-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2416 del 16 giugno 1975
«L'elemento oggettivo dello spoglio, che consiste nella privazione del possesso, si atteggia diversamente a seconda che questo abbia ad oggetto una cosa, o un diritto, sostanziandosi, nel primo caso, in un'azione che toglie al possessore il potere...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1204 del 13 febbraio 1999
«Ricorre spoglio violento anche nella privazione dell'altrui possesso mediante alterazione dello stato di fatto in cui si trova il possessore eseguita contro la volontà anche soltanto presunta del possessore; presunzione sussistente sempre che...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8394 del 20 giugno 2000
«Rientra tra le facoltà del comproprietario la installazione di un cancello sul passaggio comune, con consegna delle chiavi agli altri comproprietari, in quanto essa non impedisce l'altrui pari uso, e, pertanto, configura un atto compiuto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13216 del 6 giugno 2006
«L'apposizione di una ringhiera su un muro divisorio che, avendo funzione di parapetto, consentiva di esercitare il diritto di veduta sull'altrui proprietà, integra uno spoglio parziale, in quanto modifica, rendendole più difficili, le modalità...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4952 del 11 marzo 2004
«L'esistenza di un diritto di servitù di passaggio su fondo altrui non esclude che il proprietario del fondo servente possa servirsi delle opere realizzate per renderne possibile l'esercizio, salvo che ciò sia escluso dal titolo della servitù o che...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15130 del 28 novembre 2001
«Al fine della configurabilità dello spoglio, il quale costituisce un atto illecito che lede il diritto del possessore alla conservazione della disponibilità della cosa, obbligando chi lo commette al risarcimento del danno, con l'atto materiale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8489 del 22 giugno 2000
«L'animus spoliandi consiste nella intenzione di attentare alla posizione possessoria altrui e non è escluso dall'essere l'autore dello spoglio assistito da un titolo negoziale, poiché il suo esercizio non elimina quell'intento che sorregge la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10366 del 22 ottobre 1997
«L' animus spoliandi, che integra l'elemento soggettivo della condotta tesa a violare l'altrui possesso, si sostanzia nella consapevolezza di attentare ad esso contro la volontà, manifesta o presunta, del possessore, consapevolezza espressa...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5873 del 25 maggio 1993
«Poiché «autore morale» dello spoglio — legittimato passivo dell'azione di reintegrazione — non è solo il mandante, ma anche chi abbia «coscientemente» tratto vantaggio dall'illecito possessorio altrui, chi ha acquistato la proprietà della cosa,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3010 del 13 maggio 1982
«L'animus spoliandi è insito nel comportamento di colui che sovverta la situazione possessoria contro la volontà (presunta fino a prova contraria) del possessore — rimanendo irrilevante l'intento di nuocere o meno dell'agente, così come la sua...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12173 del 12 agosto 2002
«Nel caso di spoglio posto in essere con più atti, il termine di un anno per l'esercizio delle azioni possessorie decorre dal primo atto quando quelli successivi risultino obiettivamente legati al primo, in dipendenza dei caratteri intrinseci e...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17567 del 31 agosto 2005
«Il principio della infrazionabilità e contestualità della prova testimoniale tra i vari gradi del giudizio, derivante dall'art. 244 c.p.c., coordinato con il successivo art. 345, secondo comma, nel testo previgente alla riforma del processo del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5952 del 1 luglio 1996
«II soggetto che fa valere in sede possessoria, al fine di conseguire la reintegrazione del possesso, non già il pregresso esercizio da parte sua di un potere di fatto sulla cosa corrispondente all'esercizio del diritto di proprietà o di un altro...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15322 del 4 dicembre 2001
«II possesso è tutelato da spogli e molestie indipendentemente dal suo eventuale carattere lesivo di diritti altrui, i quali, pertanto, non possono essere utilmente opposti all'attore in reintegrazione o manutenzione, essendo consentito al...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4622 del 14 ottobre 1978
«La necessità di esaminare, in un giudizio possessorio, il titolo di acquisto, di possesso o di detenzione del bene controverso deriva dalla condotta del convenuto nel giudizio possessorio, nel senso che, se il convenuto, in luogo di negare il...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1863 del 21 febbraio 1991
