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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10686 del 22 luglio 2002
«In tema di condominio di edifici, qualora il proprietario esclusivo di una terrazza di copertura di un garage sia responsabile dei danni da infiltrazione d'acqua provenienti da detta terrazza al garage sottostante, e tale responsabilità abbia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2726 del 25 febbraio 2002
«Con riferimento al lastrico solare di uso e di proprietà esclusiva, l'art. 1126 c.c. individua la misura del contributo dovuto rispettivamente dall'utente o proprietario esclusivo e dagli altri condomini indicati dalla norma per le spese di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5160 del 4 maggio 1993
«Nell'ipotesi di un bene comune (nella specie: centrale termica) che sia al servizio di più edifici condominiali (cosiddetto supercondominio), i comunisti debbono nominare un amministratore che ne assicuri la gestione, nell'interesse comune....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12397 del 25 maggio 2006
«In tema di azioni a difesa della proprietà, con riferimento alle parti comuni del fabbricato, il proprietario esclusivo di una porzione di un edifico abitativo, quale comproprietario delle parti dell'edificio con destinazione necessaria all'uso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4845 del 19 maggio 1999
«L'art. 1131, secondo comma c.c. prevede la legittimazione passiva dell'amministratore in ordine ad ogni lite che riguardi le parti comuni dell'edificio. Consegue che con riferimento alla domanda con la quale un condomino chiede che venga accertata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2091 del 5 aprile 1982
«Il limite della legittimazione passiva dell'amministratore del condominio, costituito, a norma dell'art. 1131 c.c., dall'inerenza delle azioni proposte alle parti comuni dell'edificio, deve essere inteso in modo da ricomprendere nel concetto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16641 del 27 luglio 2007
«In tema di condominio negli edifici, qualora una delibera condominiale attivamente determini un illecito edilizio consentendo ai condomini, attraverso l'autorizzazione, come nella specie, al collegamento ai servizi primari comuni (acqua, luce,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1057 del 9 febbraio 1985
«In tema di riparto di spese condominiali, qualora non si possa fare riferimento a una tabella valida e vincolante per tutti i condomini, spetta al giudice statuire se la pretesa del condominio nei confronti dei singoli partecipanti alla comunione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2050 del 23 maggio 1975
«L'invito di tutti i condomini alla riunione, presupposto indispensabile per la valida costituzione dell'assemblea del condominio di edifici (art. 1136, sesto comma, c.c.), non è soggetto a particolari formalità e, pertanto, è sufficiente che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6926 del 22 marzo 2007
«Fino a quando gli eredi non gli manifesteranno la loro qualità, l'amministratore condominiale, a conoscenza del decesso di un condomino, non è tenuto a inviare alcun avviso (né al condomino, né agli eredi impersonalmente presso l'ultimo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 697 del 22 gennaio 2000
«In mancanza di una norma che disponga il contrario, non esistono limiti di orario alla convocazione di un'assemblea condominiale; né la fissazione dell'assemblea in ora notturna può ritenersi completamente preclusiva della possibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6671 del 9 dicembre 1988
«In tema di condominio degli edifici, l'art. 1136 c.c., facendo riferimento, per l'approvazione delle deliberazioni assembleari, ad un determinato numero di partecipanti al condominio ed ad un determinato valore dell'edificio rappresentato dalle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 810 del 29 gennaio 1999
«In tema di condominio degli edifici, ai fini della validità delle deliberazioni assembleari devono essere individuati, e riprodotti nel relativo verbale, i nomi dei condomini assenzienti e di quelli dissenzienti, ed i valori delle rispettive quote...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6768 del 15 giugno 1991
«Le norme dei regolamenti condominiali che, al fine di assicurare ai condomini un godimento pieno e tranquillo, sia delle unità immobiliari di proprietà esclusiva, sia delle parti comuni dell'edificio, pongono limitazioni all'uso di esse, riducendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17886 del 31 luglio 2009
«Le clausole del regolamento condominiale di natura contrattuale, che può imporre limitazioni ai poteri e alle facoltà spettanti ai condomini sulle parti di loro esclusiva proprietà purché siano enunciate in modo chiaro ed esplicito, sono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1560 del 13 febbraio 1995
