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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38786 del 23 settembre 2014
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, il dolo specifico si concreta nella coscienza e volontà di usare violenza o minaccia al fine di opporsi al compimento di un atto dell'ufficio, mentre del tutto estranei sono lo scopo mediato ed i motivi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44976 del 3 dicembre 2008
«Non integra il delitto di resistenza di cui all'art. 337 c.p.p. la condotta ingiuriosa posta in essere, nei confronti di un pubblico ufficiale, quando essa non riveli alcuna volontà di opporsi allo svolgimento dell'atto d'ufficio e risulti priva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17701 del 16 aprile 2004
«Sussiste l'elemento soggettivo del delitto di resistenza a pubblico ufficiale allorché l'autore del fatto sia consapevole che il soggetto contro il quale è diretta la violenza o la minaccia rivesta la qualità di pubblico ufficiale e stia svolgendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7176 del 19 febbraio 2004
«Nel delitto di resistenza a pubblico ufficiale il dolo specifico si concreta nel fine di ostacolare l'attività pertinente al pubblico ufficio o servizio in atto, di talché il comportamento che non risulti tenuto a tale scopo, per quanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9119 del 25 agosto 1995
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale il dolo specifico si concreta nella coscienza e volontà di usare violenza o minaccia al fine di opporsi al compimento di un atto dell'ufficio, mentre del tutto estranei sono lo scopo mediato ed i motivi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7445 del 26 giugno 1992
«...che esuli, dal proprio comportamento, la volontà cosciente di usare violenza al pubblico ufficiale, assumendo di non avere compreso che si trovava alla presenza di un pubblico ufficiale nell'esercizio di una funzione tipica del di lui ufficio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37749 del 22 ottobre 2010
«Integra il delitto di cui all'art. 337 c.p., e non quello previsto all'art. 336 dello stesso codice, la condotta di chi usi violenza o minaccia per impedire al pubblico ufficiale di compiere un atto del proprio ufficio mentre questi lo sta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24623 del 5 giugno 2003
«In tema di rapporti tra le ipotesi delittuose previste dagli artt. 336 e 337 c.p. allorquando la violenza o la minaccia realizzata dall'agente nei confronti del pubblico ufficiale è usata durante il compimento dell'atto d'ufficio, per impedirlo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11897 del 12 dicembre 1992
«...(violenza o minaccia a un pubblico ufficiale), che la violenza o la minaccia sia usata sulla persona del pubblico ufficiale, ma richiede soltanto che sia usata per opporsi allo stesso nel compimento di un atto o di un'attività del suo ufficio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24554 del 5 giugno 2013
«Il delitto di resistenza a pubblico ufficiale assorbe soltanto quel minimo di violenza che si concretizza nella resistenza opposta al pubblico ufficiale che sta compiendo un atto del proprio ufficio, non anche degli ulteriori atti violenti che,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1272 del 20 gennaio 2004
«Quando la violenza esercitata nei confronti di un pubblico ufficiale, al fine di opporglisi mentre compie un atto dell'ufficio, eccede il fatto di percosse e volontariamente provoca lesioni personali in danno dell'interessato, si determina un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37042 del 26 settembre 2003
«Quando il comportamento di aggressione all'incolumità fisica del pubblico ufficiale non abbia la finalità di opporsi allo svolgimento dell'atto di ufficio e quando manchi un nesso di causalità psicologica tra l'offesa arrecata e le funzioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39454 del 20 ottobre 2003
«...compiendo un atto del suo ufficio e, nel contempo, aveva lanciato oltre al seggiolino anche altri oggetti contundenti in modo da creare un pericolo per le persone presenti allo stadio, così determinando la lesione di due beni giuridici diversi).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 756 del 26 gennaio 1996
«...natura positiva ed estrinsecarsi in un'attività contro il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, che palesi in modo concreto il proposito di interdire od ostacolare a quest'ultimo il compimento del proprio ufficio o servizio.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8666 del 3 agosto 1992