«La proponibilità dell'azione di reintegrazione nei confronti della P. A. o del privato che abbia agito in attuazione di un provvedimento autorizzatorio della stessa, in relazione al divieto per l'autorità giudiziaria ordinaria di emettere, nei...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7200 del 24 giugno 1995
«La molestia possessoria può realizzarsi, anche senza attività materiali, attraverso manifestazioni di volontà che devono però esprimere la ferma intenzione del dichiarante di tradurre in atto il suo proposito, mettendo così in pericolo l'altrui...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3746 del 5 maggio 1990
«In tema di manutenzione del possesso è sufficiente ad integrare gli estremi della turbativa anche una dichiarazione verbale di opposizione all'esercizio del possesso altrui, accompagnata dal comportamento del dichiarante che esprima la ferma...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 532 del 29 gennaio 1990
«In tema di manutenzione del possesso, un'immutazione dello stato dei luoghi che non arrechi attualmente danno al possesso altrui, può ugualmente configurare una molestia, se sia idonea a porre in dubbio o in pericolo siffatto possesso, ma a tale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3470 del 21 ottobre 1975
«Ai fini dell'azione possessoria di manutenzione occorre distinguere tra molestia di fatto, che si concretizza in fatti materiali esteriori, per cui il molestante opera direttamente e fisicamente sulla cosa, oggetto dell'altrui possesso, producendo...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 921 del 12 marzo 1975
«Agli effetti della tutela possessoria costituisce molestia ogni atto che modifichi il possesso altrui o ne renda più disagevole l'esercizio, ove sia compiuto volontariamente e con la coscienza di arrecare un siffatto turbamento, nonché con la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6415 del 6 dicembre 1984
«In tema di azioni a difesa del possesso, la distinzione tra spoglio e molestia va posta non già sul piano della quantità, bensì su quello della natura della aggressione all'altrui possesso, nel senso che lo spoglio incide direttamente sulla cosa...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23 del 6 gennaio 1982
«A differenza dello spoglio che priva il possessore della possibilità di esercitare il possesso su tutta o parte della cosa ed implica la modifica, in modo duraturo se non definitivo, della consistenza della cosa stessa, sicché il possessore non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11201 del 7 maggio 2008
«In tema di distanze nelle costruzioni, nel caso di trasformazione del tetto in terrazzo, munito di riparo o ringhiera, che venga a trovarsi a distanza inferiore a quella legale rispetto all'altrui fondo, il comodo affaccio esercitabile su di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5325 del 29 maggio 1998
«L'ultrannalità del possesso, per l'esperibilità dell'azione di manutenzione tra compossessori, se uno di essi amplia la sfera del proprio possesso rendendo più scomodo, o restringendo, il precedente modo di esercizio del possesso altrui, pur se...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4776 del 23 aprile 1993
«La privazione della disponibilità dei beni disposta dall'art. 42 R.D. 16 marzo 1942, n. 287, importando solo il venir meno del potere di disporre ed amministrare del fallito, che passa al curatore del fallimento, non comporta alcuno spossessamento...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3738 del 18 giugno 1982
«Qualora il passaggio sul fondo altrui, a seguito di recinzione di questo, venga esercitato attraverso apposita apertura lasciata nella recinzione medesima, in un punto diverso rispetto a quello in precedenza utilizzato, il requisito della durata...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9871 del 22 novembre 1994
«Al fine della configurabilità della molestia possessoria —la quale al pari dello spoglio, costituisce un atto illecito che lede il diritto del possessore alla conservazione della disponibilità della cosa e obbliga chi lo commette al risarcimento...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8417 del 15 ottobre 1994
«Nell'azione di manutenzione, l'elemento psichico in cui si concreta l'animus turbandi consiste nella volontarietà del fatto, compiuto a detrimento dell'altrui possesso (nella specie, violazione delle distanze legali nelle costruzioni rispetto al...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5013 del 29 maggio 1990
«In tema di tutela del possesso ove la turbativa dello stesso venga denunciata quale conseguenza della violazione di norme sulle distanze legali tra le costruzioni ad integrare il requisito dell' animus turbandi deve accertarsi non soltanto la...»