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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2455 del 26 febbraio 1993
«Ai sensi dell'art. 936 comma 4 c.c. integra opposizione del proprietario di un fondo all'attività edificatoria sullo stesso intrapresa da un terzo con materiali propri, idonea a conservargli le facoltà riconosciutegli in via alternativa dal primo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 638 del 30 gennaio 1990
«Quando il contratto è dichiarato nullo, esso non può venire assunto a base della regolamentazione degli spostamenti di ricchezza sorti dall'esecuzione del rapporto e se questi si presentano nella forma di una piantagione o costruzione fatta da una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5420 del 8 marzo 2011
«In tema di accessione, a norma dell'art. 936, secondo comma, c.c., ove il proprietario eserciti il diritto di ritenzione delle opere fatte dal terzo sul fondo, sorge automaticamente, a suo carico, l'obbligo di pagamento della relativa indennità, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12347 del 22 agosto 2003
«Nell'ipotesi di costruzione realizzata senza concessione edilizia sul suolo altrui, mentre non è configurabile l'indennizzo di cui all'art. 936 c.c. stante la precarietà dell'acquisto, è invece ammissibile l'azione sussidiaria d'indebito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8657 del 13 aprile 2006
«In tema di accessione, l'indennizzo dovuto ai sensi dell'art. 936 c.c. dal proprietario del suolo al terzo che sullo stesso abbia realizzato opere e costruzioni con materiali propri costituisce debito di valore, sia che si determini in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1181 del 5 aprile 1976
«Il proprietario del suolo sul quale viene eseguita una costruzione da parte di un terzo con materiali propri, acquista immediatamente la proprietà della costruzione, ma tale acquisto non è definitivo e si ha come non avvenuto (effetto ex tunc )...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1841 del 18 marzo 1986
«Con riguardo all'occupazione di porzione del fondo altrui con la costruzione di edificio e per il caso che non ricorrano le condizioni stabilite dall'art. 938 c.c. per l'accessione invertita, il diritto del proprietario del fondo stesso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3099 del 24 ottobre 1974
«La disposizione contenuta nell'art. 936 c.c., stabilendo che il proprietario del terreno non può obbligare il terzo a rimuovere la costruzione ivi eseguita da quest'ultimo con materiali propri, in buona fede ovvero a scienza e senza opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23347 del 4 novembre 2009
«A norma dell'art. 936 c.c., ove un terzo abbia eseguito opere con materiali propri su fondo altrui, il proprietario di quest'ultimo può scegliere se acquisirne la proprietà ovvero obbligare il terzo a rimuoverle; una volta che la rimozione non sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1018 del 10 febbraio 1984
«L'art. 936 ultimo comma c.c., il quale prevede che il proprietario del suolo su cui un terzo abbia realizzato un'opera non può più chiederne la rimozione dopo il decorso di sei mesi dalla notizia del fatto, trova applicazione esclusivamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6177 del 16 marzo 2011
«La norma dell'art. 938 c.c. , che disciplina la cosiddetta accessione invertita, ha carattere eccezionale, in quanto derogativa sia del principio dell'accessione, sia di quello secondo cui il proprietario ha diritto di disporre sulla propria cosa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5133 del 27 febbraio 2008
«L'applicabilità della disposizione dell'art. 938 c.c. in tema di c.d. accessione invertita — per la quale si esige la buona fede dell'occupante, intesa come ragionevole convincimento di costruire sul proprio suolo, di per sé non dimostrata dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9173 del 3 maggio 2005
«In tema di occupazione cosiddetta usurpativa, la perdita della proprietà da parte del privato non è conseguenza dell'accessione invertita; è, invece, l'opzione del proprietario per una tutela risarcitoria, in luogo della pur possibile tutela...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3853 del 30 marzo 1993
«Nell'ipotesi di costruzione eseguita in tutto o in parte su un suolo di proprietà comune del costruttore e di terzi, non possono trovare applicazione le disposizioni relative all'accessione (artt. 934, 938 c.c.) la cui operatività è subordinata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3483 del 26 aprile 1990
«In tema di condominio degli edifici, la presunzione di comunione, di cui all'art. 1117 c.c., opera anche con riguardo a cose oggettivamente e stabilmente destinate al servizio di edifici vicini autonomi, insistenti su un'area appartenente ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9619 del 23 dicembre 1987
