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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16311 del 4 agosto 2016
«In caso di elezione di domicilio di più parti presso il medesimo difensore nel giudizio di primo grado, è ritualmente eseguita la notifica dell'appello presso tale domiciliatario anche nei confronti delle parti già da questi rappresentate ma che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19294 del 29 settembre 2016
«Il principio secondo cui l'attività di impulso del procedimento notificatorio - consistente essenzialmente nella consegna dell'atto da notificare all'ufficiale giudiziario - può essere delegata, anche verbalmente, dal soggetto legittimato, e cioè...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 21205 del 19 ottobre 2016
«In tema di spese processuali, i nuovi parametri fissati dal d.m. n. 55 del 2014 si applicano in tutti i casi in cui la liquidazione giudiziale delle stesse intervenga successivamente all'entrata in vigore del predetto decreto e si riferisca al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21734 del 27 ottobre 2016
«Ai fini della decorrenza del termine breve per l'impugnazione, la notifica della sentenza deve essere effettuata presso il domicilio (reale o eletto) del difensore e non già presso il domicilio eletto della parte, anche se detti luoghi possono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21803 del 28 ottobre 2016
«Il ricorso per cassazione proposto da una persona fisica nell'affermata qualità di procuratore speciale di una società, avendo costui rilasciato in tale veste il mandato al difensore per il giudizio di legittimità, è inammissibile qualora non sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22269 del 3 novembre 2016
«La rinuncia ad uno o più motivi di ricorso, che rende superflua una decisione in ordine alla fondatezza o meno di tali censure, è efficace anche in mancanza della sottoscrizione della parte o del rilascio di uno specifico mandato al difensore, in...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 23021 del 11 novembre 2016
«In tema d'impugnazioni, la notifica della sentenza al soccombente, effettuata dal difensore distrattario al solo scopo del recupero delle spese, essendo finalizzata alla realizzazione di un diritto proprio del procuratore, diverso e autonomo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23527 del 18 novembre 2016
«La perdita dello "ius postulandi" dell'avvocato domiciliatario persona diversa dal difensore non rende inefficace l'elezione di domicilio, con conseguente validità della notifica effettuata presso lo stesso ed indirizzata all'unico difensore.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24422 del 30 novembre 2016
«La procura speciale per la proposizione del ricorso per cassazione deve essere conferita in epoca anteriore alla notificazione dello stesso, investire espressamente il difensore del potere di proporre il ricorso suddetto ed essere rilasciata in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27166 del 28 dicembre 2016
«Il difensore antistatario in favore del quale siano state distratte le spese, liquidate con decreto ingiuntivo emesso a favore del suo assistito, non è legittimato ad intervenire nel giudizio di opposizione ex art. 645 c.p.c. se non quando nello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4313 del 4 marzo 2016
«La notifica della sentenza effettuata alla parte nel domicilio del suo procuratore, non indicato per nome e cognome, presso la cancelleria del giudice "a quo" ex art. 82 del r.d. n. 37 del 1934, non costituisce notifica al procuratore costituito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2259 del 18 febbraio 1980
«Il vantaggio richiesto dall'art. 485 c.p. sussiste anche quando il risultato voluto dall'agente si sarebbe potuto conseguire mediante la formazione di una scrittura genuina e può concretarsi in ogni utilità materiale o morale, illegittima o...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 30 marzo 1982
«L'estinzione del reato per morte del reo, in caso di sentenza contumaciale non potuta notificare per estratto all'imputato nel frattempo deceduto e non impugnata neppure dal difensore o dalle altre parti legittimate, deve essere dichiarata in sede...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3114 del 4 aprile 1985
«In tema di reato di calunnia, il difensore non può essere chiamato a rispondere della sussistenza dei fatti denunziati solo quando la prestazione professionale si limiti ad espletare il mandato nei limiti consentiti dalla legge, e non, invece,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11768 del 20 novembre 1991
«Tra gli atti istruttori cui il difensore ha diritto di partecipare non rientra la perquisizione eseguita dalla polizia giudiziaria nell'immediatezza della consumazione di un delitto, quando acquistano rilievo soltanto i sospetti e vengono posti in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6598 del 13 giugno 1991
