2005
«Ai fini della decorrenza del termine di due anni dalla data di irrevocabilità della sentenza, previsto dall'art. 315 c.p.p., per la presentazione della domanda di riparazione per ingiusta detenzione, non può tenersi conto dell'eventuale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 897 del 16 gennaio 2004
«L'impugnazione proposta dalla parte civile, ai soli effetti della responsabilità civile, avverso la sentenza di proscioglimento dell'imputato, come previsto dall'art. 576, comma 1, seconda ipotesi, c.p.p., è ammissibile pur quando con essa si...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17386 del 14 aprile 2003
«È illegittima la condanna in appello dell'imputato al risarcimento dei danni in favore della parte civile, pronunciata come effetto della declaratoria di sopravvenuta estinzione del reato per prescrizione con la quale il giudice di secondo grado,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24081 del 13 giugno 2001
«Dev'essere dichiarato inammissibile il ricorso avanti la Corte di cassazione presentato dalla parte civile avverso la sentenza con cui la corte di appello dichiara la nullità della sentenza di primo grado e individua il diverso giudice competente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12359 del 28 marzo 2001
«L'impugnazione consentita alla parte civile dall'art. 576 c.p.p., siccome idonea a dar luogo ad una pronuncia di condanna dell'imputato alle restituzioni ed al risarcimento del danno e non soltanto ad una pronuncia funzionale all'esclusione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12613 del 5 novembre 1999
«Poiché l'art. 576 c.p.p. limita il potere di impugnazione della parte civile ai capi delle sentenze di condanna che riguardano l'azione civile nonché alle sentenze di proscioglimento pronunciate nel giudizio, è inammissibile — per il principio di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3187 del 9 marzo 1999
«La disciplina dettata dall'art. 162 bis c.p., la quale prevede che la domanda di oblazione deve essere proposta - prima dell'apertura del dibattimento - e che, in caso di rigetto, la domanda medesima può essere nuovamente formulata – sino...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10451 del 18 novembre 1997
«In caso di pronuncia assolutoria non impugnata del pubblico ministero, il successivo maturarsi del termine prescrizionale del reato cui detta pronuncia si riferisce non ha influenza sulla decisione in ordine all'impugnazione ritualmente proposta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4482 del 15 maggio 1997
«In materia di impugnazione della parte civile (art. 576 c.p.p.), a quest'ultima spetta il solo potere di oppugnare l'accertamento dei fatti posto a base della decisione di proscioglimento e di ottenere un diverso accertamento che rimuova quello...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10990 del 20 dicembre 1996
«In tema di impugnazione la parte civile costituita è legittimata a proporre impugnazione nei limiti previsti dall'art. 576 c.p.p. e la eventuale inammissibilità dell'impugnazione del P.M. (nel caso di specie perché tardiva) avverso una sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10305 del 3 dicembre 1996
«Nell'ipotesi in cui la parte civile ottenga una pronuncia di merito per lei pregiudizievole, al fine di ottenere nel successivo grado di giudizio una modifica favorevole della suddetta decisione, non può avvalersi del gravame proposto dal pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40727 del 14 dicembre 2006
«La sopravvenuta abrogazione, ad opera dell'art. 9 L. n. 46 del 2006, dell'art. 577 c.p.p., relativo al potere della persona offesa costituita parte civile di impugnare, anche agli effetti penali, le sentenze per i reati di ingiuria e diffamazione,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29935 del 12 settembre 2006
«La norma dell'art. 9 L. n. 46 del 2006 che dispone l'abrogazione dell'art. 577 c.p.p. (potere di impugnazione della persona offesa, anche agli effetti penali, per i reati di ingiuria e diffamazione), è accompagnata dalla disciplina transitoria...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11162 del 30 marzo 2006
«La sopravvenuta abrogazione, ad opera dell'art. 9 L. n. 46 del 2006, dell'art. 577 c.p.p., relativo al potere della persona offesa costituita parte civile di impugnare, anche agli effetti penali, le sentenze per i reati di ingiuria e diffamazione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4462 del 5 febbraio 2002
«In tema di diffamazione a mezzo stampa non è configurabile la scriminante del diritto di cronaca per il solo fatto che il contenuto dell'articolo diffamatorio sia riproduttivo di un'arringa difensiva svolta in sede dibattimentale poiché nel...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1188 del 14 gennaio 2002
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, le espressioni denigratorie dirette nei confronti di singoli appartenenti ad un'associazione od istituzione possono, al contempo, aggredire anche l'onorabilità dell'entità collettiva cui essi appartengono,...»