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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6930 del 20 marzo 2018
«Qualora il datore di lavoro affidi la procedura di selezione del personale a una società esterna, senza tuttavia manifestare la volontà di vincolarsi ai risultati dell'operato del terzo, non si è in presenza di un'offerta al pubblico, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11643 del 14 maggio 2018
«In tema di trasferimento del lavoratore, l'art. 1352 c.c., che prescrive che la forma stabilita convenzionalmente dalle parti in vista della conclusione di un contratto si presume voluta per la validità dello stesso, è applicabile anche nel caso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 274 del 9 gennaio 2018
«L'errore ostativo consiste nella difformità fra la volontà, come stato soggettivo interno, e la sua manifestazione, e postula che entrambe si riferiscano allo stesso soggetto, cioè all'autore dell'atto volitivo, anche quando questi si serva, per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5935 del 12 marzo 2018
«Ai fini della differenziazione tra vendita ed appalto, quando alla prestazione di fare, caratterizzante l'appalto, si affianchi quella di dare, tipica della vendita, deve aversi riguardo alla prevalenza o meno del lavoro sulla materia, con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1376 del 19 gennaio 2018
«Nel rapporto di agenzia, la regola dettata dall'art. 2119 c.c. deve essere applicata tenendo conto della diversa natura del rapporto rispetto a quello di lavoro subordinato nonché della diversa capacità di resistenza che le parti possono avere...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3296 del 12 febbraio 2018
«L'INAIL ha sempre diritto di surrogarsi nei confronti del terzo responsabile di un infortunio per le somme pagate a titolo di indennità giornaliera, ex art. 68 d.p.r. n. 1124 del 1965, cosi come per quelle anticipate a titolo di spese di cura, ex...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8169 del 3 aprile 2018
«Ai fini dell'applicabilità della "soluti retentio" prevista dall'art. 2035 c.c. la nozione di buon costume non si identifica soltanto con le prestazioni contrarie alle regole della morale sessuale o della decenza, ma comprende anche quelle...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 14732 del 7 giugno 2018
«L'azione generale di arricchimento ha come presupposto la locupletazione di un soggetto a danno dell'altro che sia avvenuta senza giusta causa, sicché non è dato invocare la mancanza o l'ingiustizia della causa qualora l'arricchimento sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 907 del 17 gennaio 2018
«Il danno non patrimoniale da uccisione di un congiunto, quale tipico danno-conseguenza, non coincide con la lesione dell’interesse (ovvero non è in “re ipsa”) e, pertanto, deve essere allegato e provato da chi chiede il relativo risarcimento,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12437 del 21 maggio 2018
«E' configurabile il "mobbing" lavorativo ove ricorra l'elemento obiettivo, integrato da una pluralità di comportamenti del datore di lavoro, e quello soggettivo dell'intendimento persecutorio del datore medesimo. (Nella specie, la S.C. ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 16026 del 18 giugno 2018
«Il datore di lavoro, ai sensi dell'art. 2087 c.c., è tenuto a prevenire anche le condizioni di rischio insite nella possibile negligenza, imprudenza o imperizia del lavoratore, dimostrando di aver messo in atto a tal fine ogni mezzo preventivo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7295 del 23 marzo 2018
«La qualifica di dirigente spetta soltanto al prestatore di lavoro che, come "alter ego" dell'imprenditore, sia preposto alla direzione dell'intera organizzazione aziendale ovvero ad una branca o settore autonomo di essa, e sia investito di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9901 del 20 aprile 2018
«Nell'ipotesi di demansionamento, il danno non patrimoniale è risarcibile ogni qual volta la condotta illecita del datore di lavoro abbia violato, in modo grave, i diritti del lavoratore che siano oggetto di tutela costituzionale, in rapporto alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 836 del 16 gennaio 2018
«Il lavoratore adibito a mansioni non rispondenti alla qualifica può chiedere giudizialmente la riconduzione della prestazione nell'ambito della qualifica di appartenenza, ma non può rifiutarsi senza avallo giudiziario di eseguire la prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6793 del 19 marzo 2018
«Per lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, la cui sostituzione da parte di altro lavoratore avente una qualifica inferiore non attribuisce a quest'ultimo il diritto alla promozione ai sensi dell'art. 2103 c.c., deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 663 del 12 gennaio 2018
