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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3295 del 10 aprile 1996
«In tema di tutela del possesso di servitù di passaggio, quando i risultati della prova non consentono di escludere che il transito sia stato consentito per mera tolleranza, l'incertezza sulla configurabilità di una situazione possessoria non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2111 del 3 marzo 1994
«Il regime probatorio (e, in particolare, la distribuzione dell'onere della prova tra le parti) nel procedimento possessorio instaurato a tutela della detenzione qualificata è notevolmente diverso da quello a tutela del possesso in senso proprio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5415 del 6 giugno 1990
«Con riguardo al possesso la prova da parte di colui che l'invoca deve avere ad oggetto soltanto l'elemento di fatto (relazione materiale con la cosa) perché sia per il codice civile vigente (art. 1141 ) sia per quello abrogato (art. 687) si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3710 del 16 agosto 1989
«In tema di possesso, qualora il convenuto con l'azione di reintegrazione eccepisca che il potere di fatto sul bene è stato esercitato dal pretesto spogliato per mera sua tolleranza (in considerazione di rapporti di amicizia, familiarità e buon...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3055 del 18 maggio 1985
«In tema di azione di reintegrazione, l'attore, che abbia fornito la prova del possesso del bene in epoca prossima a quella del lamentato spoglio non è tenuto a dimostrare anche il possesso anteriore o l'inizio di esso, mentre grava sul convenuto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15322 del 4 dicembre 2001
«II possesso è tutelato da spogli e molestie indipendentemente dal suo eventuale carattere lesivo di diritti altrui, i quali, pertanto, non possono essere utilmente opposti all'attore in reintegrazione o manutenzione, essendo consentito al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1042 del 3 febbraio 1998
«Nelle azioni possessorie, l'eccezione feci, sed iure feci del convenuto che deduce di essere compossessore della cosa, rende necessario l'esame del titolo per stabilire sia pure ad colorandam possessionem , l'esistenza e l'estensione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7874 del 4 agosto 1990
«In tema di compossesso la cosiddetta eccezione feci sed iure feci (risolventesi nel richiamo di un titolo da cui si assume che derivi la liceità del comportamento denunziato con l'azione possessoria) può e deve essere esaminata dal giudice...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6583 del 5 dicembre 1988
«L'eccezione feci, sed iure feci, sollevata dal convenuto nel giudizio possessorio di reintegrazione, consente una valutazione del titolo posto a sostegno di detta eccezione al limitato fine di acquisire elementi di prova in ordine alla esistenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4906 del 5 giugno 1987
«Allorquando il convenuto in giudizio possessorio non contesti i fatti addebitatigli, ma sostenga di aver agito quale detentore qualificato in funzione di un rapporto contrattuale che lo lega a chi agisce in reintegrazione, proponendo in tal modo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4622 del 14 ottobre 1978
«La necessità di esaminare, in un giudizio possessorio, il titolo di acquisto, di possesso o di detenzione del bene controverso deriva dalla condotta del convenuto nel giudizio possessorio, nel senso che, se il convenuto, in luogo di negare il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10375 del 8 maggio 2007
«Le azioni possessorie sono esperibili davanti al giudice ordinario nei confronti della P.A. (e di chi agisca per conto di essa) quando il comportamento della medesima non si ricolleghi ad un formale provvedimento amministrativo, emesso nell'ambito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4632 del 28 febbraio 2007
«A seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale parziale dell'art. 34 del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 80 (Corte Cost., sent. n. 281 del 2004), sussiste la giurisdizione del giudice ordinario in relazione all'azione possessoria promossa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23397 del 31 ottobre 2006
«Le azioni possessorie sono esperibili davanti al giudice ordinario nei confronti della P.A. (e di chi agisca per conto di essa) solo quando il comportamento perseguito dalla medesima non si ricolleghi ad un formale provvedimento amministrativo,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20346 del 21 ottobre 2005
«A seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale parziale dell'art. 34 del D.L.vo 31. marzo 1998, n. 80 (sentenza n. 281 del 2004), la cognizione dell'azione possessoria esperita dal privato contro la P.A. in conseguenza di una sua...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 924 del 22 dicembre 1999