«Perché si configuri l'accessione invertita, di cui all'art. 938 c.c., è necessario: a) che nella costruzione d'un edificio il costruttore abbia sconfinato, occupando con le fabbriche, oltre al proprio terreno, una porzione del fondo attiguo; b)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6597 del 11 novembre 1986
«La c.d. accessione invertita, disciplinata dall'art. 938 c.c.; presuppone l'occupazione, in buona fede, di una mera «porzione» del fondo altrui, da parte del proprietario costruttore sul fondo attiguo, onde non può trovare applicazione nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4569 del 27 agosto 1985
«La disciplina dell'art. 938 c.c. (sulla cosiddetta accessione invertita) trova applicazione nell'ipotesi in cui la costruzione dell'edificio abbia comportato l'occupazione in buona fede della porzione di un fondo attiguo di proprietà di altri, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4711 del 23 settembre 1985
«L'art. 938 c.c. — il quale disciplina la cosiddetta accessione invertita con disposizione che costituisce deroga alla norma generale dell'art. 934 c.c. concernente l'acquisto della proprietà per accessione — va interpretato nel senso che il «suolo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 345 del 10 gennaio 2011
«La buona fede rilevante ai fini dell'accessione invertita di cui all'art. 938 c.c. consiste nel ragionevole convincimento del costruttore di edificare sul proprio suolo e di non commettere alcuna usurpazione. Essa, in assenza di una previsione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10268 del 4 maggio 2006
«In tema di accessione invertita, l'invocazione dell'articolo 938 c.c., il quale presuppone l'occupazione in buona fede del suolo attiguo nell'edificazione del proprio fabbricato, implicando la deduzione di tale elemento psicologico, non richiede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12230 del 19 agosto 2002
«Il requisito della buona fede del costruttore, ai fini della declaratoria dell'accessione invertita ex art. 938 c.c., deve sussistere solo nel momento iniziale, in cui nell'effettuare la costruzione di un edificio il costruttore operi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3058 del 30 marzo 1999
«La buona fede rilevante ai fini dell'accessione invertita ex art. 938 c.c. consiste nel ragionevole convincimento del costruttore di edificare sul proprio suolo e di non commettere alcuna usurpazione. Il predetto stato soggettivo deve sussistere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9373 del 5 settembre 1991
«La buona fede che a norma dell'art. 938 c.c. (disciplinante l'istituzione dell'accessione invertita) consente al giudice di attribuire al costruttore la proprietà della porzione di suolo occupato deve consistere nella mancata percezione dello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3492 del 4 agosto 1977
«L'opposizione del proprietario del fondo, proposta prima della occupazione di esso da costruzione altrui, oltre a escludere la buona fede del costruttore fa venir meno uno degli elementi costitutivi della fattispecie legale della cosiddetta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2746 del 12 maggio 1979
«Nell'ipotesi in cui, nella costruzione di un edificio, si occupi in buona fede una porzione del fondo attiguo, qualora manchino o non siano provati i presupposti di legge richiesti dall'art. 938 c.c. o non sia chiesta dal costruttore l'accessione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2748 del 6 giugno 1989
«In tema di accessione invertita, ai fini della decorrenza del termine di tre mesi di cui all'art. 938 c.c., per «inizio» della costruzione deve intendersi — coerentemente alla ratio della norma in esame, che è quella di consentire al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1944 del 29 marzo 1982
«In tema di accessione invertita, non può essere fatto obbligo al costruttore di fornire la prova del fatto negativo costituito dalla mancanza di una tempestiva opposizione del proprietario del fondo parzialmente occupato (da proporsi entro tre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6192 del 22 ottobre 1986
«Nel caso di occupazione di una porzione di fondo attiguo con la costruzione di edificio, la facoltà di chiedere la cosiddetta accessione invertita, in presenza dei requisiti fissati dall'art. 938 c.c., ivi inclusa la buona fede del costruttore,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1900 del 13 maggio 1977
«L'accessione «invertita» (art. 938 c.c.) può essere dichiarata soltanto se invocata dal costruttore. In nessun caso il proprietario del suolo può adire il giudice per costringere il costruttore, contro la volontà del medesimo, ad acquistare la...»