«...la condotta del conducente di automezzo che, senza fermarsi all'alt degli agenti di polizia stradale, ne speroni violentemente e a forte velocità l'autovettura di servizio, al fine di non consentire loro l'espletamento di un atto d'ufficio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1542 del 14 febbraio 1995
«...delitto di abuso di ufficio, non potendo detta condotta essere considerata anche come integratrice di un'ipotesi concorrente di turbativa d'asta, già risultando pregiudicato l'interesse tutelato dall'art. 353 c.p. dell'altrui autonoma condotta.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14380 del 27 marzo 2003
«Atteso il carattere sussidiario del reato di abuso di ufficio previsto dall'art. 323 c.p., deve escludersi il concorso con il reato più grave di turbata libertà di incanti, soprattutto quando vi è assorbimento del primo nel secondo a causa della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5575 del 13 maggio 1998
«...agricoltura ed alla direzione dei lavori appaltati con gare ufficiose - accusato di aver indotto ovvero tentato di indurre alcune persone a versargli somme di danaro, con la minaccia di non invitarli più a partecipare alle gare ufficiose suddette.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12175 del 29 marzo 2005
«La qualifica di pubblico ufficiale non viene meno, per un soggetto chiamato a svolgere le relative funzioni, quando sussistano irregolarità nel procedimento o nell'atto di conferimento dell'ufficio, dato che in proposito assume rilievo il mero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7487 del 10 giugno 1999
«...qualità — oltre che in quelle di consigliere regionale e comunale, risultate peraltro prive di riconoscibile rapporto strumentale con i fatti oggetto di imputazione — era stato accusato di corruzione passiva per atti contrari ai doveri d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 9949 del 4 marzo 2003
«Ne consegue che commette il delitto di abuso di ufficio il sanitario il quale, facendo uso di beni di pertinenza pubblica (ivi compreso il suo stesso tempo di lavoro), percepisca privatamente un compenso dal paziente visitato, così esercitando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1128 del 6 febbraio 1997
«...ha escluso la configurabilità del reato di abuso di ufficio con riguardo a comportamento di un primario che, nell'esercizio della libera professione nell'ospedale, si era fatto pagare dal cliente anziché indirizzare lo stesso alla cassa dell'ente.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10140 del 10 marzo 2015
«Il principio di correlazione tra contestazione e sentenza è funzionale alla salvaguardia del diritto di difesa dell'imputato; ne consegue che la violazione di tale principio è ravvisabile quando il fatto ritenuto nella decisione si trova, rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6833 del 6 luglio 1985
«Il privato professionista incaricato di redigere il piano regolatore comunale è pubblico ufficiale. (Applicazione in tema di interesse privato in atti di ufficio).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1172 del 27 marzo 1996
«...di fare denuncia per iscritto al pubblico ministero o ad un ufficiale di polizia giudiziaria dei reati perseguibili d'ufficio dei quali siano venuti a conoscenza nell'esercizio o a causa delle loro funzioni, come previsto dall'art. 331 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7935 del 18 luglio 1995
«Riveste la qualità di pubblico ufficiale, a norma dell'art. 357 c.p. il capo ufficio amministrativo dell'ufficio condono del comune, che, oltre ad essere investito di poteri certificativi in ordine alla attività svolta, concorre a formare la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5226 del 20 maggio 1993
«In tema di nozione di pubblico ufficiale, deve ritenersi tale colui che contribuisca in modo univoco e determinante alla formazione e manifestazione della volontà di un ente pubblico, dovendosi per tale contributo intendere l'attività — anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11752 del 16 novembre 2000
«Il coadiutore tecnico-contabile del curatore del fallimento, autorizzato a prestare la propria attività professionale, in rappresentanza della curatela, presso l'Ufficio IVA in ordine ad una vertenza tributaria, svolge una qualificata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35839 del 18 settembre 2008
«Riveste la qualifica di pubblico ufficiale il capotecnico della Motorizzazione civile addetto all'espletamento delle pratiche di revisione autoveicolare. (Fattispecie in tema di abuso di ufficio e falso ideologico e materiale concernente le...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12329 del 13 settembre 1990
«Si ha invece esercizio di un pubblico servizio in caso di attività esecutiva, del tutto sussidiaria, sfornita di potere d'imperio. (Nella specie è stato ritenuto che le mansioni svolte dall'imputato, coadiutore addetto alla segreteria generale...»