«In tema di rapporto di lavoro subordinato privato, il grado di diligenza dovuta dal lavoratore, variabile secondo le peculiarità del singolo rapporto, deve essere apprezzato secondo due distinti parametri, costituiti dalla natura della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2496 del 1 febbraio 2018
«Dal mancato godimento delle ferie deriva - una volta divenuto impossibile per l'imprenditore, anche senza sua colpa, adempiere l'obbligazione di consentire la loro fruizione - il diritto del lavoratore al pagamento dell'indennità sostitutiva, che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11410 del 11 maggio 2018
«In caso di cessione d'azienda, l'alienante conserva il potere di recesso attribuitogli dalla normativa generale, sicché il trasferimento, sebbene non possa esserne l'unica ragione giustificativa, non può impedire il licenziamento per giustificato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12798 del 23 maggio 2018
«Per stabilire se sussiste la giusta causa di licenziamento con specifico riferimento al requisito della proporzionalità della sanzione occorre accertare in concreto se - in relazione alla qualità del singolo rapporto intercorso tra le parti, alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 16590 del 22 giugno 2018
«In materia di licenziamento per giusta causa, il contenuto di uno scritto difensivo che attribuisca al proprio datore di lavoro, in sede di giustificazioni per pregressa contestazione, atti o fatti, pur non rispondenti al vero ma concernenti in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 5391 del 7 marzo 2018
«La nuova formulazione dell'art. 2135 c.c. ha ampliato la nozione di imprenditore agricolo, rilevante ai fini dell'inquadramento previdenziale nonché della tutela assicurativa (come desumibile dal rinvio alla norma citata operato dall'art. 207 del...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 13342 del 28 maggio 2018
«La nullità prevista dall'art. 2231 c.c. ricorre soltanto quando la prestazione espletata dal professionista rientri tra quelle riservate in via esclusiva ad una determinata categoria professionale, il cui esercizio sia subordinato per legge...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 11917 del 16 maggio 2018
«L'insinuazione al passivo del credito della società semplice agricola non è assistita dal privilegio di cui all'art. 2751 bis, n. 4, c.c. che, attesa la natura eccezionale della disciplina dei privilegi, può essere riconosciuto nel solo caso di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9318 del 16 aprile 2018
«In tema di prescrizione del diritto al risarcimento del danno da fatto illecito, nel caso di illecito istantaneo, caratterizzato da un'azione che si esaurisce in un lasso di tempo definito, lasciando permanere i suoi effetti, la prescrizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 16139 del 19 giugno 2018
«Le indennità spettanti al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro sono assoggettate alla prescrizione quinquennale ex art. 2948, n. 5, c.c. a prescindere dalla loro natura, retributiva o previdenziale, in ragione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5273 del 3 febbraio 2017
«In tema di reati colposi, l'obbligo di prevenzione gravante sul datore di lavoro non è limitato al solo rispetto delle norme tecniche, ma richiede anche l'adozione di ogni ulteriore accortezza necessaria ad evitare i rischi di nocumento per i...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18712 del 14 aprile 2017
«In tema di sospensione condizionale della pena, la richiesta avanzata dall'imputato che ha già usufruito del beneficio in relazione a precedente condanna, implica il consenso alla subordinazione della misura all'adempimento di uno degli obblighi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39770 del 31 agosto 2017
«Nel caso di sospensione condizionale della pena subordinata alla prestazione di lavoro di pubblica utilità, non integra nullità della sentenza di condanna l'omessa specificazione dei giorni di espletamento del lavoro, potendo questi ultimi formare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29783 del 14 giugno 2017
«Il reato di patrocinio o consulenza infedele di cui all'art. 380 cod. pen. sanziona la condotta del patrocinatore che, infedele ai suoi doveri professionali, arrechi nocumento agli interessi della parte da lui difesa (assistita o rappresentata)...»
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Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 51855 del 14 novembre 2017
«Risponde del reato di evasione, e non della semplice trasgressione delle prescrizioni ex art. 276 cod. proc. pen., il sottoposto agli arresti domiciliari che rientri a casa dal lavoro con un breve ritardo rispetto all'orario consentito.»