«L'azione possessoria contro la pubblica amministrazione è esperibile sia se questa agisca iure privatorum , sia se ponga in essere un'attività sine titulo, cioè in assenza di qualsiasi potere giuridico ad essa conferito dalla legge, in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9206 del 7 novembre 1994
«Con riguardo alle azioni possessorie nei confronti della pubblica amministrazione, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario ogni qual volta, in relazione al petitum sostanziale della sottostante pretesa di merito, la domanda risulti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12515 del 24 novembre 1992
«Nel caso di azioni possessorie proposte contro la pubblica amministrazione, per comportamenti attuati in esecuzione di poteri pubblici o di provvedimenti amministrativi, vi è difetto di giurisdizione del giudice ordinario nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6477 del 29 maggio 1992
«Il principio dell'improponibilità delle azioni possessorie nei confronti della P.A. non opera sia con riguardo ai meri atti materiali di questa, non ricollegabili nemmeno implicitamente all'esercizio di un potere amministrativo, sia agli atti che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1863 del 21 febbraio 1991
«La proponibilità dell'azione di reintegrazione nei confronti della P. A. o del privato che abbia agito in attuazione di un provvedimento autorizzatorio della stessa, in relazione al divieto per l'autorità giudiziaria ordinaria di emettere, nei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3200 del 28 ottobre 1974
«Le azioni possessorie non possono essere proposte nei confronti del titolare di una concessione amministrativa, soltanto quando sono rivolte contro atti del concessionario riferibili alla stessa pubblica amministrazione concedente e non anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11583 del 31 maggio 2005
«È inammissibile per mancanza del requisito di specialità il ricorso per cassazione proposto in forza di una procura generale alle liti che risulti conferita anteriormente alla pubblicazione della sentenza impugnata.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2113 del 13 luglio 1974
«È incensurabile in sede di legittimità, se congruamente motivato, l'accertamento del giudice del merito, fondato su elementi presuntivi, secondo il quale il soggetto che ha acquistato, a titolo particolare, il possesso di un fondo gravato da una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12080 del 13 settembre 2000
«Ad integrare una molestia suscettibile di legittimare l'esercizio dell'azione possessoria di manutenzione è sufficiente un'attività materiale o giuridica, consapevolmente posta dall'agente, direttamente o indirettamente e con un apprezzabile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7200 del 24 giugno 1995
«La molestia possessoria può realizzarsi, anche senza attività materiali, attraverso manifestazioni di volontà che devono però esprimere la ferma intenzione del dichiarante di tradurre in atto il suo proposito, mettendo così in pericolo l'altrui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3746 del 5 maggio 1990
«In tema di manutenzione del possesso è sufficiente ad integrare gli estremi della turbativa anche una dichiarazione verbale di opposizione all'esercizio del possesso altrui, accompagnata dal comportamento del dichiarante che esprima la ferma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 532 del 29 gennaio 1990
«In tema di manutenzione del possesso, un'immutazione dello stato dei luoghi che non arrechi attualmente danno al possesso altrui, può ugualmente configurare una molestia, se sia idonea a porre in dubbio o in pericolo siffatto possesso, ma a tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3470 del 21 ottobre 1975
«Ai fini dell'azione possessoria di manutenzione occorre distinguere tra molestia di fatto, che si concretizza in fatti materiali esteriori, per cui il molestante opera direttamente e fisicamente sulla cosa, oggetto dell'altrui possesso, producendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6956 del 20 gennaio 1995
«La differenza tra lo spoglio e la turbativa, ai fini della individuazione dell'azione da esperirsi da parte del possessore, va definita, non in base ad astratte tipologie di comportamenti, ma alla stregua degli effetti che la lamentata violazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23 del 6 gennaio 1982
«A differenza dello spoglio che priva il possessore della possibilità di esercitare il possesso su tutta o parte della cosa ed implica la modifica, in modo duraturo se non definitivo, della consistenza della cosa stessa, sicché il possessore non...»