«I divieti e le limitazioni di destinazione delle unità immobiliari di proprietà esclusiva dei singoli condomini, come i vincoli di una determinata destinazione ed il divieto di mutare la originaria destinazione, posti con il regolamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3076 del 16 febbraio 2005
«In tema di servitù discontinue, l'esercizio saltuario non è di ostacolo a configurarne il possesso, dovendo lo stesso essere determinato in riferimento alle peculiari caratteristiche ed alle esigenze del fondo dominante; pertanto, ove non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5551 del 15 marzo 2005
«La presunzione di possesso utile ad usucapionem di cui all'art. 1141 c.c. non opera quando la relazione con la cosa consegua non ad un atto volontario d'apprensione, ma ad un atto o ad un fatto del proprietario possessore, poiché l'attività del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9661 del 27 aprile 2006
«Al fine di stabilire se la relazione di fatto con il bene costituisca una situazione di possesso ovvero di semplice detenzione dovuta a mera tolleranza di chi potrebbe opporvisi, come tale inidonea, ai sensi dell'art. 1144 c.c., a fondare la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11131 del 15 maggio 2006
«Nell'ipotesi di alienazione di un immobile realizzato in violazione delle prescrizioni di cui all'art. 873 c.c., il successore a titolo particolare che invochi l'acquisto per usucapione del diritto (servitù) di mantenerlo a distanza inferiore a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18750 del 26 settembre 2005
«In tema di usucapione, colui che — ai fini dell'accessione prevista dall'art. 1146 comma secondo c.c. — intende unire il proprio possesso a quello del dante causa deve fornire la prova di avere acquistato con un titolo astrattamente idoneo al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8587 del 5 maggio 2004
«In materia di indebito oggettivo, ai fini della decorrenza degli interessi ai sensi dell'art. 2033 c.c. e della rilevanza dell'eventuale maggior danno di cui all'art. 1224, secondo comma, c.c., rileva una nozione di buona fede in senso soggettivo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3102 del 4 marzo 2002
«Nei poteri del giudice in tema di disponibilità e valutazione delle prove rientra quello di fondare il proprio convincimento su prove formate in altro processo, quando i risultati siano acquisiti nel giudizio della cui cognizione egli è investito,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11300 del 16 maggio 2007
«Con riferimento alle indennità dovute al possessore ai sensi dell'art.1150 c.c., l'esecuzione di una costruzione senza autorizzazione (e perciò esposta, in mancanza di condono o di sanatoria, al pericolo di demolizione per ordine della competente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11719 del 5 agosto 2002
«Il particolare modo di acquisto della proprietà di beni mobili regolato dall'art. 1153, primo comma, c.c., richiede, per la sua operatività, il requisito della consegna materiale della cosa stessa, la quale deve realizzare, oltre che il venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25922 del 29 novembre 2005
«Ai fini dell'acquisto della proprietà per usucapione, il possessore deve esplicare con pienezza, esclusività e continuità il potere di fatto corrispondente all'esercizio del relativo diritto, manifestando — con il puntuale compimento di atti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6942 del 5 luglio 1999
«Gli atti interruttivi dell'usucapione eseguiti nei confronti di uno dei compossessori non hanno effetto interruttivo nei confronti degli altri, in quanto il principio di cui all'art. 1310 c.c., secondo cui gli atti interruttivi contro uno dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3699 del 27 marzo 1993
«Al fine della determinazione del dies a quo per l'usucapione del diritto di servitù costituito dal mantenimento di una determinata opera a distanza legale, deve farsi riferimento non al momento di inizio della costruzione, ma a quello nel quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8032 del 3 ottobre 1994
«Con riferimento al principio, di cui agli artt. 1141 e 1164 c.c., per cui, ai fini del possesso utile all'usucapione, è necessaria l'interversione del possesso, specie con riferimento alla situazione di chi sia detentore in virtù di rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5808 del 21 giugno 1998
«Integra una violazione dell'altrui possesso, tutelato dalla legge come stato di fatto, qualunque modificazione dello stato dei luoghi operata con la consapevolezza del divieto espresso o tacito del possessore, con la conseguenza che ai fini della...»