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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32668 del 3 settembre 2010
«Non integra il delitto di evasione di cui all'art. 385 c.p. la condotta di colui che, trovandosi presso la propria abitazione in stato di detenzione domiciliare, se ne allontani per costituirsi immediatamente dopo alla locale stazione dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16460 del 11 febbraio 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di procurata evasione, è sufficiente che il soggetto in cui favore la condotta venga compiuta sia "legalmente" arrestato in relazione alle circostanze obiettivamente sussistenti al momento dei fatti, anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15915 del 16 aprile 2015
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 388, comma sesto, cod. pen., che sanziona la condotta del debitore il quale, invitato dall'ufficiale giudiziario a indicare le cose o i crediti pignorabili, omette di rispondere nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50097 del 12 dicembre 2013
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 388, primo comma, cod. pen., l'ingiunzione ad adempiere, che costituisce condizione di punibilità del reato, può consistere anche in una richiesta di adempimento informale o addirittura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18494 del 14 maggio 2010
«Integra il delitto di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice la condotta di colui che, per sottrarre i propri beni all'adempimento degli obblighi civili nascenti da una sentenza di condanna, cede gli stessi ad un fondo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17212 del 4 maggio 2007
«In tema di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, con riferimento all'ipotesi di cui al secondo comma dell'art. 388 c.p., il reato si consuma nel momento in cui l'agente elude — sia attraverso una condotta commissiva, compiendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17543 del 22 maggio 2006
«In assenza di comportamenti fraudolenti, la violazione dell'obbligo assunto dal coniuge, con la sentenza dichiarativa della cessazione degli effetti civili del matrimonio, di costituire in favore dell'altro coniuge il diritto di usufrutto su un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32342 del 31 luglio 2003
«Perché si configuri la fattispecie di cui all'art. 388, primo comma, c.p., nella condotta di colui che simula la vendita di un bene immobile, è necessario che la finalità della vendita sia quella di sottrarsi agli obblighi di mantenimento nascenti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6024 del 20 maggio 1992
«Nei casi di inadempimento del datore di lavoro all'ordine di reintegrazione del lavoratore, nascendo l'obbligo rimasto inadempiuto da una sentenza di condanna e non da una misura cautelare, si configura, sempre che sussistano gli elementi della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7611 del 19 febbraio 2015
«In tema di mancata esecuzione di un provvedimento del giudice civile concernente l'affidamento di un figlio minore, il motivo plausibile e giustificato che può costituire valida causa di esclusione della colpevolezza, è solo quello che, pur senza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39217 del 23 settembre 2013
«Non integra il reato di elusione del provvedimento del giudice civile che ha disposto la nomina dell'amministratore di sostegno la condotta di chi, con il consenso del destinatario del provvedimento adottato a norma dell'art. 404 c.c., trasferisce...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37118 del 22 settembre 2004
«L'elusione dell'esecuzione di un provvedimento del giudice civile che concerna l'affidamento di minori può connettersi ad un qualunque comportamento da cui derivi la frustrazione delle legittime pretese altrui, compresi gli atteggiamenti di mero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25899 del 16 giugno 2003
«In tema di mancata esecuzione di un provvedimento del giudice civile concernente l'affidamento di un figlio minore, pur essendo il genitore affidatario obbligato a sensibilizzare ed educare i figli a superare eventuali resistenze, determinate...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2925 del 9 marzo 2000
«Pur dovendosi ritenere che, di regola, la semplice inattività non possa costituire la condotta «elusiva» dei provvedimenti del giudice in materia di affidamento di minori, prevista come reato dall'art. 388, secondo comma, c.p., deve tuttavia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6042 del 13 giugno 1996
«Ai fini della sussistenza del delitto di dolosa mancata esecuzione di un provvedimento del giudice che concerna l'affidamento di minori, la condotta cosiddetta «elusiva» deve essere intesa come comprensiva di qualsiasi comportamento, positivo o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9397 del 27 febbraio 2013
«Integra gli estremi del delitto di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento giudiziale (art. 388 comma secondo cod. proc. pen.) e non quelli della contravvenzione prevista dall'art. 650 cod. pen., che ha carattere residuale, la condotta di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25796 del 6 luglio 2010
«Integra il delitto di elusione dolosa della misura cautelare disposta dal giudice civile la condotta del titolare di quote di una società, di cui sia stato disposto il sequestro conservativo, che provveda alla loro cessione con l'intento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4298 del 9 maggio 1997
«Per la punibilità dell'ipotesi criminosa prevista dall'art. 388, comma primo, c.p., è necessario che il soggetto non ottemperi all'ingiunzione di eseguire una sentenza di condanna che abbia imposto un obbligo civile, integrando tale condotta una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32604 del 23 agosto 2001
«Non sussiste concorso formale fra il reato di cui all'art. 388 c.p. (sottrazione di cose pignorate) e il reato previsto dall'art. 216, primo comma, della legge fallimentare (bancarotta per distrazione), atteso che vi è identità fra la condotta e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5581 del 13 maggio 1998
«La condotta materiale del reato di sottrazione di beni pignorati o sottoposti a sequestro, previsto dall'art. 388, comma terzo, c.p., è integrata, tra le altre ipotesi, dalla sottrazione della cosa sottoposta a custodia, il che implica la prova...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6132 del 25 maggio 1994
«Se la misura cautelare disposta dal giudice civile in sede di reintegrazione a norma degli artt. 689 e 703 c.p.c., venga sostituita dalla sentenza del pretore che, all'esito del giudizio possessorio e, quindi, a seguito di un'indagine con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8428 del 26 febbraio 2008
«Il delitto di cui all'art. 388, comma quarto, c.p., non è escluso dall'illegittimità del pignoramento, non essendo consentito al privato di eludere il vincolo giudiziale sulla cosa oggetto della condotta criminosa se non quando il giudice civile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11497 del 15 dicembre 1997
«La condotta materiale del reato di sottrazione di beni pignorati o sottoposti a sequestro, previsto dall'art. 388, commi terzo e quarto c.p., è integrata, tra le altre ipotesi, dalla sottrazione della cosa sottoposta a vincolo, sicché il semplice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43500 del 13 novembre 2003
«Per la configurazione dell'elemento psicologico del delitto di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, commesso mediante la sottrazione, soppressione, distruzione, dispersione o deterioramento di cose sottoposte a pignoramento o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11254 del 26 ottobre 1998
«Il reato di cui all'art. 388, secondo comma, c.p. (mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice), è configurabile tutte le volte che l'agente ponga in essere, con consapevole volontà, una condotta diversa da quella disposta dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33989 del 3 agosto 2015
«Le norme di cui agli artt. 388 e 574 cod. pen., che prevedono rispettivamente il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e quello di sottrazione di persona incapace non danno luogo ad un concorso di norme governato dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14405 del 1 aprile 2009
«Integra il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione, e non già il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice (di cui all'art. 388, comma terzo, c.p.), la condotta di occultamento di un bene sottoposto a sequestro...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 46153 del 18 novembre 2013
«Ai fini della configurabilità del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose è necessaria una condotta di danneggiamento, trasformazione o mutamento di destinazione del bene che renda necessaria una non agevole...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15245 del 14 aprile 2015
«L'esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose o alle persone, commesso con minaccia dell'esercizio di un diritto, in sé non ingiusta, può integrare il reato di rapina se si estrinseca con modalità violente che denotano la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9931 del 9 marzo 2015
«È configurabile il delitto di estorsione e non quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni nei confronti del creditore che eserciti una minaccia per ottenere il pagamento di interessi usurari, poiché egli è consapevole di porre in essere...»