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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43385 del 24 ottobre 2013
«Il decreto di citazione per il giudizio di appello è nullo nell'ipotesi in cui rechi un'erronea indicazione del provvedimento impugnato, causando un'incertezza non superabile in ordine al processo da trattare. (Fattispecie in cui il decreto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11614 del 13 novembre 2000
«Requisito di validità del decreto di citazione per il giudizio di appello è la indicazione del provvedimento impugnato, e non quella del dispositivo di esso. Non sussiste pertanto nullità del decreto qualora, per errore, sia stato trascritto un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24476 del 2 ottobre 2008
«In tema di concordato preventivo, la norma di cui all'art. 168, primo comma, legge fall., che fa divieto ai creditori di iniziare o proseguire azioni esecutive sul patrimonio del debitore dalla data della presentazione del ricorso per l'ammissione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3586 del 14 febbraio 2011
«In tema di concordato preventivo, il controllo del tribunale nella fase di ammissibilità della proposta, ai sensi degli artt. 162 e 163 legge fall., ha per oggetto solo la completezza e la regolarità della documentazione allegata alla domanda,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 5315 del 4 marzo 2011
«In tema di concordato preventivo, il provvedimento con cui il giudice delegato, nella fase anteriore all'omologazione, ha disposto il versamento a mani del commissario giudiziale della somma apportata da un terzo, secondo la previsione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6067 del 30 maggio 1995
«Il decreto non soggetto a reclamo con il quale il tribunale, a norma dell'art. 163 legge fall., dichiara aperta la procedura di concordato preventivo non è impugnabile con ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. trattandosi di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2747 del 6 marzo 1993
«Il decreto per il quale il tribunale, a norma dell'art. 163 legge fallimentare, dichiara aperta la procedura di concordato preventivo, ove l'ammissione alla procedura sia disposta nei confronti di una società di fatto e dei soci in proprio, è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1346 del 7 febbraio 1992
«Nel procedimento di concordato preventivo i provvedimenti del giudice delegato, emessi ai sensi dell'art. 164, comma 1, legge fallimentare, e soggetti al reclamo davanti al tribunale ai sensi dell'art. 26 della stessa legge, hanno natura e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10638 del 4 giugno 2004
«In tema di amministrazione controllata, i decreti di ammissione al voto o di esclusione dal voto, emessi dal giudice delegato all'udienza di adunanza dei creditori, sono immediatamente reclamabili al tribunale, ex artt. 188, ultimo comma, e 26...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 805 del 19 gennaio 2001
«È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione proposto, ex art. 111 Cost., avverso i provvedimenti del giudice delegato alla procedura di concordato preventivo che impartiscano direttive generali per una corretta gestione della procedura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10693 del 11 agosto 2000
«In tema di concordato preventivo, in assenza di disposizioni, nella sentenza di omologazione dello stesso, con riguardo alle forme di liquidazione dei beni ceduti, è assicurata al liquidatore la scelta discrezionale, nei limiti degli indirizzi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4670 del 26 maggio 1997
«Il sindacato del giudice ordinario sull'atto amministrativo, ai soli fini della sua disapplicazione al caso concreto, non è limitato alla mera violazione di legge, ma si estende anche all'accertamento del vizio di eccesso di potere, non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3270 del 10 febbraio 2009
«L'art. 2941, n. 6, del codice civile, che dispone la sospensione della prescrizione tra le persone i cui beni siano sottoposti per legge o per provvedimento del giudice all'amministrazione altrui e quelle da cui l'amministrazione è esercitata, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5099 del 2 dicembre 1999
«Allorché il provvedimento del giudice, emesso in forma di ordinanza, non decide su questioni contingenti o temporanee, sia di rito, sia di merito, ma statuisce su determinate situazioni giuridiche con carattere di definitività ed è soggetto a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 17 luglio 1996
«La confisca prevista nell'ambito del procedimento di prevenzione nei confronti di persona indiziata di appartenere ad associazione di tipo mafioso non ha né il carattere sanzionatorio di natura penale, né quello di un provvedimento di prevenzione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11206 del 9 novembre 1994