«A norma dell'art. 581 nuovo c.p.p. le impugnazioni sono proposte con un unico atto che deve contenere tutti gli elementi tassativamente richiesti dalla legge processuale. Ne consegue, pertanto, che l'eventuale carenza di tali requisiti e la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2303 del 3 novembre 1992
«Nel procedimento di esecuzione, l'inosservanza dell'art. 666, terzo e quarto comma, c.p.p., concernenti l'avviso al difensore e la sua partecipazione all'udienza in camera di consiglio, deve intendersi sanzionata, in mancanza di una specifica...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6117 del 22 maggio 1992
«A norma dell'art. 589, secondo comma del nuovo codice di procedura penale, la dichiarazione di rinuncia, parziale o totale all'impugnazione può essere fatta personalmente dalla parte privata oppure a mezzo del difensore munito di procura speciale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1447 del 4 maggio 1993
«Nel caso di imputato deceduto nel corso del giudizio di merito e d'impugnazione successivamente proposta dal difensore di fiducia che lo aveva assistito, l'impugnazione è inammissibile per difetto di legittimazione del proponente, risultando...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1541 del 14 agosto 1993
«Qualora l'imputato, giudicato in contumacia in primo grado, abbia con precedente atto di nomina del difensore conferito a quest'ultimo ogni più ampia facoltà di legge e, altresì, una procura speciale per il rito abbreviato e per l'applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1930 del 8 giugno 1993
«Nel caso di riesame di un provvedimento che dispone una misura cautelare personale, l'omesso avviso all'indagato della data fissata per l'udienza in camera di consiglio è causa di una nullità che, in quanto non definita assoluta dall'art. 127,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2378 del 27 settembre 1993
«Il provvedimento con il quale il giudice esercita il potere di differimento del colloquio con il difensore ai sensi dell'art. 104, terzo comma, c.p.p., non è impugnabile per il principio di tassatività delle impugnazioni fissato dall'art. 568,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4368 del 26 gennaio 1993
«Il difensore dell'indagato non è legittimato a rinunciare all'impugnazione (nella specie ricorso diretto per cassazione a norma dell'art. 311 c.p.p.) neanche quando egli stesso abbia proposto il gravame: a meno che non abbia agito o presentato la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4745 del 15 dicembre 1993
«Qualora avverso l'ordinanza del giudice dell'esecuzione di revoca, a seguito di opposizione del P.M., di un provvedimento di applicazione di amnistia venga proposto incidente di esecuzione ex art. 666 c.p.p. e questo sia dichiarato inammissibile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6360 del 23 giugno 1993
«All'atto con il quale la polizia giudiziaria convoca l'indagato per comunicazioni urgenti e lo sollecita comunque a mettersi in contatto con l'ufficio anche a mezzo telefono, non si applica la disciplina del codice di rito relativa alle forme...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6868 del 9 luglio 1993
«Come si desume dal testo dell'art. 599 c.p.p. — che nel primo comma rinvia alle «forme previste dall'art. 127» dello stesso codice, nel secondo comma contempla il rinvio dell'udienza solo per l'impedimento dell'imputato, sempreché abbia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7962 del 24 agosto 1993
«Il principio accolto nel vigore del codice abrogato in tema di condizioni di validità delle prove acquisite all'estero, importava che, in applicazione degli artt. 27 e 31 delle preleggi, le rogatorie svolte secondo le leggi del luogo dovevano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9852 del 29 ottobre 1993
«Nel caso in cui il difensore abbia regolarmente presentato i motivi di appello avverso la sentenza di primo grado, egli non può dolersi della mancata notificazione dell'avviso di deposito della sentenza stessa, atteso che, essendosi la parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1176 del 29 marzo 1994
«Il magistrato di sorveglianza che debba provvedere alla conversione della pena pecuniaria è tenuto, ai sensi dell'art. 678 c.p.p., ad osservare il rito fissato dall'art. 666 stesso codice e, pertanto, deve dare avviso dell'udienza camerale al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1201 del 28 novembre 1994
«Il regime della ridotta utilizzabilità in dibattimento delle dichiarazioni rese spontaneamente dall'indagato alla polizia giudiziaria senza l'assistenza del difensore — fissato dall'art. 350, settimo comma, c.p.p. — risponde alla specifica...»