«L'espressione condanna è usata per qualificare l'intero provvedimento giurisdizionale, che comprende il riconoscimento della responsabilità dell'imputato in ordine ad un determinato reato e l'applicazione della pena relativa al medesimo. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1192 del 23 maggio 1997
«La preclusione di natura endoprocessuale che si forma a seguito delle impugnazioni in materia di misure cautelari ha una portata più modesta rispetto a quella propria della «res iudicata», sia perché è operante soltanto allo stato degli atti, sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16259 del 9 aprile 2013
«Il principio del "ne bis in idem" non è applicabile in relazione al provvedimento cautelare emesso ai sensi dell'art. 282 ter c.p.p. il cui contenuto contrasta con quello di un ordine di protezione contro gli abusi familiari precedentemente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7385 del 22 febbraio 2007
«Il principio del ne bis in idem internazionale, previsto dall'art. 54 della Convenzione applicativa dell'Accordo di Schengen, può operare anche nel caso in cui, sullo stesso fatto e nei confronti dello stesso soggetto, sia intervenuta una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12968 del 29 dicembre 1994
«Dalla sentenza di non luogo a procedere, emessa ai sensi dell'art. 425 c.p.p., pur se divenuta definitiva perché non più soggetta ad impugnazione, non derivano gli effetti preclusivi del secondo giudizio (art. 649, comma primo) se la revoca di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5613 del 22 febbraio 1994
«Il principio della preclusione processuale, derivante dal divieto del ne bis in idem sancito dall'art. 649 c.p.p., è operante, oltre che nel procedimento di cognizione, anche in sede esecutiva, per cui non è consentito proporre nuovo incidente di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2312 del 4 febbraio 1992
«Il decreto di archiviazione è provvedimento per il quale non è prevista impugnazione di sorta (salvo, eventualmente, il caso previsto dall'art. 409, ultimo comma, c.p.p., ritenuto estensibile al decreto di archiviazione per l'ipotesi dell'omesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6628 del 8 febbraio 2000
«Il principio della preclusione processuale trova applicazione anche nel procedimento di sorveglianza, in forza dell'art. 666, secondo comma, c.p.p., richiamato dall'art. 678 stesso codice, che sancisce l'inammissibilità della successiva istanza,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7953 del 7 luglio 1998
«Il principio del ne bis in idem statuito dall'art. 649 c.p.p. postula una preclusione derivante dal giudicato formatosi per l'eadem res e l'eadem persona, e presuppone la produzione innanzi al giudice di merito della sentenza irrevocabile, per il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 409 del 20 marzo 1999
«In tema di misure cautelari, quando la precedente ordinanza impositiva sia stata annullata per mancanza di motivazione ed incompetenza del giudice, non sussiste alcuna preclusione per il giudice competente all'adozione di una nuova misura...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2132 del 18 giugno 1997
«In tema di misure cautelari personali va riconosciuta una sia pur limitata efficacia preclusiva di natura endoprocessuale, fondata sul ne bis in idem di cui all'art. 649 c.p.p. alle ordinanze non impugnate adottate dal tribunale in sede di riesame...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5494 del 16 novembre 1996
«Nei procedimenti incidentali in materia di misure cautelari personali gli effetti delle relative decisioni permangono fino a quando non intervenga un mutamento della situazione processuale che legittimi il riesame della questione. Ed invero, nella...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11 del 10 settembre 1992
«La reiterazione del provvedimento impositivo della custodia cautelare in carcere, ammessa quando il precedente provvedimento sia rimasto caducato per ragioni puramente formali, deve invece ritenersi preclusa allorquando il provvedimento sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3521 del 24 marzo 2000
«In tema di concordato preventivo, nel procedimento di reclamo promosso dal debitore concordatario avverso il provvedimento del giudice delegato dichiarativo del mancato conseguimento delle maggioranze richieste, ex art. 177 l. fall., per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18629 del 5 dicembre 2003
«L'art. 179 l. fall. non prevede che, prima della dichiarazione di fallimento quale effetto del mancato raggiungimento delle maggioranze richieste per l'approvazione del concordato preventivo, il debitore sia chiamato ad interloquire anche nei...»